EON
EWS
n
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MARZO
2018
21
occuparsi, grazie alla capa-
cità del software-defined di
assorbire tecnologie future,
sia dell’esistente infrastruttura
legacy sia della nuova infra-
struttura ibrido-convergente.
Tuttavia, il passaggio a un
maggiore grado di virtualiz-
zazione ha reso il data center
più agile e più semplice da
implementare, ma a prezzo
di una superiore complessità.
In DataCore, dove abbiamo
avuto un vantaggio esclusivo
rispetto ai concorrenti grazie
al quale abbiamo visto oltre
vent’anni di evoluzione del
software-defined storage, ciò
che è ovvio è che i team IT
non possono più fare i conti
con silo differenti per gestire
le loro risorse, fronteggiando-
ne la complessità e i dettagli
che ne derivano. L’architettu-
ra software-defined è il ponte
fondamentale, non solo tra
modelli alternativi di imple-
mentazione, ma anche tra
infrastrutture on-premise e
cloud. Per portare il software-
defined storage a un nuovo
livello, l’IT avrà però bisogno
dell’aiuto di tecnologie come
l’automazione e il machine le-
arning. La nuova generazione
di software-defined storage,
con la sua enfasi su analytics,
automazione e prestazioni a
bassa latenza per supporta-
re i modelli che vedono i dati
sparsi ovunque, avrà il com-
pito fondamentale di mettere
sotto controllo la complessità,
spezzando le catene per per-
mettere una maggiore libertà
di movimento, dal cloud pri-
vato al cloud multi-sito fino al
cloud pubblico. Il 2018 sarà
un anno chiave per vedere
come il software-defined sto-
rage evolverà nella nuova
generazione. Continuate a
seguire DataCore nel 2018.
Siamo entusiasti all’idea di
rendere disponibili le nuove
generazioni delle nostre so-
luzioni di storage software-
defined e iper-convergente:
in arrivo c’è un nuovo e mo-
derno approccio allo storage
ibrido-convergente.
300.000 dollari statunitensi.
In questo caso una soluzione
cloud ibrida ottimale può fare
la differenza tra uscire molto
velocemente da una crisi a
costi contenuti e compromet-
tere la reputazione aziendale.
Tuttavia, replicare le opera-
zioni su un sito fisico remoto
può rivelarsi difficile e costo-
so, per cui molte imprese per
la loro strategia di disaster
recovery stanno rivolgendosi
al cloud. Le soluzioni softwa-
re cloud sono ampiamente
disponibili in posti come l’A-
zure Marketplace di Microsoft
o quello di AWS. Nel 2017,
per esempio, DataCore ha
iniziato a offrire una serie di
soluzioni di storage basate
su cloud e iper-convergenti. E
nel 2018 ne arriveranno altre.
Gli utenti DataCore che han-
no implementazioni on-pre-
mise di soluzioni di storage
software-defined e iper-con-
vergenti possono utilizzare
DataCore Cloud Replication
per sfruttare il cloud come
luogo di replica aggiuntivo
proteggendo i sistemi a eleva-
ta disponibilità e realizzando
il disaster recovery. Questo
rende molto più semplice per
le imprese trarre vantaggio
da scalabilità, agilità e conve-
nienza del cloud per installare
rapidamente un sito sicuro di
replica remota, approfittando
della gestione unificata dello
storage tra l’infrastruttura on-
premise e il cloud. Nel 2018,
DataCore vede il cloud ibrido
come opportunità di crescita.
Fondamentalmente, le appli-
cazioni cloud ibride possono
aiutare le imprese a raggiun-
gere più efficacemente gli
obiettivi aziendali mission
critical, come l’accelerazio-
ne dei tempi di risposta e la
disponibilità di un disaster re-
covery più efficiente. Questi
si possono ottenere grazie
alla replica continua dei dati
critici all’interno di una confi-
gurazione di cloud ibrido che
può essere implementata con
grande rapidità. Con gli utenti
che sempre più valuteranno
e implementeranno soluzioni
basate sul cloud, vedremo
una grande crescita delle tec-
nologie di cloud ibrido. Sarà
fondamentale per le nuove
generazioni delle soluzioni di
cloud ibrido offrire una mo-
dalità coerente di gestione
sia on-premise sia nel cloud.
L’infrastruttura, ovunque sia
collocata, deve diventare
invisibile. I dati possono tro-
varsi ovunque, ma quello che
conta saranno accessibilità e
reattività adeguati alle aspet-
tative dei clienti. Attraverso
un set di soluzioni di cloud
privato e pubblico, le orga-
nizzazioni potranno prendere
serenamente decisioni tecno-
logiche in base alle esigenze
aziendali, invece che decisio-
ni aziendali in base alle com-
plicazioni tecnologiche.
L’infrastruttura invisibile:
software-defined e iper-
convergenza diventano
convergenza ibrida
Il software-defined è il veico-
lo della modernizzazione e il
ponte per la trasformazione
digitale che riunisce tecnolo-
gie vecchie e nuove, renden-
do invisibili alle applicazioni
da cui dipendono le organiz-
zazioni i sottostanti cambia-
menti. Le soluzioni di storage
software-defined di nuova
generazione rimarranno sulla
cresta dell’onda, colmando il
divario tra le necessità di una
complicata infrastruttura lega-
cy e quelle di una moderna
infrastruttura di storage “invi-
sibile”. In larga parte dovuta
alla trasformazione digitale,
l’esigenza di velocità spinge-
rà molti a implementare un’in-
frastruttura software-defined.
IDC prevede che il mercato
del software-defined storage
crescerà a un tasso del 13,5%
dal 2017 al 2021, arrivando a
valere 16,2 miliardi di dollari
statunitensi. Secondo il report
Predictions 2018 di Forrester,
l’infrastruttura software-defi-
ned dovrebbe conquistare nel
2018 il predominio. Forrester
raccomanda quindi che i ca-
richi di lavoro di produzione
vengano gestiti su piattafor-
me di elaborazione e su sto-
rage software-defined.
Un segmento caldo del mer-
cato del software-defined
storage (SDS) negli ultimi
anni è stato quello dello sto-
rage iper-convergente. La
stessa DataCore ha registra-
to nell’ultimo anno un tasso
di crescita ben superiore al
50% per le sue soluzioni iper-
convergenti. Nel 2018, la di-
visione tra iper-convergenza
e SDS sarà più sfumata, con
la prima destinata a diventa-
re un sotto-segmento in un
modello completamente sof-
tware-defined dove i clienti
avranno la flessibilità di sce-
gliere l’implementazione più
adatta, sia essa su hardware
fisico, macchine virtuali, ap-
pliance o cloud. Il risultato
finale sarà ancora una volta
l’ottimizzazione di produttivi-
tà e agilità aziendali.
I due metodi continueranno
a confondersi in più di un
modello “ibrido-convergente“
che è parte di un più ampio
continuum di modernizzazio-
ne e convergenza dell’infra-
struttura. Qui gli utenti potran-
no facilmente spostarsi tra
diverse opzioni di implemen-
tazione, dalla virtualizzazione
dello storage, attraverso SAN
convergenti/server, all’iper-
convergenza, dal cloud all’i-
brido-convergente. Tutto sot-
to il controllo di un pannello di
gestione unificato in grado di
DataCore ha
registrato
nell’ultimo
anno un tasso
di crescita ben
superiore al
50% per le sue
soluzioni iper-
convergenti
A
TTUALITÀ