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EON

EWS

n

.

617

-

MARZO

2018

18

presidente di Universal Robots

e Jacob Pascual Pape, general

manager dell’area Sud Europa

& MEA e Alessio Cocchi, Sa-

les Development manager di

Universal Robots Italia “Attual-

mente abbiamo quattro dipen-

denti, ma raddoppieranno entro

l’anno” – ha spiegato Cocchi.

Per Universal Robots l’Italia è

un mercato strategico e i ricavi

nel 2017 sono cresciuti di oltre

il 70%, incremento in linea con

quello registrato a livello mon-

diale”. “Riteniamo che questo

dato di crescita di fatturato sen-

za precedenti, +72% s base an-

nua, si debba sia ad una consa-

pevolezza, sempre più diffusa,

dei vantaggi che i nostri robot

collaborativi sono in grado di

apportare alle imprese di produ-

zione, sia all’impegno costante

di dipendenti e partner di Uni-

versal Robots per essere e ri-

manere i punti di riferimento del

settore – dichiara Jürgen von

Hollen, presidente di Universal

Robots. Il risultato eccezionale

del quarto trimestre e di fine an-

no è il frutto di un grande lavoro

di squadra, di uno sforzo ecce-

zionale di tutta la community di

Universal Robots che condivide

la missione di lavorare al meglio

per sè, i partner, i clienti”. “Guar-

dando al 2018 – ha proseguito

il Presidente UR – prevediamo

un’ulteriore crescita dei ricavi di

almeno il 50%. Il mercato dei

cobot dovrebbe continuare ad

essere uno dei principali driver

di crescita nel mercato dell’au-

tomazione. La mia aspettativa

è continuare a sfruttare la po-

sizione di leader di mercato e

crescere allo stesso tasso dei

robot collaborativi previsto per il

2018. Questo, tuttavia, può es-

sere fatto solo concentrandosi

sui nostri obiettivi: rimanere un

passo avanti a livello tecnologi-

co, espandere la nostra piatta-

forma Universal Robots+ e glo-

balizzare ulteriormente vendite,

presenza sui territori e portata

dei nostri servizi”.

R

endere il mondo della roboti-

ca industriale accessibile a tutti

tramite robot compatti e versa-

tili, user-friendly, venduti a un

prezzo ragionevole, collaborativi

e sicuri per automatizzare quasi

ogni processo industriale. Que-

sta l’idea alla base della fon-

dazione, avvenuta nel 2005, di

Universal Robots

, da parte di

dell’attuale Cto, Esben Øster-

gaard. Idea senza dubbio di

successo, visto che questa real-

tà, parte del gruppo americano

Teradyne Inc. con sede a Bo-

ston, dispone di un headquarter

a Odense e ha fatto registra-

re nel 2017 un fatturato di 151

milioni di euro, in aumento del

72% rispetto all’anno preceden-

te, e può contare su 470 dipen-

denti. Numerose le filiali sparse

in tutto il mondo – USA, Germa-

nia, Francia, Spagna, Repubbli-

ca Ceca, Turchia, Cina, India,

Singapore, Giappone, Corea

del Sud e Taiwan – a cui si è

recentemente aggiunta l’Italia.

La recente apertura, a Torino,

della filiale italiana di Universal

Robots (

UR Italia

), è stata l’oc-

casione per fare il punto sugli

obiettivi della società e sui futuri

sviluppi. All’inaugurazione era-

no presenti Jurgen von Hollen,

Aperta la filiale italiana

di Universal Robots

F

ILIPPO

F

OSSATI

Inaugurata a Torino

la sede della società

che a livello mondiale

ha fatto registrare

un incremento del

fatturato del 72%

Smart robot:

il machine learning

alla base della collaborazione

e del miglioramento continuo

AHMAD

BAHAI

, Texas

Instruments

D

a decenni ormai, i robot

operano negli ambienti

manifatturieri trasformando

diversi settori, dalle auto-

mobili ai beni di consumo. I

robot industriali tradizionali

lavorano all’interno di una

barriera di sicurezza, ma è

in corso la progettazione di

una nuova generazione di

robot in grado di imparare

e collaborare con gli operai

in fabbriche e magazzini.

Semiconduttori innovativi

e l’intelligenza artificiale

via Internet permettono a

queste macchine di miglio-

rare le proprie prestazioni

e di divenire i pilastri di una

produzione sempre più

avanzata. Nel corso di una

conversazione con Stepha-

nie Watts Butler, technology

innovation architect presso

TI

, Ahmad Bahai, chief

technologist della società,

parlerà di argomenti tratti

da un recente white paper

“Machine learning powers

autonomous industrial sys-

tems”. Cliccando qui è possibile ascoltare Ahmad mentre

analizza come le macchine

riescano ad apprendere

dalle proprie interazioni

con il mondo reale che le

circonda, a collaborare con

gli esseri umani e ad avere

un impatto su applicazioni

che vanno dalle automobili

alle smart factory. “Oggi i

robot fanno parte della nos-

tra vita” – ha sottolineato

Ahmad, “e si accingono a

lavorare fianco a fianco con

gli esseri umani nelle fab-

briche, nelle catene di mon-

taggio, nelle strutture med-

iche e cliniche e, talvolta,

forse anche in casa. Affin-

ché un robot possa lavorare

in questi ambienti, deve dis-

porre di grande intelligenza

e di molte funzionalità di ri-

levamento.”

“Ci troviamo a un punto in

cui le tecnologie sono ab-

bastanza efficienti ed eco-

nomicamente accessibili

da rendere possibili appli-

cazioni che, fino a pochi

anni fa, sarebbero state in-

immaginabili.”

Una interessante conversazione

sul futuro della robotica e del

machine learning nella fabbrica

del futuro

A

HMAD

B

AHAI

A

TTUALITÀ