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enterprises in 2017” si focalizza

invece sullo stato attuale delle

cose e, pur se riferito a un cam-

pione limitato, rileva come seppur

solo una minima parte (il 12%)

delle aziende intervistate stia già

usando sistemi di intelligenza ar-

tificiale, il 58% si sta interessando

alle tecnologie AI e quasi il 40%

sia nella fase di identificazione

e studio di quali funzionalità AI

implementare nel proprio busi-

ness. A credere nell’Intelligenza

Artificiale, al punto da investire

ingenti risorse nello sviluppo di

architetture hardware dedicate,

sono soprattutto i grandi fornitori

di servizi IT. Google, IBM, Micro-

soft, ma anche Amazon,

Baidu

e

Facebook

, utilizzano intelligenza

artificiale e Machine Learning per

estrarre dall’enorme mole di dati

che gestiscono informazioni pre-

ziose per il miglioramento della

propria offerta o per una più diret-

ta monetizzazione, in alcuni casi

attraverso l’erogazione di servizi

di allenamento e inferenza AI nel

Cloud. Amazon Web Services,

Google Cloud, IBM Cloud e Mi-

crosoft Azure sono tutte piattafor-

me Cloud in grado di fornire ser-

vizi di Intelligenza Artificiale. Sono

diverse le soluzioni hardware che

nelle server farm sono impiegate

a questo scopo: c’è chi utilizza

GPU (delle quali

nVidia

è il prin-

cipale fornitore) come processori

S

i sente sempre più spesso

parlare di Intelligenza Artificiale

(AI, Artificial Intelligence) e del-

le sue incarnazioni in termini di

Machine Learning e Deep Le-

arning, in particolar modo rivolte

all’allenamento di reti neurali nel

contesto Big Data. Nonostante

i colossi dell’IT come

Amazon

,

Google

,

IBM

e

Microsoft

stia-

no facendo passi da gigante nel

campo dell’intelligenza artificiale,

la realtà è che al momento per

portare questa tecnologia al li-

vello di produzione sono neces-

sari investimenti e risorse tali da

porla al di fuori della portata della

maggior parte dei potenziali utiliz-

zatori. È tuttavia doveroso notare

la presenza di un processo di ‘de-

mocratizzazione dell’AI’ che nel

prossimo futuro potrebbe esten-

dere i vantaggi dell’intelligenza

artificiale anche agli attori minori

e in particolare alle piccole e me-

die imprese. Stando ai principali

analisti di mercato ci attende un

futuro a misura di intelligenza ar-

tificiale: secondo

Research and

Markets

il fatturato mondiale

connesso all’AI sarebbe desti-

nato a passare da 643,7 milioni

di dollari nel 2016 a ben 38,8

miliardi di dollari nel 2025. Uno

studio pubblicato da

Forrester

dal titolo “AI: what’s possible for

per l’esecuzione parallela (è il

caso di Amazon, Baidu e IBM,

quest’ultima in commistione con

i propri processori Power), chi

predilige soluzioni FPGA (come

Microsoft, che si appoggia ai

prodotti di

Altera

, e quindi indi-

rettamente a

Intel

) e chi invece,

come Google, ha deciso di svi-

luppare un processore dedicato

(chiamato Tensor Processing

Unit, o TPU) che nella sua ver-

sione più recente è in grado non

solo di eseguire, ma anche di al-

lenare reti neurali nel Cloud. Nel

prossimo futuro assisteremo a un

ulteriore ampliamento dell’offerta

di piattaforme hardware per In-

telligenza Artificiale, unitamente

ad alcune soluzioni mirate per

facilitarne la diffusione anche al

di fuori del Cloud.

Qualcomm

è

uno dei grandi nomi intento a svi-

luppare chip per reti neurali; Intel,

che ha recentemente completato

una serie di acquisizioni di azien-

de specializzate in AI, pare inten-

zionata a sfruttare la partnership

con Altera per realizzare ibridi

Cpu-Fpga; nVidia ha messo a

punto processori a basso consu-

mo per l’integrazione stand-alone

in robot, videocamere e sensori;

ARM

sta ottimizzando alcuni pro-

cessori della famiglia Cortex-A e

GPU della famiglia Mali per le

applicazioni AI ; infine si vocifera

che anche

Apple

starebbe lavo-

rando a un processore espressa-

mente rivolto ad applicazioni di

Machine Learning. Microsoft, dal

canto suo, sta esplorando nuovi

modi di implementare intelligen-

za artificiale su dispositivi dalle

risorse particolarmente limitate,

come

Raspberry Pi

Zero e

Ar-

duino

, utilizzando tecniche di

compressione dei modelli o im-

plementazioni limitate a compiti

estremamente specifici. Gli ana-

listi paiono concordi nel dipinge-

re un futuro permeato di applica-

zioni AI per tutti, o quasi; tuttavia

per il presente, ferma restando

l’oculatezza di prepararsi all’en-

nesima rivoluzione tecnologica,

non si può fare a meno di osser-

vare che per sfruttare i vantaggi

dell’intelligenza artificiale, oltre a

dover disporre dei dati necessari

per generare inferenze remune-

rative, servono ingenti investi-

menti in termini di infrastruttura,

personale e formazione.

EON

EWS

n

.

610

- LUGLIO/AGOSTO 2017

3

T

ERZA

P

AGINA

Crescono le aspettative

per le applicazioni di

Intelligenza Artificiale,

ma siamo ancora lontani

da una ‘AI per le masse’

M

ASSIMO

G

IUSSANI

AI: il punto

della situazione