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EON

EWS

n

.

605

-

FEBBRAIO

2017

4

I

ricavi della multinazionale

californiana sono cresciuti

al ritmo del 8,4% nel quarto

trimestre. Eppure i conti non

quadrano del tutto in casa

Intel

, nonostante il fatturato

trimestrale da 16,4 miliardi

di dollari sia stato superiore

alle previsioni degli analisti

(15,75 miliardi) e abbia regi-

strato anche una crescita a

due cifre rispetto al trimestre

antecedente (+10% a 14,9

miliardi). Gli utili sono infat-

ti calati dell’1% rispetto allo

stesso periodo di un anno fa,

attestandosi a 3,6 miliardi. Il

dato ha peraltro confermato

una tendenza in atto: sull’in-

tero esercizio 2016 il colosso

statunitense ha visto lievitare

il giro di affari del 7% a 59,4

miliardi di dollari. Tuttavia, i

profitti sono scivolati del 10%

a 10,3 miliardi, pari a 2,12

dollari per azione, contro i

2,49 di un anno prima e i 2,80

delle stime di mercato.

Non si può dire che al gigante

di Santa Clara manchino cer-

to le commesse, ma dai nu-

meri è chiaro che la macchina

abbia subito un rallentamen-

to di redditività, nonostan-

te l’ottima performance dei

segmenti PC (+4% su base

annua), data-center (+8%)

e IoT (Internet degli Oggetti)

che ha segnato un balzo del

16 per cento. Lo ha ammes-

so in un certo senso anche il

Ceo, Brian Krzanich, che in

occasione della presentazio-

ne dei risultati annuali di In-

tel ha parlato di “un anno di

trasformazione per il gruppo”.

E che poi si è detto comun-

que soddisfatto di come sia

andato il 2016 e fiducioso per

il futuro. Nel 2017, il gruppo

concluderà infatti un doloro-

so piano di riorganizzazione

avviato lo scorso anno che

prevede il taglio di ben 12

mila posti di lavoro. Già a giu-

gno, la struttura del gigante

dei chip sarà più leggera e i

risultati sui margini dovrebbe-

ro così diventare visibili prima

della fine dell’anno. I primi

effetti benefici della cura di-

magrante, studiata dal mana-

gement, dovrebbero peraltro

arrivare già nei primi mesi

del nuovo anno: i vertici del

gruppo prevedono infatti che

il fatturato della prima trime-

strale si attesti intorno ai 14,8

miliardi di dollari, ovvero oltre

il consenso da 14,53 miliardi.

E anche gli utili per azione

al netto di voci straordinarie

dovrebbero ripartire: Intel ha

promesso 0,65 dollari, ovvero

ben 4 centesimi in più dei cal-

coli del mercato. Un obiettivo

ambizioso che dovrà testimo-

niare se la strategia del ma-

nagement funziona. E porta

cedole ai soci senza intac-

care la capacità del gruppo

di reinventarsi in un mercato

sempre più competitivo.

D

opo ben cinque anni conse-

cutivi archiviati con una fles-

sione delle vendite su base

annua, nello scorso esercizio

STMicroelectronics

ha fi-

nalmente invertito il trend ne-

gativo. Il gruppo guidato da

Carlo Bozotti ha concluso il

2016 con un fatturato di 6,97

miliardi di dollari, in progresso

dell’1,1% rispetto al 2015 sul-

la scia di una decisa accele-

razione delle vendite (+6,5%

su base annua) nel secondo

semestre in tutte le aree geo-

grafiche in cui è presente e in

tutti e tre i gruppi di prodotto

in cui è stato riorganizzato il

business di ST negli ultimi 12

mesi: Automotive and Discre-

te Group (ADG), Microcon-

trollers and Digital ICs Group

(MDG), Analog and MEMS

Group (AMG). Ancora più

incoraggianti i risultati prove-

nienti dal fronte della redditi-

vità, operativa e complessiva.

In particolare, l’utile della ge-

stione caratteristica del grup-

po italo-francese è quasi rad-

doppiato, raggiungendo quota

214 milioni dai 109 milioni del

2015, con il margine lordo che

l’anno scorso è così risalito al

35,2% dal 33,8% dell’eserci-

zio precedente grazie anche a

un attento controllo dei costi.

A livello di ultima riga del con-

to economico, ST ha registra-

to un profitto netto di 165 mi-

lioni, con un balzo del 58,7%

su base annua. L’ambizione

di Bozotti è comunque quella

di continuare a crescere an-

che nel 2017, ma esclusiva-

mente per linee interne, dato

che al momento non sono allo

studio potenziali acquisizioni.

L’ottimismo del top manager

di ST sembra essere condi-

viso totalmente anche dagli

investitori internazionali. Basti

pensare che, nell’intero 2016,

i titoli ST hanno portato a casa

un rialzo record del 72,4%,

posizionandosi tra i migliori di

piazza Affari e a fronte di un

guadagno del 34,7% dell’indi-

ce Sox dei semiconduttori di

Filadelfia. Allo stesso modo,

nel primo mese di contrat-

tazioni del 2017 le azioni in

esame hanno registrato un’ul-

teriore performance positiva

di oltre il 16%, a fronte di una

crescita di circa il 6% del pa-

niere settoriale di riferimento.

Meno entusiasti gli analisti

che coprono i titoli del gruppo

guidato da Bozotti in quanto,

per molti di loro, i forti rialzi

registrati nel corso del mese

di gennaio hanno limitato il

potenziale ulteriore apprezza-

mento delle quotazioni. Dei 21

esperti interpellati da Bloom-

berg, soltanto sei suggerisco-

no di comprare le azioni del le-

ader europeo dei chip, mentre

undici hanno una posizione

neutrale e quattro raccoman-

dano di venderle. Tutti sono

comunque concordi nel rite-

nere che l’eventuale prosecu-

zione dell’attuale movimento

rialzista delle quotazioni è su-

bordinato al raggiungimento,

se non anche al superamento,

degli obiettivi fissati dagli stes-

si vertici di ST per il primo tri-

mestre del 2017: ricavi attesi

in crescita del 12,5% su base

annua e margine lordo a circa

il 37 per cento.

In forte ripresa gli utili di ST

nel 2016, e i ricavi tornano a salire

Intel continua

la sua metamorfosi

Era dal lontano 2010 che ST non chiudeva un bilancio con una

crescita, seppur lieve, del giro d’affari su base annua. Inoltre,

nel 2016 gli utili operativi sono quasi raddoppiati, grazie anche a

un attento controllo dei costi e i profitti netti sono aumentati del

58,7 per cento. Dopo la performance da record dei titoli a piazza

Affari negli ultimi dodici mesi, gli analisti sono prudenti

Le vendite salgono,

ma i profitti non

decollano. Colpa

di un mercato

aggressivo che

lascia poco spazio

ai margini e dei

costi di struttura

che dovrebbero

calare nel 2017

E

LENA

K

IRIENKO

F

EDERICO

F

ILOCCA

CARLO

BOZOTTI

,

President

e Ceo di

STMicroelectronics

BRIAN

KRZANICH

,

Ceo di Intel

H

I

-

TECH

&

FINANZA