L
o scorso 7 febbraio si è spen-
to Hans Rosling, docente di
Salute Globale presso il pre-
stigioso Karolinska Institutet di
Svezia e ideatore del software
per la rappresentazione gra-
fica interattiva di dati statistici
Gapminder (successivamente
acquisito da Google e rinomi-
nato Trendalyzer). Rosling, la
cui notorietà presso il grande
pubblico è arrivata con la par-
tecipazione alle conferenze
TED, era solito affermare che
l’unico modo per correggere la
“ignoranza globale” sull’effet-
tivo stato del pianeta consiste
nel formare opinioni che siano
basate su fatti reali. La difficol-
tà nel mettere in pratica un così
semplice – addirittura scontato
– proposito è duplice: da un
lato è necessario garantire e
agevolare l’accesso ai dati rac-
colti dai diversi istituti pubblici
di ricerca; dall’altro bisogna sa-
per estrarre le informazioni e i
trend di interesse per renderli
comprensibili in maniera il più
possibile intuitiva.
Si tratta di difficoltà affatto dis-
simili da quelle che le odierne
imprese devono affrontare
costi di gestione in maniera
sensibile.
Nel report “The Big Data Mar-
ket: Business Case, Market
Analysis and Forecasts 2017
- 2022” che
Research and
Markets
ha pubblicato questo
mese, si evidenza appunto
come l’integrazione di Cloud
e IoT con gli strumenti analitici
in grado di estrarre valore da
grandi volumi di dati non strut-
turati costituisca un’area di
grande interesse per le grandi
aziende in virtualmente ogni
settore industriale. Secondo
questo studio, il mercato glo-
bale associato all’elaborazio-
ne di Big Data sta crescendo
con un Cagr del 17,6% e rag-
giungerà il valore di 81 miliardi
di dollari nel 2022. Di questi,
1,8 miliardi di dollari saranno
legati allo streaming di dati
IoT, mentre ben 21 miliardi
di dollari saranno generati da
servizi Big Data. Il ricorso alla
scalabilità del Cloud per ren-
dere più accessibili i servizi
di storage e analisi dei dati ha
determinato l’affermazione del
modello di Big Data as a Ser-
vice (BDaaS) che permette
anche alle piccole e medie im-
prese di accedere ai vantaggi
dell’analisi Big Data. Oltre che
a rendere economicamente
possibile l’accesso a un’infra-
struttura scalabile allo stato
dell’arte, BDaaS permette di
ovviare alla carenza di perso-
nale specializzato nelle realtà
aziendali più piccole. Gli ana-
listi di Research and Markets
prevedono che con l’affermar-
si del modello BdaSS lo scam-
bio di informazioni digitali tra
settori industriali, aziende di-
verse e persino concorrenti
diventerà una realtà capace di
portare valore aggiunto all’in-
tero ecosistema.
EON
EWS
n
.
605
-
FEBBRAIO
2017
3
T
ERZA
P
AGINA
Big Data as a Service unisce i vantaggi dell’analisi Big Data alla
flessibilità e scalabilità del Cloud
M
ASSIMO
G
IUSSANI
BDaaS: Big Data
(anche) per piccole imprese
nell’era del Big Data: l’enor-
me quantità di dati digitali pro-
dotti all’interno di un’azienda
(transazioni finanziarie, dati
di produzione, tracciamento
dei prodotti, dati di processo)
o messe a disposizione da
terze parti (dati di mercato,
flussi di traffico, trend rilevati
sui Social Network e così via)
richiedono infrastrutture e me-
todologie adeguate per poter
essere elaborati e trasformati
in informazioni utili al processo
decisionale. Le dimensioni del
problema sono ulteriormente
esasperate dall’esigenza di
operare in tempo quasi rea-
le e dal crescente numero di
nuove macchine che, nell’ot-
tica dell’Industrial Internet of
Things (IIoT), vengono con-
nesse in rete ogni anno.
Gli enormi volumi di dati che
caratterizzano il fenomeno Big
Data sono solitamente trat-
tati ricorrendo ad architetture
distribuite e a metodologie
NoSQL; il ricorso al Cloud per
l’immagazzinamento e l’even-
tuale elaborazione delle infor-
mazioni consente di ridurre i
Fonte: NY -
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