EON
ews
n
.
597
-
maggio
2016
8
L
a Relazione per l’anno
2015 dell’Autorità per l’e-
nergia, il gas e il sistema
idrico (Aeegsi) nota come
la crescita della diffusione
delle rinnovabili sia stata
molto intensa negli ultimi
anni; nel 2013 in termini di
potenza installata queste
energie avevano il 39% del-
la potenza efficiente lorda
totale a fronte del 24% nel
2004 e del 22,5% nel 1996.
Per quanto riguarda la pro-
duzione elettrica, nel 2013
le fonti rinnovabili arrivano
al 38,6% del totale prodotto
contro il 18,4% nel 2004 e
il 19% nel 1996. Sulla base
dei dati di preconsuntivo
2015 dell’
Aeegsi
risulta
che nel 2014 la produzio-
ne da rinnovabili, con 116
Twh, abbia ampiamente
superato l’incidenza del
40% sulla produzione elet-
trica totale. Sotto il profilo
della rapidità della crescita
della quota di energia elet-
trica prodotta con fonti rin-
novabili, i dati del bilancio
dell’energia di Terna relativi
al 2015 riferisco-
no un +12,5% tra
il 2009 e il 2013
contro il +6,4%
della media eu-
ropea.
Le più recenti
stime sugli anda-
menti in Italia nel
breve
termine
(primo trimestre 2016) non
sembrano concordi, c’è chi
rileva un rallentamento nel
fotovoltaico e chi conferma
invece una buona dinamici-
tà. La difficoltà nella lettura
e comparazione dei dati è
dovuta al fatto che gli indi-
catori utilizzati sono diffe-
renti: la potenza installata
piuttosto che il contributo
effettivo alla produzione
elettrica, oppure al consu-
mo energetico; trattandosi
di fonti instabili, correlate
a elementi naturali variabili
(acqua, sole, vento), la dif-
ficoltà è ulteriormente ac-
centuata.
Stando alle stime di
Anie
Rinnovabili
, “nei primi due
mesi del 2016 il settore mo-
stra complessivamente un
timido segnale di ripresa
rispetto al primo bimestre
2015, con un +11%. L’ela-
borazione dei dati si basa
sui comparti fotovoltaico,
eolico e idroelettrico. Si
evidenzia un deciso miglio-
ramento per il fotovoltaico,
che prosegue il trend po-
sitivo degli ultimi mesi del
2015: la potenza dei nuovi
impianti entrati in esercizio
è aumentata del 28%, re-
gistrando un totale di 53,7
MW installati. Il 96% degli
impianti connessi in rete,
a cui corrisponde il 62%
della nuova potenza foto-
voltaica, è caratterizzato
da taglie sino a 20 kW. Le
regioni che hanno registra-
to il maggior incremento di
potenza sono Campania e
Sicilia. Si registra un’inver-
sione di tendenza per l’e-
olico con la potenza degli
impianti entrati in esercizio
in diminuzione del 36%.
Anche per l’eolico, il mag-
gior contributo è dato dalle
piccole taglie; infatti, gli im-
pianti di potenza inferiore
ai 200 kW costituiscono il
97% del totale, a cui corri-
sponde il 71% della poten-
za eolica connessa in rete.
Per quanto riguarda la dif-
fusione territoriale, il mag-
gior incremento di potenza
connessa rispetto all’anno
precedente si è registrato
in Sicilia. Per l’idroelettrico
l’inizio dell’anno non è sta-
to positivo; la potenza degli
impianti connessi in rete ha
subito infatti un decremen-
to dell’8%. Da sottolineare
come tutti gli impianti entra-
ti in esercizio siano di taglia
inferiore a 3.000 kW. Le re-
gioni che hanno registrato
il maggior incremento di
potenza rispetto allo stes-
so periodo dell’anno pre-
cedente sono Lombardia,
Toscana e Veneto. Dopo il
primo trimestre dell’anno è
prematuro fare previsioni
per il 2016. L’analisi dei dati
tendenziali lascia spazio
a un certo ottimismo, ma
il confronto dell’andamen-
to tra primo bimestre del
2016 e ultimo del 2015 –
sulla base della stima pre-
liminare del GSE sul 2015
e sulla base dei dati Terna
fermi a novembre 2015 – è
poco confortante; il setto-
re ha registrato un brusco
rallentamento (-69%) con
dinamiche molto differen-
ziate per i singoli comparti:
resiste il fotovoltaico (-4%),
frena l’idroelettrico (-65%)
e si ferma l’eolico (-96%)”.
Mondo
A livello mondiale, il tema
della sostenibilità della
crescita (disponibilità di
energia sufficiente per la
crescita delle popolazioni
e delle economie e rispet-
to dei valori ambientali)
impone la ricerca di effi-
cienza a tutto campo, sia
degli impianti di produzio-
ne di energia sia di quelli
che la consumano. La
IEA
(Agenzia Internazionale
per l’Energia)
, nel suo ul-
timo World Energy Outlook
2015, sottolinea come l’ef-
ficienza energetica svolga
un ruolo di cruciale impor-
tanza nel contenere a un
terzo l’aumento della do-
manda mondiale di energia
al 2040, a fronte di una cre-
scita dell’economia globale
del 150%. Lo sviluppo delle
energie rinnovabili è ritenu-
to prioritario da tutti gli enti
internazionali che indicano
ai Governi azioni pubbliche
di sostegno alle rinnovabili
a discapito di quelle fossi-
li. Se questa indicazione
sembra sostanzialmente
condivisa in una prospetti-
va di lungo periodo, non lo
è poi nel breve e medio; vi
sono differenze significa-
tive di approccio e di scel-
ta nel mix delle misure di
Energie rinnovabili,
i trend di sviluppo
F
rancesca
P
randi
Valore del
mix produttivo
in Italia
[Fonte Aeegsi, Rela-
zione anno 2015: “Il
nuovo mix di produ-
zione di energia elet-
trica: stato di utilizzo
e integrazione degli
impianti di produzio-
ne con particolare
riferimento alle fonti
rinnovabili e alla co-
generazione ad alto
rendimento”]
L’Italia è al primo posto in Europa per uso di energia da fonti rinnovabili nella
generazione di energia elettrica con una quota del 43%. Dati ministeriali
dell’estate 2015 osservavano anche che, in termini di contributo ai consumi
energetici nazionali (quindi non solo elettrici), le rinnovabili avevano una
quota del 16,7% e che sostanzialmente l’Italia era prossima all’obiettivo che
l’Europa ha stabilito per il 2020, secondo il quale il 17% di tutti i consumi
energetici deve essere da fonti rinnovabili
R
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