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EON

ews

n

.

591

-

novembre

2015

4

H

i

-

tech

&

finanza

I

destini di

Samsung

e

Apple

sembrano ormai legati indis-

solubilmente. Nel bene e nel

male. Nonostante il colosso

sudcoreano sia il principale

concorrente del gigante statu-

nitense, buona parte dei suoi

profitti dipendono dalle forni-

ture di chip commissionate

da Apple. È anche grazie agli

ordini della società di Cuper-

tino che Samsung è riuscita

ad archiviare un buon terzo

trimestre. Il gruppo asiatico ha

infatti registrato un fatturato tri-

mestrale in cre-

scita dell’8,9%

su base annua.

Comp l e s s i va -

mente il giro

d’affari si è at-

testato a 51,68

mila miliardi di

won

coreani,

pari a circa 41.8

miliardi di euro.

I profitti hanno

anche battuto il

consensus degli

analisti con un

boom dell’82 per

cento a 7,39 mila

miliardi di won

(circa 5,98 miliardi di euro).

“Gli affari vanno per il meglio –

commenta un analista di una

nota banca d’affari – la so-

cietà macina utili e ha ripreso

un percorso positivo che non

trova eguali negli ultimi due

anni”. Recentemente, il grup-

po si è diviso il ricco contratto

di fabbricazione del chip A9 di

Apple, che sfrutta una tecno-

logia a 14/16 nm e viene usa-

to nell’iPhone6S, con la chip

foundry

TSMC

(Taiwan Semi-

conductor Manufacuting Com-

pany). Segno che il lavoro non

manca nella divisione chip

che realizza la metà dei pro-

fitti dell’intero gruppo: nella tri-

mestrale chiusa a settembre,

il comparto semiconduttori è

riuscito a registrare ben 3,66

mila miliardi di won di profit-

ti, pari a 2,96 miliardi di euro.

Anche le altre divisioni hanno

contribuito al buon andamen-

to del gruppo: il comparto di-

splay panel ha chiuso il quar-

ter con 930 miliardi di won di

profitti (752 milioni di euro)

su un fatturato da 7,49 mila

miliardi di won (6,06 miliardi

di euro). Anche gli smartpho-

ne Samsung sono riusciti a

far lievitare il giro d’affari, ma

i profitti sono scesi rispetto

al trimestre precedente per

via dell’aggressiva politica di

prezzi messa in atto dal grup-

po, per restare competitivo su

questo segmento di business.

Lo scenario del terzo trimestre

è stato molto positivo per l’a-

zienda. Tuttavia, secondo al-

cuni esperti, c’è il rischio che

si tratti di un fuoco di paglia:

la stessa società del resto ha

detto di attendersi un quarto

trimestre in flessione per via di

un impatto valutario negativo.

In compenso il business e le

commesse resteranno solide.

“È evidente che in un mondo

come quello della tecnologia,

bisogna comunque fare i conti

con la continua evoluzione dei

prodotti, che richiede grossi

investimenti e la forte competi-

zione sui prezzi – ha concluso

l’analista. Finora la società ha

dimostrato di saper giocare le

sue carte”.

ST cauta sul

IV trimestre del 2015

Samsung

si rafforza

grazie ad

Apple

Il gigante coreano

mette a segno

una performance

trimestrale sopra le

attese. Merito delle

commesse della rivale

americana, ma non

solo. Sul futuro pesa

però l’incognita del

mercato valutario

E

lena

K

irienko

F

ederico

F

ilocca

N

elle scorse settimane, i ver-

tici del colosso italo-francese

dei semiconduttori hanno pre-

sentato i risultati del periodo

luglio-settembre dell’anno in

corso, fornendo anche precise

indicazioni sul possibile anda-

mento dei conti negli ultimi tre

mesi del 2015. Nel dettaglio, il

trimestre scorso si è chiuso nel

complesso bene per il gruppo

guidato da Carlo Bozotti, che

è riuscito a battere le stime

degli analisti. I ricavi sono stati

pari a 1,76 miliardi di dollari,

sostanzialmente in linea con

quelli del secondo trimestre

del 2015, ma in calo del 6,2%

su base annua. Alla base di

questa flessione il progressivo

indebolimento della

domanda, soprattutto

in Cina, con ripercus-

sioni nel settore au-

tomotive, ma anche

un problema di pro-

duzione di un subfor-

nitore che ha inciso

sulle vendite di micro-

foni. A livello di singo-

le divisioni, il fatturato

del segmento Sense

& Power e prodotti

Automotive (SP&A), che rap-

presenta il 63,3% delle vendi-

te totali, è diminuito dell’8,3%

su base annua, mentre quello

delle soluzioni per l’embedded

processing (Eps) ha limitato

la flessione al 3,2% rispetto al

terzo trimestre del 2014.

Notizie positive, invece, dal

risultato della gestione opera-

tiva, balzato lo scorso trime-

stre a 91 milioni dai 37 milioni

rilevati nello stesso periodo

del 2014 e dall’ultima riga del

conto economico.

Il gruppo guidato da Bozotti ha

portato a casa un utile netto di

90 milioni, in crescita del 25%

su base annua.

Non proprio ottimistiche, inve-

ce, le previsioni per il quarto

trimestre del 2015 sulla scia

dei segnali di rallentamento

della domanda emersi nel cor-

so dei tre mesi precedenti.

wIl numero uno di

STMicroeletronics

ha

infatti dichiarato di

aspettarsi una fles-

sione dei ricavi del

6% su base congiun-

turale e un margine

operativo lordo del

33,5%,

in flessione rispetto al

34,8% rilevato sem-

pre nel periodo luglio-

settembre dell’eserci-

zio in corso.

Di fronte a questi numeri, la

prima reazione del mercato

non è stata positiva. A piazza

Affari, i titoli del leader euro-

peo dei semiconduttori hanno

lasciato sul terreno il 4,75% ri-

spetto alla chiusura preceden-

te, annullando così i guadagni

maturati da inizio anno.

Inoltre, su 22 analisti che co-

prono le azioni STMicroelec-

tronics, rilevati dalla piattafor-

ma Bloomberg, soltanto due

hanno un giudizio positivo.

ra i rimanenti venti analisti, ben

undici suggeriscono di mante-

nere i titoli nei portafogli, sen-

za incrementare le posizioni

attualmente in essere, e nove

suggeriscono di vendere.

Il rallentamento

della domanda

emerso nello

scorso trimestre,

che comunque

si è chiuso

positivamente per

il gruppo guidato

da Carlo Bozotti, ha

spinto a rivedere a

ribasso le previsioni

per la fine dell’anno

in corso

Carlo Bozotti,

presidente

e Ceo di

STMicroelectronics