tecnologiche, preesistono al
lancio di oggetti consumer che
le incorporano, delle applica-
zioni molto sensibili in settori
specifici che spesso sono il
militare/spaziale, il medicale o
la ricerca. Nel caso della real-
tà aumentata le origini si tro-
vano nel settore militare, dove
i piloti possono visualizzare
nel display del casco tutte le
informazioni che riguardano
la posizione del velivolo, le di-
stanze, ecc. senza distogliere
in alcun modo lo sguardo.
Applicazioni
di realtà aumentata
Industria
La realtà aumentata è uno
dei temi di ricerca che desta il
maggior interesse nell’ambito
delle interfacce uomo-macchi-
na. Il consorzio
T3LAB, fon-
dato nel 2004 dall’Università
di Bologna e Unindustria Bo-
logna per realizzare il trasferi-
mento tecnologico dalla realtà
accademica a quella azien-
dale, nell’ambito del progetto
AR4CAD ha sviluppato un
prototipo flessibile basato sul
disegno CAD per l’interazione
uomo-macchina che assiste
l’operatore addetto al montag-
gio. Si tratta di nuovo modo di
concepire l’assemblaggio e la
riparazione di macchinari e
utensili. Utilizzando tecnologie
di visione per il riconoscimen-
to oggetti, sintesi e riconosci-
mento vocale, interfaccia con
CAD e computer graphic per
la virtualizzazione di oggetti,
l’applicazione permette al re-
sponsabile di produzione di
creare istruzioni di montaggio
e di riparazione in modo pra-
tico e rapido. L’operatore di
montaggio o il tecnico di ripa-
razione vedranno le istruzioni
proiettate attraverso monitor o
occhialini per la realtà aumen-
tata.Mirko Falavigna, di T3LAB
spiega che “questo prototipo,
realizzato in collaborazione
con CMS S.p.A., società di
progettazione, realizzazione
e collaudo di macchine auto-
matiche e parti meccaniche,
è stato già declinato come
ausilio per il montaggio a ban-
co, lo smontaggio di una com-
pattatrice per consentirne una
rapida manutenzione, e per il
cablaggio di quadri elettrici”.
“Questa applicazione -conti-
nua Falavigna, offre le possibi-
lità di guidare un operatore in
modo che impari per la prima
volta un processo di montag-
gio o smontaggio, di controlla-
re le operazioni di montaggio
e smontaggio di ruotine, che
spesso portano a errori di di-
strazione, di evitare costose
trasferte di tecnici specializzati
facendo utilizzare l’applicazio-
ne ad un operatore locale. In
questo caso le informazioni
aggiornate vengono trasferite
via Internet”.
Rimanendo sempre in Italia, la
società
Join Pad ,che sviluppa
soluzioni di realtà aumentata
per il mondo industriale, uti-
lizza gli smartglass Moverio
di
Epson, dotati di visione bi-
noculare, che garantisce la
gestione della prospettiva, di
fotocamera frontale, girosco-
pio, GPS, bussola e accelero-
metro. Questi occhiali, basati
su Android, riescono a rileva-
re con precisione l’ambiente
circostante e i movimenti di
chi li indossa. Grazie alle ap-
plicazioni di realtà aumentata,
l’utilizzatore vedo sulla lente
una serie di informazioni sele-
zionate in funzione dell’attività
da svolgere, che appaiono so-
vrapposte all’immagine reale
inquadrata dagli occhi.
Sanità
All’Ospedale Universitario di
Zurigo la realtà aumentata,
con piattaforma Moverio di Ep-
son, viene utilizzata per miglio-
rare l’accuratezza della TAC
per determinare la posizione
e l’estensione di un tumore. Ai
L
a combinazione di elet-
tronica, informatica e tele-
comunicazioni negli anni è
stata molto prolifica. Ha ge-
nerato applicazioni che spes-
so si sono diffuse dapprima
come curiosità per un pubblico
consumer attratto dalle tecno-
logie e/o dai trend della moda
e solo successivamente, dopo
un processo di familiarizza-
zione, sono entrate nel mon-
do dell’industria e dei servizi
creando valore aggiunto. È
quanto sta succedendo con
la realtà aumentata, ovvero la
sovrapposizione di informazio-
ni elettroniche all’esperienza
sensoriale umana.
L’organo di senso coinvolto è
di norma la vista e il supporto
utilizzato per rendere dispo-
nibili informazioni aggiuntive,
attraverso dati scritti o imma-
gini, è generalmente un visore
(esempio gli occhiali) oppure
un tablet, uno smartphone, un
orologio. L’esempio più famo-
so e facilmente comprensibile
è rappresentato dai Google
Glass. Quando viene osser-
vato un oggetto a cui web o
cloud associano delle informa-
zioni, queste vengono visua-
lizzate sulla lente ed eventuali
elementi sonori collegati ven-
gono trasmessi attraverso un
dispositivo audio a conduzio-
ne ossea, coinvolgendo così
anche l’udito.
Nulla vieterebbe di studiare
dispositivi di realtà aumentata
per non vedenti che convogli-
no informazioni audio a parti-
re dal tatto, lo sfioramento dei
simboli Braille, oppure dall’ap-
poggio del piede in prossimità
di specifici sensori. Ma forse
tali dispositivi esistono già.
Oltre che a migliorare l’espe-
rienza dell’utente nella vita di
tutti i giorni, comprese natu-
ralmente le attività ludiche, la
realtà aumentata può incidere
positivamente sulla produttivi-
tà, soprattutto nell’ambito della
manutenzione, della formazio-
ne tecnica, della fabbricazione
e del montaggio. Pensiamo ad
esempio quanto può essere
di aiuto ad un manutentore il
fatto di inquadrare visivamen-
te l’oggetto su cui lavorare e
vedere contemporaneamente
come intervenire sullo stesso
senza distogliere lo sguardo
per studiare manuali fruibili su
altri dispositivi.
Anche nella realtà aumenta-
ta così come per altre novità
continua a pag.10
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novembre
2015
La realtà aumentata può incidere positivamente sulla produttività, soprattutto nell’am-
bito della manutenzione, della formazione tecnica, della fabbricazione e del montaggio
Realtà aumentata
Museo Glass
Beacon: il mu-
seo del futuro