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luppo delle FER si è ridi-

mensionata notevolmente,

in questa ottica risulta fon-

damentale la cooperazio-

ne tra industria e utilities

allo scopo di indirizzare

il processo di realizzazio-

ne seguendo un’adeguata

economia di scala e una

standardizzazione coordi-

nata a livello Paese, euro-

peo e internazionale, così

da cogliere tutti i vantaggi

economici che andranno a

beneficio degli utilizzatori

finali e/o “prosumers”. Oc-

corre un approccio combi-

nato di attività top- down e

bottom –up fra tutti gli ope-

ratori coinvolti.

EONEWS:

A livello

di sistema Paese

quali benefici do-

vrebbe portare la

Smart Grid?

GUENZI:

Gli obiet-

tivi della Strategia

Energetica Nazio-

nale sulle Fonti di

Energia Rinnovabi-

li prevedono, per il

settore elettrico, di

sviluppare impianti fino a

raggiungere quasi il 40%

dei consumi finali al 2020,

con una produzione di circa

130 TWh/anno. Il numero

di nuovi impianti di genera-

zione distribuita che saran-

no connessi alle reti Media

Tensione e Bassa Tensione

da qui al 2020 è pari a circa

160.000 – 180.000 (di cui il

90% sulla BT e il 10% sul-

la MT). Sulla base dei dati

di evoluzione del carico e

della generazione distribui-

ta, si possono ipotizzare le

percentuali di sviluppo dei

principali investimenti sul-

le reti di distribuzione nei

prossimi anni. In valore as-

soluto, con riferimento alla

sola realizzazione di nuo-

ve Cabine Primarie e Ca-

bine Secondarie, il numero

di interventi da realizzare

da qui al 2020 sul sistema

elettrico di distribuzione na-

zionale è stimabile fino a

200 nuove Cabine Primarie

e fino a 50.000 nuove Ca-

bine Secondarie per un am-

montare di investimento di

circa 10 miliardi di euro. Si

può quindi concludere che

le Smart Grid sono un im-

portante processo evolutivo

delle tecnologie impiegabili

nella rete elettrica italiana e

un driver per lo sviluppo.

EONEWS :

A l momen -

to quali sono le maggio-

ri sfide da vincere per la

realizzazione della Smart

Grid e per il suo migliore

utilizzo?

GUENZI:

Il fermento tecno-

logico e industriale è note-

vole. Tuttavia è ne-

cessario definire in

maniera esaustiva

il nuovo ruolo delle

utilities in un’archi-

tettura complessiva

del mercato elet-

trico, anch’essa in

profonda revisione.

Mi r ifer isco all’e-

s t e n s i o n e d e l l a

possibilità di parte-

cipare alla gestione

del sistema elettrico degli

impianti alimentati da fon-

te rinnovabile e alla ge-

nerazione distribuita, con

i relativi aspetti regolatori

che coinvolgono i Sistemi

Efficienti di Utenza e Reti

Interne di Utenza, nonché

alla definizione dei servizi

di dispacciamento erogabili

D

ello sviluppo delle Smart

Grid in Italia ne parlano in

questo report i rappresen-

tanti di ANIE Energia e al-

cune aziende industriali del

settore elettrico.

ANIE Energia

, Valeria Guen-

zi, capogruppo Smart Grid

EONEWS:

Quale stadio

di sviluppo ha raggiunto

in Italia la trasformazio-

ne della rete elettrica in

Smart Grid?

GUENZI:

L’evoluzione della

rete elettrica italiana ver-

so la Smart Grid in questi

mesi sta vivendo una fase

particolarmente importan-

te: alla vigilia del nuovo pe-

riodo regolatorio, che ini-

zierà nel gennaio 2016 e

terminerà probabilmente

nel 2022, l’AEEGSI si ap-

presta a introdurre le prime

proposte relative alla revi-

sione della disciplina tarif-

faria per lo sviluppo della

cosiddetta “smartizzazione”

della rete di distribuzione,

facendo tesoro dei pro-

getti pilota già conclusi o

in corso di completamento.

Allo stesso tempo, sul lato

dell’utenza di rete si stanno

presentando configurazioni

impiantistiche e tecnologie

particolarmente interessanti

nell’ottica delle Smart Grid.

Mi riferisco in particolare ai

cosiddetti Sistemi Sempli-

ci di Produzione e Consu-

mo (SSPC) e ai sistemi di

accumulo, entrambi meglio

definiti da recenti pubblica-

zioni di carattere normativo

e regolatorio.

ll quadro regolatorio relativo

all’integrazione della gene-

razione diffusa è piuttosto

sviluppato ma lungi dall’es-

sere completato. Le aree

tematiche che verranno di-

sciplinate sono numerose:

connessione alle reti elettri-

che, accesso e utilizzo del-

la rete, misura dell’energia

elettrica, modalità di cessio-

ne dell’energia elettrica pro-

dotta e scambio sul posto,

promozione dello sviluppo

delle infrastrutture di rete,

flussi informativi e gestio-

ne dei database, regimi di

incentivazione applicabili a

certe forme di produzione

di energia elettrica. Non va

poi dimenticato che siamo a

un anno circa dall’inizio del

nuovo periodo regolatorio,

in cui dall’approccio spe-

rimentale riservato agli in-

terventi in materia di Smart

Grid e sistemi di accumulo

utility-oriented

bisognerà

passare a una regolazione

più strutturale.

EONEWS

: Rispetto agli

altri paesi europei come

ci posizioniamo su questi

temi?

GUENZI:

L’Italia è fra i Pa-

es i p i ù a l l ’ avangua r d i a

ne l l ’ imp l emen t az i one d i

Smart Grid e di sistemi di

efficienza energetica/ac-

cumulo dell’energia. Con

le nostre utilities (TERNA

ed ENEL Distribuzione in

testa) abbiamo provveduto

all’integrazione di circa 26

GW di FER (fonti energeti-

che rinnovabili) in circa 18

mesi e all’avvio di un’impor-

tante sperimentazione nel

campo dello storage elettro-

chimico.

Anche se la velocità di svi-

R

eport

continua a pag.10

9

EON

ews

n

.

587

-

giugno

2015

Le Smart Grid

in Italia

Lo sviluppo delle Smart Grid in Italia è ormai un

processo inarrestabile. Molto è già stato fatto a

livello normativo e le tecnologie si sono evolute

e promettono di trasformare in realtà il sogno di

integrare efficientemente nella rete le produzioni

da energie rinnovabili, minimizzando nel contempo

sovraccarichi e variazioni della tensione elettrica

intorno al suo valore nominale

F

rancesca

P

randi

Valeria Guenzi,

capo gruppo

Smart Grid di

ANIE Energia