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L

a logica che sta dietro il con-

siglio di farsi fare almeno tre

preventivi in caso si decida

di apportare migliorie a una

proprietà è la seguente: uno

o anche due tra le aziende

interpellate

potrebbero

“gonfiare” i preventivi, un

azzardo che val la pena ten-

tare per cercare di ottenere

maggiori guadagni, anche

se col rischio di presentare

un’offerta perdente. Per con-

tro, le probabilità che tutti e

tre i costruttori, che fanno la

loro offerta in modo indipen-

dente, facciano un

preventivo più alto ri-

spetto a quello reale

sono estremamente

ridotte. Con tre pre-

ventivi, in definitiva,

il proprietario è qua-

si del tutto certo di

spuntare un prezzo

equo per i lavori che

devono essere effet-

tuati.

La metodologia di

appalto appena de-

scritta può esse-

re adottata in settori come

quello dei servizi per l’edili-

zia, che sono per loro natura

di tipo non trasparente. Nel

caso di migliorie da apporta-

re a una proprietà, ciascun

progetto è unico, per cui non

esiste un “listino prezzi” co-

mune per l’acquirente a cui

fare riferimento.

Un approccio di questo tipo,

se applicato al mercato dei

componenti elettronici, può

produrre un risultato oppo-

sto rispetto a quello previsto:

esso può provocare costi più

elevati, minore efficienza e

maggiore “fragilità” rispetto a

una strategia di acquisti tesa

a evitare una competizione

palese tra i diversi fornitori.

Di seguito cercheremo di

scoprire le ragioni.

Un mercato

trasparente e sempre

più standardizzato

Ciascun componente elet-

tronico con un part num-

ber unico – per esempio

il microcontrollore a 8 bit

PIC16F1613

di Microchip –

che viene acquistato pres-

so

Future Electronics

è

del tutto identico al

medesimo MCU ac-

quistato presso qual-

siasi altro distributo-

re qualificato della

società. L’acquirente

ipotizza ovviamen-

te che il distributore

avrà immagazzinato

il dispositivo nelle

condizioni di tempe-

ratura e di umidità

previste dalle speci-

fiche e che il dispo-

sitivo stesso sarà

stato trattato e imballato con

le dovute cautele.

In un determinate giorno,

quindi, è semplice effettua-

re un confronto esatto del

costo di acquisto del com-

ponente, compresi gli one-

ri di spedizione, da Future

Electronics o da qualsiasi

altro distributore autorizza-

to. Poiché il confronto tra i

vari prezzi è un’operazione

molto semplice, alcuni EMS

(Electronics Manufacturer

Service) e OEM acquiste-

ranno molti componenti

dopo aver valutato le offerte

dei vari fornitori (una sorta di

gara d’appalto). Nonostante

il fatto che, come appena so-

Evitare la competizione tra i fornitori:

una scelta di acquisto

“intelligente” e vantaggiosa

Quando si decide di apportare migliorie a un appartamento o a una proprietà, il proprie-

tario dovrebbe seguire un consiglio forse datato ma sempre efficace: farsi fare almeno

tre preventivi da altrettanti costruttori differenti

A

mir

W

agenstein

Amir

Wagenstein,

director sales

operations

di Future

Electronics

EMEA

pra accennato, l’operazione

di confronto non comporta

alcuna difficoltà, questa pro-

cedura di acquisto produ-

ce benefici di scarsa entità.

A causa della trasparenza

del mercato, le variazioni di

prezzo di componenti iden-

tici sono comprese in un

intervallo molto ristretto. In

altre parole, il meccanismo

intrinseco del mercato fa sì

che i distributori si manten-

gano sostanzialmente one-

sti.

Servizi a valore

aggiunto per

la distribuzione

Una procedura di acquisto

di singoli componenti basa-

ta sulle offerte fatte dai vari

fornitori genera quindi uno

scarso guadagno dal punto

di vista finanziario. Essa po-

trebbe rivelarsi controprodu-

cente per gli OEM e gli EMS

che la adottano.

Questo perché questa pro-

cedura nega all’acquirente

la possibilità di accedere al

supporto e ai servizi a valo-

re aggiunto che un distribu-

tore può offrire solamente

ai clienti che sottoscrivono

un impegno sul lungo termi-

ne. L’OEM che condivide in

maniera “aperta” con il distri-

butore le proprie richieste in

termini di prodotti necessari,

può ottenere numerosi van-

taggi legati alla semplifica-

zione dei processi di inven-

tario, alla riduzione dei costi

amministrativi e alla maggior

elasticità dell’intera catena

di fornitura (supply chain),

eliminando quasi completa-

mente il rischio di fermi in

produzione imputabili alla

mancanza di componenti.

In apparenza, i risultati di

un approccio di questo tipo

potrebbero essere contrari

alle aspettative. La doman-

da che sorge spontanea è

la seguente: è possibile che

concordando in anticipo la

responsabilità della con-

segna di tutti i componenti

richiesti con un singolo for-

nitore l’acquirente paghi ef-

fettivamente meno di quan-

to pagherebbe istituendo

frequenti gare d’appalto?

La risposta è affermativa in

quanto un distributore ha

molto da guadagnare e poco

da perdere nell’offrire tutta

una serie di servizi aggiunti-

vi a clienti che si impegnano

sul lungo periodo. Un distri-

butore come Future Electro-

nics può vantare numerose

competenze che integrano e

completano quelle dei clienti

che operano in produzione:

Gestione dell’inventario

– una competenza chiave di

un distributore è bilanciare

domanda e offerta. Nel caso

dell’inventario, l’approccio di

Future Electronics è molto

conservativo e prevede lo

stoccaggio a magazzino di

scorte (buffer stock) in quan-

tità nettamente superiore ri-

spetto a quelle che vengono

solitamente “accantonate”

dagli altri distributori operan-

ti nel settore elettronico.

Spedizione e documen-

tazione – tracciamento della

movimentazione dei com-

ponenti sia in entrata sia

in uscita sfruttando sistemi

D

istribuzione

14

EON

ews

n

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giugno

2015