Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  4 / 32 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 4 / 32 Next Page
Page Background

EON

ews

n

.

587

-

giugno

2015

4

H

i

-

tech

&

finanza

Nantero

punta sulle nanotec-

nologie e il mercato lo segue.

Il gruppo di Boston, specialista

nei circuiti integrati a nanotubi

di carbonio (CNT), ha deciso di

battere cassa con l’obiettivo di

investire in ricerca e sviluppo.

Il management pensava di po-

ter raccogliere fra gli investitori

una quindicina di milioni di dol-

lari. “Ma alla fine siamo riusciti

a totalizzare più del doppio” ha

spiegato Greg Schmergel, AD e

co-fondatore del gruppo statuni-

tense. “Utilizzeremo i soldi per

assumere nuovi ingegneri” ha

spiegato alla stampa internazio-

nale il numero uno del gruppo

spiegando che la società punta-

va a rafforzare il team di proget-

tisti di memory chip al lavoro su

memorie multi-gigabit. La scelta

di investire in risorse umane

conferma la strategia di Nantero

che non intende lan-

ciarsi nel complesso e

costoso mondo della

produzione,

quanto

piuttosto

sviluppare

chip innovativi da ven-

dere poi ai costruttori

sotto forma di licenze,

con un modello simile

ad ARM. “I nostri clien-

ti del resto mostrano

di apprezzare questa

strategia” ha aggiunto Schmer-

gel, evidenziando come i pro-

cessi produttivi NRAM siano già

stati installati in sette fabbriche

nel mondo. La tecnologia pro-

prietaria NRAM (Non volatile-

RAM o Nanotube-RAM), grazie

alle proprietà fisiche dei nanotu-

bi di carbonio, promette nume-

rosi vantaggi rispetto a quella

DRAM o flash come resilienza,

velocità di accesso, basso con-

sumo e forte scalabilità. Caratte-

ristiche particolarmente indicate

per lememorie non volatili di tipo

embedded o cache. Il gruppo ha

già iniziato a progettare delle

memorie multi-gigabit e, consi-

derato che il ciclo di creazione di

un nuovo prodotto necessita dai

18 mesi ai due anni, sarà diffi-

cile veder arrivare queste nuove

memorie prima del 2017. “Pun-

tiamo a realizzare terabit memo-

ries – ha sottolineato Schmergel

– potendo scalare fino a 5 nm,

visto che i NanoTubi di Car-

bonio hanno un diametro di 2

nm”. Il Ceo è molto ottimista e si

sbilancia:“La prossima

fase di commercializ-

zazione permetterà la

produzione di massa

e cambierà il corso

dell’innovazione nell’e-

lettronica per decen-

ni”. Parole apprezzate

dagli investitori inter-

nazionali, sempre alla

ricerca di opportunità

nelle nuove tecnologie

e amanti delle startup innovati-

ve. “Società come questa sono

spesso attentamente analizzate

dai grandi capitali perché hanno

importanti progetti di sviluppo

senza avere anche il peso della

struttura produttiva, problemati-

co in caso di rallentamento della

domanda – spiega un banchiere

– evidente però che il margine di

rischio è più elevato perché tut-

to dipende dal reale successo

nello sviluppare un prodotto ca-

pace, non solo di stare sul mer-

cato, ma anche di far meglio di

quelli dei competitor”.

Nel vivo il consolidamento

nell’industria dei chip

Nantero continua

a scommettere

sulle nanotecnologie

La società di Boston

raccoglie 31,5 milioni

di dollari da investire

nel futuro. Il gruppo

ha deciso di puntare

sulle risorse umane

per dare nuova linfa

vitale ai suoi progetti.

Gli investitori sono

ottimisti

E

lena

K

irienko

F

ederico

F

ilocca

N

ella prima metà del 2015 il

processo di consolidamento

nell’industria mondiale dei se-

miconduttori ha registrato una

decisa accelerazione. Complice

l’attesa debolezza della doman-

da di chip nel settore delle co-

municazioni mobili, ma anche in

quello più tradizionale dei perso-

nal computer, i colossi del silicio

hanno deciso di puntare sulla

crescita per linee esterne, cioè

di fare acquisizioni. L’obiettivo è

impedire una discesa dei ricavi,

anche in un contesto di mercato

difficile, e mantenere alti margini

di profitto. La prima importante

operazione di consolidamento

dell’anno in corso è stata an-

nunciata lo scorso marzo dall’o-

landese

NXP

che ha rilevato per

11,8 miliardi di dollari la statuni-

tense

Freescale

, nata nel 2004

da una costola di

Motorola

. A

fine maggio è toccato ad

Avago ,

con sede a Singapore, comuni-

care di aver raggiunto un’intesa

per comprare l’americana

Bro- adcom

per la cifra record di 37

miliardi di dollari. Record perché

si è trattato dell’acquisizione più

cara nell’intero universo della

tecnologia negli ultimi quindici

anni, cioè dalla fine della bolla

speculativa scoppiata nei primi

anni del 2000. Qualche giorno

dopo, preceduta da un articolo

del Wall Street Journal,

Intel

ha

confermato le indiscrezioni di

stampa sui negoziati in corso

con i vertici di

Altera ,

mettendo

sul piatto 16,7 miliardi di dollari

per comprare il gruppo di San

Jose. In pratica, il colosso di

Santa Clara ha offerto un pre-

mio del 56% rispetto al prezzo a

cui i titoli Altera venivano scam-

biati in Borsa prima che il quo-

tidiano finanziario scrivesse in

anticipo su tutti delle trattative in

corso tra le aziende. I consigli di

amministrazione dei due gruppi

hanno già dato il via libera all’o-

perazione che dovrebbe con-

cludersi, al massimo, nel primo

trimestre del 2016. Per Intel si

tratta della seconda grande ac-

quisizione della sua storia dopo

quella portata a casa nell’estate

del 2010, quando per la cifra di

7,7 miliardi di dollari aveva rile-

vato McAfee, la società statu-

nitense che produce anti-virus.

Per far propria Altera, il gruppo

guidato Brian M. Krzanich può

contare su un valore comples-

sivo della cassa e dei titoli a

breve termine pari a 20 miliardi.

Questa acquisizione consente a

Intel di diversificare, riducendo il

peso del business ormai maturo

dei chip per pc. I prodotti di Alte-

ra sono usati in una vasta gam-

ma di attrezzature nei settori

delle telecomunicazioni, dell’au-

to e in quello industriale così

come nell’hardware militare. I

suoi principali clienti sono gruppi

telecom come la cinese

Huawei

e la svedese

Ericsson

. La mos-

sa del leader mondiale dei se-

miconduttori evidenzia anche le

enormi difficoltà nel recuperare

terreno nel settore dei chip per

dispostivi mobili, dove non è mai

riuscita a imporsi come player

rilevante nei confronti di realtà

come

Arm

e

Qualcomm .

L’annuncio di Intel

di conquistare i chip

programmabili di Altera per

16,7 miliardi di dollari è la

terza, in ordine di tempo,

importante operazione nel

settore dei semiconduttori

dopo quella di NXP su

Freescale e di Avago su

Broadcom. Le acquisizioni

consentono di utilizzare

l’enorme liquidità a

disposizione di queste aziende

e di contrastare la prevista

debolezza della richiesta di

chip nell’ambito dei pc e dei

dispositivi mobili

Greg

Schmergel,

AD e co-fondatore

di Nantero