D:
Qual è la sua opinione
riguardo l’andamento del
mercato (rallentamento, cre-
scita, forte incremento…)?
R:
Riteniamo che il mercato
per i “Data Acquisition“ sia in
crescita. In molte applicazioni
per lo spazio, i prodotti finali
stanno diventando sempre più
complessi richiedendo mag-
giori risoluzione e contempora-
neamente un sempre maggior
numero di canali per validare
i progetti. I fornitori di
strumentazione DAQ
sono costantemente
impegnati nella sfida
per soddisfare queste
specifiche con nuovi
prodotti da introdurre
nel mercato e lo de-
vono fare in un tempo
piuttosto rapido.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R:
VTI Instrumentsha una ag-
gressiva strategia di sviluppo
di questi prodotti orientati a
raggiungere i requisiti richiesti
nelle applicazioni spaziali co-
me, per esempio, passare da
una moderata a una elevata
accuratezza, oppure fornire
da pochi a molti canali. I pro-
getti VTI Instruments vengono
implementati su due piattafor-
me: LXI/LAN e PXIexpress.
Queste due tecnologie vengo-
no fuse per poter far leva sulle
loro rispettive migliori caratte-
ristiche.
Con PXIexpress siamo in
grado di offrire una piattafor-
ma modulare che può essere
configurata per soddisfare le
specifiche dell’utente finale
con elevata produttività. Con
LAN/LXI possiamo ridurre la
lunghezza dei cavi dei sensori
posizionando la strumenta-
zione più vicino all’unità sotto
test, riducendo con-
temporaneamente i
disturbi e migliorando
la precisione delle mi-
sure.
Con LXI siamo in gra-
do di ottenere anche
un livello elevatissimo
di sincronizzazione,
persino quando le misure sono
fatte presso differenti stru-
menti posizionati lontani l’uno
dall’altro. Riassumendo, siamo
in grado di offrire sia alte pre-
stazioni che flessibilità e con-
temporaneamente soddisfia-
mo i desideri dei nostri clienti
di ridurre i cablaggi e il tempo
di settaggio dei loro sistemi
DAQ.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
Le nostre strategie vengo-
no realizzate attraverso uno
sviluppo organico. Per esem-
pio implementiamo partner-
ship con terze parti che inte-
grano i nostri prodotti all’inter-
no nei loro complessi sistemi
come le celle di test dei mo-
tori. Inoltre cooperiamo con
ALLdata
Intervista a Francesco Di Baldassarre,
sales manager
24
P
arola
alle
A
ziende
Yamaichi Electronics
Intervista a Carlo Cremonesi, sales director Italy
Cavi e connettori - DAQ
D:
Qual è la sua opinione ri-
guardo l’andamento del mer-
cato (rallentamento, crescita,
forte incremento…)?
R: Per quanto riguarda
Yamai- chistiamo registrando un forte
incremento, mentre in generale
stiamo vedendo una moderata
crescita.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R:
Abbiamo introdotto alcuni
nuovi prodotti come i connet-
tori circolari push pull e gli M12
costampati, per cercare un ap-
proccio in alcuni mercati come
il medicale, dove non erava-
mo molto presenti. In generale,
stiamo diversificando il porta-
foglio prodotti e ci stiamo foca-
lizzando su alcuni mercati che
riteniamo più strategici per noi.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
In generale stiamo investen-
do sempre più in ricerca e svi-
luppo per poter proporre più
prodotti che soddisfino le esi-
genze dei vari mercati. In Italia
stiamo anche stipulando nuovi
accordi con la distribuzione e
investiremo in risorse umane.
D:
Quali sono i settori appli-
cativi più promettenti?
R:
Noi prevediamo una nostra
crescita nel mondo automotive,
telecom e medicale.
D:
Quali sono i principali fat-
tori che distinguono la vo-
stra azienda rispetto ai con-
correnti?
R:
Prodotti di alta qualità
a prezzi di mercato, saper
ascoltare le esigenze del
cliente realizzando soluzioni
custom adatte.
D:
Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previ-
sioni sul lungo termine?
R:
Ragionare sul lungo termi-
ne è davvero molto difficile, si
rischia di andare più a sensa-
zioni che basandosi su dati
concreti. Posso dire che noi ab-
biamo progetti che dovrebbero
garantirci un buon livello per
2-3 anni, mentre in generale
sembra che il peggio sia alle
spalle e che ci possa essere
quanto meno un parziale recu-
pero di quanto perso in questi
anni di crisi.
A
cura
della
redazione
Carlo
Cremonesi
FRANCESCO DI
BALDASSARRE
EON
ews
n
.
586
-
maggio
2015
A
cura
della
redazione
Cavo per connettività statica
Molexha presentato il cavo Flamar-Flex progettato per la connettività statica con sensori
e per applicazioni dinamiche come quelle in apparecchiature robotiche e a catena. Con un
raggio di piegatura consentito pari a 5 volte il diametro esterno, il cavo è in grado di operare
in modo affidabile e sicuro in applicazioni che richiedano raggi di curvatura limitati.
Il cavo Flamar-Flex Molex è omologato UL/CSA (tipo 21209 / 21757) per temperature com-
prese tra -50 e +90 °C statico), tra -40 e +80 °C (dinamico) e tra -30 e +60 °C (catena
di trascinamento). Dotato di una guaina esterna a base di etere PUR puro resistente alle
abrasioni, allo strappo e ai raggi UV, il cavo Flamar-Flex resiste
agli oli (EN 50363-10, VDE 7472-803/B e UL1581/758), è ignifugo
(IEC 60332-1, VW1, FT1, UL Vertical Flame Test) e non contiene
alogeni (IEC 60754-1, EN 50267-2-1, VDE 0472-815).