Infine occorre tenere presen-
te anche l’Internet of Things
(IoT), un’area che si profila
come prossimo grande op-
portunità per i fornitori di se-
miconduttori, di sistemi e di
soluzioni EDA. Considerando
che entro il 2020 sono previ-
sti ben 50 miliardi di disposi-
tivi connessi, inizieranno ad
apparire prodotti intelligenti
di natura diversificata: dal-
le auto senza conducente ai
cardiofrequenzimetri indos-
sabili fino ai frigoriferi che
telefonano per informare che
il latte è terminato. Oltre a
essere basati su tecnologie
mixed-signal a bassa poten-
za, la maggior parte di questi
dispositivi dovrà avere ca-
ratteristiche di economicità,
rendendo l’aspetto “costo” un
elemento chiave nello svilup-
po del prodotto.
D:
Quali sono le strategie
chiave adottate dalla vo-
stra azienda nel breve /
medio periodo per affronta-
re (o meglio soddisfare) le
esigenze del mercato?
R:
Per aumentare il coinvol-
gimento nell’SDE e affron-
tare lo “spostamento a sini-
stra”, Cadence sta lavorando
con alcune delle più grandi
aziende di sistemi al mon-
do, fornendo strumenti, IP
e servizi per lo sviluppo del
prodotto finale. Cadence non
intende però abbandonare
l’area tradizionale dell’EDA
(core). Infatti, la società sta
rafforzando il nucleo del suo
portafoglio di prodotti EDA
con nuove funzionalità dedi-
cate all’implementazione di
IC digitali, di progetti a bassa
potenza, di soluzioni analogi-
che/mixed-signal, di package
e PCB, e di verifiche funzio-
nali. Cadence continua a la-
vorare con fonderie e forni-
tori di proprietà intellettuale
per ottimizzare gli strumenti
e l’IP sui nodi di processo più
avanzati, tra cui i FinFET da
10 nm e 16/14nm.
La verifica funzionale rappre-
senta ormai un serio ostacolo
nella progettazione dei siste-
mi elettronici, soprattutto a
livello SoC. Sul fronte della
verifica, Cadence è stata pro-
tagonista di diversi e impor-
tanti annunci nel corso del
2014. Tra questi si segnalano:
•
PersPec System Verifier,
uno strumento di verifica sof-
tware-driven che aiuta gli in-
gegneri a definire i casi d’uso
e a generare test riutilizzabili
D:
Quali sono le vostre
opinioni in merito alle
principali tendenze di que-
sto mercato (rallentamen-
to, crescita, boom ...)?
R:
Il mercato EDA sta cre-
scendo a un ritmo sostenuto.
L’aspetto forse più significa-
tivo riguarda il fatto che nel
2015 la nozione di “EDA” si
è notevolmente ampliata: il
termine EDA non è più sino-
nimo di tool, ma è correlato
sempre più strettamente alla
proprietà intellettuale (IP) per
semiconduttori.
L’EDA ormai non è più foca-
lizzato solo su schede e chip,
ma sta gradualmente esten-
dendosi a sistemi e prodotti
finiti.
L’EDA non è più concentrato
solo
sull’hardware,
ma è sempre più con-
sapevole degli aspetti
collegati al software
embedded.
Benché l’EDA “core”
sia finalizzato alla
progettazione di cir-
cuiti integrati e si-
stemi su chip (SoC), ciò che
Cadencedefinisce come
“System Design Enablement”
(SDE) ha come punto di par-
tenza il prodotto finale e le
applicazioni (“app”) che su di
esso verranno eseguite.
L’SDE riguarda la progetta-
zione, l’integrazione e la ve-
rifica a livello di sistema di
chip, schede, packaging, sof-
tware embedded e IP. Esso
prende in considerazione i
legami tra tali componenti e
gli aspetti meccanici e termici
del sistema. Per supportare
l’SDE, i fornitori EDA devono
mettere a disposizione non
solo tool, ma anche IP, servizi
e contenuti software. La ri-
compensa per un portafoglio
SDE robusto sarà l’accesso a
un mercato molto più ampio.
I produttori di sistemi stanno
infatti vivendo un processo di
ri-aggregazione verticale che
li porterà ad assumere una
maggiore responsabilità nello
sviluppo sia dell’hardware sia
del software; con un fattura-
to mondiale intorno a 2.600
miliardi dollari, il mercato dei
sistemi è circa 10 volte più
grande del mercato dei se-
miconduttori, cioè dell’area
tradizionale di riferimento
dell’EDA.
Parallelamente, i produttori di
semiconduttori sono chiamati
sempre più spesso a fornire
con i loro chip anche il relati-
vo software.
Ciò che contribuirà a rendere
possibile il successo dell’SDE
è una tendenza che nel set-
tore viene chiamata
“spostamento a si-
nistra”. Con lo “spo-
stamento a sinistra”,
le attività che veniva-
no tradizionalmente
effettuate nelle fasi
avanzate del flusso
di progettazione sono
ora svolte anticipatamente
e in parallelo ad altre task.
In particolare, il software
embedded oggi può essere
sviluppato e ottimizzato con-
giuntamente all’hardware del
sistema, e non più aggregato
solo alla fine del processo di
sviluppo. Nello stesso ambito,
la verifica funzionale può es-
sere pilotata dal software sul-
la base di casi di utilizzo reali.
Un altro aspetto legato allo
“spostamento a sinistra” è
la collaborazione precoce
e molto stretta tra fonderie,
fornitori di IP e fornitori EDA.
L’obiettivo è “co-ottimizzare”
strumenti e sottosistemi IP
per i nuovi nodi di processo
avanzati.
A
cura
della
redazione
22
EON
ews
n
.
584
-
marzo
2015
P
arola
alle
A
ziende
TOOL EDA
Cadence Design Systems
Intervista a Craig Cochran, vice president of Corporate Marketing
Craig Cochran