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novembre
2014
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con l’obiettivo di uscire dal bu-
siness dopo un certo numero
di anni, vendendo la propria
partecipazione per realizzare
un guadagno. Oggi molti bu-
siness angel, sebbene ancora
una minoranza, sono portati
a valutare come interessante
un loro impegno diretto nella
gestione della start-up. Si trat-
ta in molti casi di manager di
grande esperienza e disponi-
bilità finanziarie, che per vari
motivi si trovano a doversi
ricollocare. La presenza di
un business angel così coin-
volto facilita il rafforzamento
patrimoniale (con l’impegno
in capitale di altre figure che
si sentono garantite dalla pre-
senza del manager), la pene-
trazione sul mercato e lo svi-
luppo di sinergie commerciali
e industriali.
In Italia le start-up con un og-
getto di interesse per il set-
tore manifatturiero non sono
molte. Prevalgono le innova-
zioni legate all’ICT. Qual è la
vostra esperienza a riguardo?
Di fatto, per lo meno fino al
2000 tutte le imprese
nuove che hanno por-
tato avanti modelli di
business di forte sca-
labilità nascevano nel
mondo ICT.
Negli ultimi anni, in-
vece,
osserviamo
che i business angel
hanno investito anche nell’a-
groalimentare, e nei setto-
ri medtech, biotech e nelle
imprese a carattere sociale.
Quando le proposte arriva-
no da questi settori, c’è una
maggiore probabilità di cre-
scita sostenibile, e l’uscita dal
capitale è più sicura. Per favo-
rire l’incontro tra la domanda
e l’offerta proprio nel nostro
settore manifatturiero, che è il
secondo in Europa, IBAN sta
valutando importanti collabo-
razioni con business advisor
di caratura internazionale,
affinché i business angel no-
stri associati possano mette-
re a fattore comune attività di
scouting e matching rispetto
alle start-up che conoscono,
facendole incontrare con il
portfolio di questi advisor.
Quali plus deve mostrare una
start-up di successo?
La valutazione del mercato è
fatta sulla base di un mix di
fattori, dove il prodotto valido
è uno di questi. La start-up
può essere vincente se ha un
buon team alla propria guida.
Non bisogna mai distrarsi,
mai rallentare, entrare nella
logica di provare e poi cam-
biare rapidamente senza in-
namorarsi della propria idea.
Detto in altre parole, l’idea di
business deve avere una logi-
ca che mi consenta di modifi-
care qualcosa senza perdere
tutto quello che è già stato
fatto.
Intervista ad Andrea Cad-
deo, investment analyst di
ZernikeMeta VenturesCome si può valutare oggi
l’esperienza delle start-up ita-
liane?
Rispetto a 4-5 anni fa l’am-
biente è molto migliorato. Nel
confronto con mercati come
quelli di Germania
e Francia il venture
capital italiano resta
più arretrato, ma le
condizioni generali
per aprire una nuova
impresa sono molto
migliorate grazie agli
interventi degli ultimi
Governi. Pensiamo ad esem-
pio alle start-up innovative,
alla possibilità di costituire
una società a responsabili-
tà limitata con il capitale di 1
euro. Chi vuole aprire un’im-
presa trova un maggiore so-
stegno economico e anche
dei validi servizi di supporto
all’imprenditorialità. Da due
anni a questa parte lo scena-
rio si sta evolvendo molto in
fretta. Soprattutto nel campo
dell’ICT stanno nascendo nu-
merosi incubatori che suppor-
tano progetti di impresa nella
fase seed (quando l’impresa
si sta costituendo e comincia
a sviluppare un primo prodot-
to) investendo risorse da 30
G
li interventi degli ultimi Go-
verni hanno creato un am-
biente legale e normativo fa-
vorevole alla costituzione di
nuove imprese innovative e
anche al loro finanziamento
da parte di privati. Tuttavia tro-
vare i fondi sufficienti per fare
crescere l’esperienza della
nuova piccola impresa, dopo
le fasi iniziali della cosiddetta
inseminazione, che
avviene con capita-
li in genere limitati
(seed capital), resta
un tema critico.
Su questi e su altri
temi legati alla dif-
fusione dell’innova-
zione generata dalle
start-up nel mondo
industriale/manifat-
turiero italiano, EONews ha
intervistato tre rappresentanti
di diverse figure di investitori:
business angel, fondi di ven-
ture capital, aziende indu-
striali.
Intervista a Luca Cane-
pa, consigliere delegato di
IBAN, Associazione Italian Business Angels NetworkQuali cambiamenti sta produ-
cendo il fenomeno delle start-
up nel tessuto industriale ita-
liano?
Inizierei osservando che la
crescita organica di una nuo-
va piccola impresa che atti-
ra l’interesse di una grande
azienda e viene poi acquisi-
ta da questa è un fenomeno
sempre esistito. La novità de-
gli ultimi anni è che sta cre-
scendo l’interesse anche del-
la PMI. In generale le aziende
ormai mature, medie o gran-
di che siano, vedono nelle
start-up innovative una sorta
di outsourcing della ricerca e
sviluppo, che un domani potrà
condurre a sinergie industriali
e a un’eventuale acquisizione;
oppure potrà rappresentare
una diversificazione
della propria attività.
Tra l’altro, la ricerca
svolta da una realtà
aziendale più destrut-
turata, come è tipica-
mente quella di una
start-up, presenta il
vantaggio di essere
più dinamica e crea-
tiva.
Un esempio di supporto in-
dustriale alla crescita delle
start-up è rappresentato dal
programma Working Capital
di Telecom Italia e dall’iniziati-
va AdottUp (vedi riquadro). In
quest’ultimo caso le aziende
italiane vengono indirizzate
ad adottare una start-up e la
loro attenzione e disponibilità,
che sono maggiori rispetto al
passato, vengono sostenute
e incoraggiate dalla presenza
di istituzioni note e affidabili
nonché dai servizi offerti.
Come intervengono oggi i bu-
siness angel?
Il modus operandi dei busi-
ness angel sta cambiando.
Un tempo la nostra logica di
intervento era sovrapponibile
a quella del venture capital
ma con un impegno di capi-
tali molto inferiore. Pertanto il
business angel entrava in una
start-up che sviluppava un’i-
dea promettente e replicabile
su diversi tipi di prodotti (e/o
settori ndr) investendo il pro-
prio capitale o quello di altri,
R
eport
Start-up e
industria
Il fenomeno delle start-up
in Italia è in evoluzione.
L’esperienza degli incubatori e
degli acceleratori di impresa
si è consolidata e la qualità
delle proposte che vengono
sottoposte alle varie start-up
competition è molto migliorata
F
rancesca
P
randi
Luca
canepa
andrea
caddeo