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EON
ews
n.
578
-
settembre
2014
un’azienda che racchiuda al
suo interno tutte queste pecu-
liarità può fare la differenza, in
termini di competitività, per il
proprio cliente, offrendo mag-
giore elasticità che consente di
proporre soluzioni integrate e
personalizzate.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
Il segreto del nostro succes-
so è tutto racchiuso nel nostro
nucleo di R&D e nei
nostri laboratori spe-
rimentali in cui siamo
in grado di costruire
prototipi che andran-
no installati e validati
a bordo macchina del
cliente. Finalizzato il
prodotto ‘custom’, i no-
stri ingegneri studiano
e progettano nel det-
taglio tutte le fasi di set up pro-
ducendo una documentazione
professionale, semplificando
così l’attività del produttore che
dovrà semplicemente installare
i nostri sistemi sui propri mac-
chinari, con un evidente rispar-
mio in termini di tempistiche e
costi.
Le competenze a livello har-
dware acquisite dalla nostra
azienda partono dalla cono-
scenza dei sensori di immagine
presenti sul mercato per arriva-
re alla stipula di accordi di part-
nership con i maggiori produt-
tori mondiali (Sony, Flir, Aptina
e così via). I punti di forza della
nostra realtà si basano sullo
sviluppo in-house all’interno dei
nostri laboratori di R&D delle at-
tività che spaziano dall’integra-
zione dei sensori di immagine
allo sviluppo dell’hardware su
piattaforme embedded pas-
sando dalla progettazione delle
schede elettroniche, lo sviluppo
di firmware, alle prove di com-
patibilità elettromagnetica, alla
progettazione meccanica sino
ad arrivare ai test ambientali,
termici e di compatibilità EMC.
D:
Quali sono i settori appli-
cativi più promettenti?
R:
Storicamente i sistemi di
visione hanno avuto più suc-
cesso in applicazioni dove so-
no stati integrati nel processo
di produzione. Ad esempio, le
macchine per l’assemblaggio
dei circuiti stampati.
Tuttavia, continui miglioramenti
in termini di costi, prestazioni,
robustezza algoritmica e facilità
d’uso hanno incoraggiato l’uso
di sistemi di visione nell’auto-
mazione della produzione in
generale.
Ulteriori progressi in questi set-
tori caratterizzeranno il futuro
della visione artificiale,
incoraggiando nell’ar-
co dei prossimi anni la
progettazione e realiz-
zazione di nuovi siste-
mi da utilizzare in nuo-
vi piani di produzione.
Pensiamo che il futuro
dei sistemi di visione in
termini di diffusione in
nuovi settori applicativi
debba includere tre fondamen-
tali caratteristiche:
1. Devono essere sempre più
veloci, ovvero devono essere
sempre capaci di tenere il pas-
so con i più moderni tassi di
produzione.
2. Devono essere sempre più
intuitivi e facili da usare. La fa-
cilità di utilizzo non implica solo
un livello superiore in termini di
“point-and-click” nell’interfaccia
grafica, ma anche una gestione
multilivello e la garanzia di ac-
cesso completo a tutti gli utenti
del sistema previsti con diversi
livelli di autorizzazioni.
3. Devono essere sempre più
flessibili, portatili e scalabili al
fine di essere facilmente ricol-
locati in funzione delle normali
variazioni dei processi di produ-
zione in cui verranno impiegati.
Fatta questa premessa pensia-
mo che i settori più prometten-
ti per i sistemi di visione siano
quelli che spaziano tra l’elettro-
nica, i prodotti farmacologici, i
sistemi d’imballaggio, i dispositi-
nelle linee di produzione a vo-
lumi elevati, compatibilmente
con una domanda di soluzioni
flessibili e rapide da integrare
in tutti i sistemi di automazione
per la fabbrica. Sebbene ne-
gli ultimi due anni la crisi del
debito, insieme alle politiche
di austerity e taglio dei costi di
produzione abbiano compor-
tato un nuovo assestamento,
i player sono ancora ottimisti
riguardo al futuro e parlano di
una stabilizzazione del mercato
a partire dal 2014, dopo il ral-
lentamento subito negli scorsi
anni. 
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R:
Il mercato della visione ar-
tificiale tipicamente è suddivi-
so tra due player: i produttori
di dispositivi e i system inte-
grator. Nella prima categoria
rientrano i grandi produttori di
telecamere industriali, smart
camera, sistemi di visione em-
bedded, ai quali si aggiungono
i produttori di sistemi di svilup-
po software per le applicazioni
di imaging. Alla seconda ca-
tegoria appartengono invece
realtà aziendali, tipo la nostra,
che utilizzano i prodotti dispo-
nibili sul mercato per sviluppare
soluzioni, aggiungendo compe-
tenze ingegneristiche dal punto
di vista dello sviluppo software,
dell’integrazione dei sistemi ed
esperienza in settori specifici.
Le principali strategie adottate
dalla nostra azienda per incide-
re sul mercato della visione ar-
tificiale nascono dalle seguenti
considerazioni:
I prodotti presenti sul mercato
hanno caratteristiche tecniche o
prestazioni talvolta insufficienti
a rispondere alle necessità spe-
cifiche del cliente.
I dispositivi da impiegare pos-
sono essere troppo costosi per
l’applicazione, perché pensati in
origine per un utilizzo generico
che non tiene in considerazione
l’applicazione stessa.
È sempre più sentita la ne-
cessità di disporre di un prodot-
to altamente performante, con
a bordo una tecnologia sempre
più innovativa e sofisticata, ma
allo stesso tempo caratterizzato
da un costo competitivo.
La nostra strategia di penetra-
zione di mercato si basa su un
approccio di tipo ‘custom’ per la
creazione di un prodotto per-
sonalizzato e specifico che sia
al tempo stesso ottimizzato ed
economicamente vantaggioso.
In altre parole più tecniche, mi-
riamo allo sviluppo di prodotti o
sistemi “ad-hoc” che siano por-
tatili e al tempo stesso scalabi-
li su più piattaforme hardware
e software. Una sfida che non
molte aziende, allo stato attua-
le, sono in grado di raccogliere.
Per poter trarre reale vantaggio
da un tale tipo di approccio è
infatti necessario, per qualsiasi
produttore di dispositivi, poter
contare su un partner system
integrator con competenze tec-
nico ingegneristiche e strutture
adeguate, dotato di un team
specializzato in R&D operante
in laboratori di sperimentazio-
ne che sia in grado di fornire
soluzioni su misura, economi-
camente vantaggiose e, allo
stesso tempo, rispondenti alle
specifiche richieste del cliente.
La versatilità, la flessibilità nei
confronti delle esigenze del
cliente e la capacità di diver-
sificazione sono i nostri punti
di forza imprescindibili per in-
terfacciarci al mercato della vi-
sione con un approccio di tipo
‘custom’. Siamo convinti che
P
arola
alle
A
ziende
sistemi di visione
Cristian
Randieri
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