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EON
ews
n.
564
-
maggio
2013
P
arola
alle
A
ziende
cavi & connettori
D:
Qual è la sua opinione ri-
guardo all’andamento del
mercato?
R:
Dal confronto con asso-
ciazioni di settore come As-
siconn (Associazione Nazio-
nale Produttori Connettori),
abbiamo appurato che il mer-
cato ha subito nel 2012 delle
perdite significative a 2 digit,
mentre noi abbiamo comun-
que registrato una lieve cre-
scita. Considerando l’anda-
mento di questo 1° trimestre,
al momento prevediamo per il
2013 una certa staticità.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R:
Possiamo riassumere il tutto
in due parole: Design-in e ser-
vizio. Solo prodotti innovativi,
realizzati per risolvere proble-
matiche specifiche di un mer-
cato/settore, possono davvero
dare dei plus decisivi per au-
mentare la competitività dei no-
stri clienti. Fondamentali sono
le mutazioni delle dinamiche di
mercato: viene richiesta reatti-
vità sempre maggiore che im-
pone alle aziende di offrire un
servizio che abbia tempi con-
segna sempre più brevi.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie?
R:
Già dallo scorso anno abbia-
mo raddoppiato la superficie del
magazzino (circa 3.000 m
2
) e
ad aumentarne l’automazione
per garantire tempi di gestio-
ne degli ordini ancora più brevi.
A inizio 2013 abbiamo inoltre
incrementato il rapporto con il
canale distributivo, aggiungen-
do nuovi partner. Accanto a
ciò,
continua,
grazie alla sua solidità finanzia-
ria, a investire per lo sviluppo di
nuovi settori: ne è un esempio
quello della siglatura, dove og-
gi possiamo vantare un team
di professionisti e una gamma
prodotti in grado di soddisfare le
richieste dei clienti più esigenti.
D:
Quali sono i settori appli-
cativi più promettenti?
R:
Per quanto concerne le con-
nessioni quelli in cui vediamo
maggiori potenzialità sono quelli
delle auto elettriche e del ligh-
ting. Quest’anno è infatti previ-
sta la commercializzazione di
numerosi nuovi modelli di auto
elettrica, e la diffusione dei LED
nelle varie applicazioni rendono
necessaria la presenza di pro-
dotti specifici.
D:
Quali sono i principali fattori
che distinguono la vostra azien-
da rispetto ai concorrenti?
R:
Sono numerosi i punti di for-
za della nostra azienda, sia in
termini di tecnologia, sia di ser-
vizio e supporto: innovazione,
passione, attenzione alle esi-
genze del cliente, affidabilità,
struttura capillare, reperibilità dei
prodotti in tutto il mondo, e in ul-
timo aggiungerei qualcosa che i
nostri clienti già ci riconoscono
da tempo...la qualità!!!
D:
Quali sono le previsioni sul
lungo termine?
R:
Lo scenario economico glo-
bale non lascia intravedere una
ripresa del mercato in tempi
brevi. Per questo vi è attenzio-
ne a vagliare nuovi potenziali
business, esplorare mercati che
in passato non avremmo consi-
derato come target principali e
cogliere ogni opportunità che ci
consenta di crescere anche in
momenti come questi.
Phoenix Contact
Intervista a Gianmarco De Santis,
market segment manager device connectors
a
cura
della
R
edazione
D:
Qual è la sua opinione
riguardo all’andamento del
mercato?
R:
Il mercato italiano, e in
particolare quello dei con-
nettori, ha subito un
rallentamento già dal
secondo semestre
2011. Tale situazione
purtroppo è ulterior-
mente peggiorata nel
corso del 2012 e at-
tualmente la situazio-
ne non è variata.
D:
Quali sono le principa-
li strategie adottate dalla
vostra società sul breve/
medio periodo per soddi-
sfare al meglio le richieste
di questo mercato e in che
modo le state implemen-
tando?
R:
è distribu-
tore esclusivista per l’Italia di
Lear Corporation, attiva nel
settore dell’automotive. Tale
settore è stato pesantemen-
te colpito in questo ultimo
anno, che ha visto l’ulteriore
spostamento di molte pro-
duzioni all’estero. La nostra
società ha introdotto nuovi
prodotti per fornire al clien-
te una gamma sempre più
completa, stringendo nuove
collaborazioni. Inoltre stiamo
costantemente investendo in
formazione delle risorse per
garantire un sopporto tecnico
sempre più competente.
D:
Quali sono i settori ap-
plicativi più promettenti?
R:
In una situazione di mer-
cato come quella attuale non
è facile rispondere a questa
domanda, ma si possono
tentare delle ipotesi di cresci-
ta che sono legate a conside-
razioni personali e attività sul
campo. I settori che potran-
no avere un discreto sviluppo
sono alcuni ambiti dell’auto-
motive, in modo particolare
l’indotto delle macchine agri-
cole, le attrezzature per mez-
zi ecologici e di sicurezza.
Altro settore è quello
dei piccoli elettrodo-
mestici. Applicazioni
tutte comunque di
modesta quantità e
che proprio per que-
sto sono rimaste in
Italia. I grandi busi-
ness purtroppo sono
stati trasferiti all’este-
ro e non sono più alla nostra
portata.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Alta flessibilità e riduzione
delle tempistiche di conse-
gna con una particolare at-
tenzione all’efficienza sono
i punti di forza di Klingel Ita-
liana.
D:
Quali sono le previsioni
sul lungo termine?
R:
Il periodo è difficile e le
previsioni non sono rosee. Le
delocalizzazioni delle grandi,
e ormai anche delle picco-
le aziende, per ridurre i costi
del personale, hanno creato
dei conflitti sociali preoccu-
panti.
Una soluzione è di ricercare
un rapporto cliente/fornitore
etico e sinergico, coinvolgen-
do le risorse umane qualifi-
cate, per sviluppare nuove
opportunità e applicazioni an-
che in settori dove le quantità
sono basse, ma con diverse
applicazioni. Tutto ciò pun-
tando sempre su una forma-
zione continua.
Klingel Italiana
Intervista a Giuseppe Salafia,
general manager
a
cura
della
R
edazione
Giuseppe
Salafia
Gianmarco
De Santis
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