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EON
ews
n.
563
-
aprile
2013
23
due requisiti basilari. Il primo
è l’adozione di nuove perife-
riche per controllare i circuiti
di pilotaggio (driver) dei LED
e garantire una variazione
della luminosità esente da
sfarfallio e il controllo della
luminosità. Questo aspetto,
direttamente collegato alla
fruizione da parte dell’uten-
te, è da tenere in considera-
zione per favorire l’adozio-
ne dei LED su vasta scala.
I microcontrollori usati per
l’illuminazione a LED dan-
no la possibilità di collegare
più apparecchiature a LED
sfruttando protocolli di rete
come DALI, DMX o KNX.
Per questo motivo sono ne-
cessari microcontrollori con
prestazioni di elaborazione
e di capacità di memoria in
grado di supportare tecno-
logie di connessione avan-
zate.
Queste due esempi eviden-
ziano come le esigenze le-
gate all’efficienza energeti-
ca, alla fruizione da parte
dell’utente, alla garanzia di
conformità alle normative e
all’avvento di nuove tecno-
logie, contribuiscono a ren-
dere obsoleto il tradizionale
concetto di microcontrollo-
re low cost. Naturalmente
il prezzo resta un elemento
critico, per cui il costo della
BOM rimane uno degli ele-
menti chiave. Inalterata re-
sta la necessità di ricorrere
comunque a microcontrollori
semplici, il cui compito è va-
lutare alcuni segnali analogi-
ci per consentire l’esecuzio-
ne di compiti di controllo e
comunicazione non partico-
larmente complessi.
Anche nelle applicazioni più
banali si sta affacciando una
nuova tendenza. Sebbene
l’esigenza delle aziende sia
quella di avere ingegneri
che siano in grado di pro-
grammare un microcontrol-
lore, il numero di ingegneri
interessati alla programma-
zione dei micro a 8 bit è al-
quanto limitato. L’obiettivo
a questo punto è sviluppare
un software utilizzando un
approccio ad alto livello, che
sia comunque in grado di
operare su un microcontrol-
lore a basso costo. In altre
parole, l’esigenza è di avere
famiglie di microcontrollori di
fascia bassa che uniscano
innovazione e costi compe-
titivi.
Il punto di svolta
è la
nuova famiglia di microcon-
trollori di fascia bassa re-
alizzata sfruttando un pro-
L
a maggior parte dei dispo-
stivi del segmento dei micro-
controllori è caratterizzata
da architetture del core e
da periferiche abbastanza
datate; la medesima consi-
derazione vale per le tec-
nologie di produzione. Le
motivazioni sono abbastan-
za ovvie e comprensibili. In
primo luogo, se non sono
richieste prestazioni di ela-
borazione spinte, non vi so-
no particolari pressioni per
passare a un processore
che garantisca prestazioni
migliori. In secondo luogo,
se le dimensioni della me-
moria flash sono ridotte, il
ricorso a dispostivi realizzati
con geometrie inferiori ha
poco senso. Infine, se gli
sviluppatori hardware non
avvertono la necessità di
periferiche ad alte prestazio-
ni per l’elaborazione digitale
dei segnali, queste ultime
possono essere le più sem-
plici possibile.
Oltre a quelle appena men-
zionate, si potrebbero ad-
durre altre ragioni. Senza di-
menticare che nell’industria
dei semiconduttori circola la
leggenda che, per ragioni
economiche, è meglio pro-
durre i microcontrollori di
fascia bassa sfruttando le
tecnologie più datate.
Forse è giunto il momento
di sfatare questa leggen-
da. Prima di fare ciò, è uti-
le esaminare alcune delle
più importanti applicazioni
dei microcontrollori di fascia
bassa.
Una delle più importanti è
sicuramente quella relati-
va ai motori elettrici di fa-
scia bassa, usati in enormi
quantità nelle lavatrici, nel-
le ventole, nelle pompe di
riscaldamento e così via. I
microcontrollori controllano
il circuito di alimentazione
e, storicamente, i progetti-
sti hanno sempre cercato di
utilizzare la soluzione a più
basso costo per espletare
tale compito. A causa della
crescente necessità di ridur-
re i consumi e nonostante la
pressione sui prezzi, questo
segmento sta acquisendo
un’importanza via via cre-
scente in virtù del fatto che,
con soluzioni idonee, sa-
rebbe possibile conseguire
risparmi anche superiori al
50%. Un altro aspetto che
va acquisendo un’impor-
tanza sempre maggiore è
garantire la miglior fruizione
possibile da parte dell’utiliz-
zatore, conseguibile attra-
verso una diminuzione del
rumore e un miglioramento
dell’interfaccia utente. Un’al-
tra tendenza è invece legata
all’imposizione di normative
sempre più rigide in tema di
sicurezza che richiedono la
ridondanza non solo a livel-
lo del microcontrollore ma
anche del software che gira
su di esso. Per rispondere
in modo adeguato a queste
esigenze i microcontrollori
devono garantire maggior
potenza di elaborazione, la
disponibilità di periferiche
più avanzate e memorie di
maggiore capacità.
Per quanto riguarda l’illumi-
nazione a LED, un’applica-
zione emergente per i mi-
crocontrollori di fascia bas-
sa, è necessario soddisfare
P
arola
alle
A
ziende
Microcontrollori
avanzati
per applicazioni di fascia bassa
S
tephan
Z
izala
Nel 2013 il valore del mercato dei microcontrollori
a 4/8 bit dovrebbe aggirarsi, secondo le più recenti
stime di IHS, attorno a 5,6 miliardi di dollari.
Ciò significa che il segmento dei microcontrollori
di fascia bassa detiene una quota pari al 31%
del mercato mondiale
Stephan
Zizala,
senior director
industrial and
multimarket
Microcontollers
di Infineon
Technologies
microcontrollori
continua a pag.24
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