EON
ews
n.
561
-
febbraio
2013
4
L
a crisi pesa, ma Rory Read,
alla guida di
AMD
tira dritto
per la sua strada. E si dice
moderatamente ottimista per
il 2013 grazie soprattutto al
system on chip (SoC) da cui
l’azienda si attende grandi
soddisfazioni. Per il numero
uno del gigante statunitense,
infatti, sembra proprio che
la via della crescita e dello
sviluppo sia da ricercarsi nei
sistemi integrati su singolo
chip esattamente come, del
resto, pensa anche il suo di-
retto concorrente
.
Ma si
tratta di un percorso in salita
che richiederà l’investimento
di ingenti somme in ricerca e
sviluppo per recuperare rapi-
damente competi-
tività.
Tuttavia al momen-
to la situazione fi-
nanziaria di AMD
non è delle più flo-
ride come testimo-
nia la perdita net-
ta da 1,18 miliardi
su un fatturato da
5,2 miliardi. Cifre
su cui ha avuto un
effetto anche il rallentamen-
to dell’ultimo trimestre che
per AMD si è concluso con
un rosso da 473 milioni su
un giro d’affari da 1,16 mi-
liardi, cifre peggiori rispetto
alle attese degli analisti. In
compenso però gli esper-
ti hanno apprezzato come il
gruppo abbia mantenuto una
redditività lorda elevata con
un margine operativo del 15
per cento. I manager hanno
comunque ammesso che la
ristrutturazione ha avuto un
impatto sui conti delll’ultimo
trimestre pari a 90 milioni di
dollari, dato che include “i
costi relativi alle azioni intra-
prese nel trimestre e la stima
dei costi collegati alla ridu-
zione della forza lavoro nel
primo trimestre 2013”. Ma
ha rallentato la corsa anche
la divisione Computing So-
lutions che ha visto le ven-
dite scendere dell’11% nel
quarter contro un +37% su
base annua. In frenata
anche la divisione gra-
fica con un -5% di fat-
turato su sequenziale
e un -15% sull’intero
anno. “Ai numeri di
AMD e alle sue stra-
tegie non giova certo
un contesto di mercato
aggressivo” ha com-
mentato un analista
sottolineando che non
a caso le stime del gruppo
americano sono conservati-
ve sulla prima parte del nuo-
vo anno.
Nel dettaglio, AMD ha dichia-
rato di attendersi nel primo
quarter un fatturato in fles-
sione del 9% con un margine
attorno al 3 per cento. Ma
la casa di Sunnyvale, che è
ancora in piena fase di rior-
ganizzazione, ha però pro-
messo agli investitori che nel
secondo semestre ripartirà
uscendo dal rosso.
Una vera sfida da rispettare
perché il mercato non ama i
target mancati. “L’obiettivo è
ambizioso, ma se Read par-
la di tornare in utile, allora
ha già in mano le carte per
porterlo fare” ha concluso
l’esperto.
L
a flessione delle vendite
mondiali di personal computer
nel 2012 per effetto del boom
dei tablet ha pesato sui conti
del quarto trimestre di
,
ma anche sulle indicazioni del
management per l’andamen-
to del business nell’anno in
corso. Nel dettaglio, il periodo
ottobre-dicembre dello scorso
anno si è chiuso per il leader
mondiale dei semiconduttori
con un fatturato complessivo
di quasi 13,5 miliardi di dollari,
in calo del 3% su base annua,
ma anche inferiore alle stime
degli analisti che si aspetta-
vano un giro d’affari di 13,7
miliardi, e alle indicazioni del-
lo stesso management di In-
tel. Lo scorso ottobre, infatti, il
gruppo guidato da Paul Otellini
aveva indicato la cifra di 13,6
miliardi. Alla base della flessio-
ne dei ricavi di Intel, il calo del
6% delle entrate provenienti
dalla divisione pc, che rappre-
sentano circa il 63% del fattu-
rato totale, e del 14% di quelle
relative alla divisione Other In-
tel architecture, che costitui-
scono il 7% delle vendite com-
plessive. In controtendenza,
invece, il giro d’affari della divi-
sione Data Center Group, cre-
sciuto del 4% su base annua.
Decisamente peggiore l’anda-
mento della redditività. Il mar-
gine lordo è sceso del 12,7%
su base annua, scivolando al
58% d’incidenza sul fatturato
rispetto al 64,5% dello stesso
trimestre del 2011. Un livello
che difficilmente sarà recupe-
rato nel 2013 dato che per il
primo trimestre, i vertici di Intel
si aspettano un margine lordo
ancora intorno al 58% rispetto
al 64% dello stesso periodo
del 2012. Tuttavia, dal quar-
tier generale di Santa Clara
non sembrano particolarmente
preoccupati. Sono convinti che
il recente ingresso nel mercato
degli smartphone e dei tablet,
la crescita continua dei data
center e le collaborazioni con
i partner per reinventare il PC
dovrebbero consentire a Intel
di recuperare il terreno per-
duto entro il 2014. E a que-
sto scopo, il gruppo guidato
da Otellini ha annunciato per
l’intero 2013 ben 13 miliardi
di dollari d’investimenti, tre in
più rispetto a quanto preve-
devano gli analisti. Una mon-
tagna di risorse da destinare
alla realizzazione di nuovi in-
sediamenti produttivi e all’ac-
quisto di macchinari, buona
parte dei quali saranno dedi-
cati alla lavorazione dei wafer
da 450 millimetri. L’ottimismo
dei vertici di Intel non sem-
bra essere condiviso da Wall
Street che dubita delle capa-
cità del leader mondiale dei
chip di recuperare il terreno
perduto nei confronti di
e di
Arm
.
Perplessità
sono riflesse nei giudizi degli
analisti delle principali banche
d’investimento raccolti dalla
piattaforma Bloomberg. Su 52
analisti che coprono il titolo,
19 suggeriscono di comprar-
lo, 26 hanno raccomandazioni
neutrali e sette suggeriscono
di venderlo. Inoltre, negli ulti-
mi dodici mesi, il prezzo delle
azioni Intel ha perso circa il
15% a fronte di un rialzo di
circa il 10% del paniere delle
società del settore tecnologico
quotate sullo
.
H
i
-
tech
&
finanza
Intel
non convince
Wall Street
Crisi e ristrutturazione
pesano su AMD
La discesa della redditività
nell’ultimo trimestre del 2012
non sembra preoccupare
i vertici del colosso di Santa
Clara che con 13 miliardi
di investimenti previsti per
il 2013 punta a recuperare
il terreno perduto nei confronti
dei concorrenti nel business
dei chip per tablet e
smartphone. Una strategia
che lascia perplessi gli analisti
Nell’ultimo trimestre
perdita da 1,18
miliardi per il
gigante statunitense
che paga il prezzo
di una pesante
riorganizzazione. Ma
il numero uno Read
va avanti con i propri
piani di rilancio
e punta tutto sui
system on chip
E
lena
K
irienko
F
ederico
F
ilocca
Paul Otellini,
presidente e Ceo
di Intel
Rory Read,
presidente e Ceo
di AMD
1,2,3 5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,...32