Table of Contents Table of Contents
Previous Page  49 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 49 / 86 Next Page
Page Background

DIGITAL

ULTRA LOW POWER DESIGN

49

- ELETTRONICA OGGI 469 - APRILE 2018

i risultati dell’STMicroelectronics STM32L476RG mi-

gliorino dell’16% passando da compilatore ARMCC

allo IAR.

Entrambi i risultati delle MCU di Analog Devices sono

stati ottenuti utilizzando codice generato dal compila-

tore IAR, ma con versioni differenti. Gli ADuCM4050 e

ADuCM302x hanno utilizzato rispettivamente lo IAR

EWARM 7.60.1.11216 e 7.50.2.10505. Ancora una volta,

non è dato sapere quali variazioni siano state fatte all’in-

terno delle due versioni. Entrambi i punteggi sono stati

ottenuti con l’opzione “nessun limite nelle dimensioni”,

che corrisponde all’ottimizzazione in termini di velocità.

Convertire l’ULPMark in un valore di energia

L’ULPMark-CoreProfile utilizza una formula che consi-

dera il reciproco dei valori di energia (la media di 5×

l’energia media al secondo per 10 cicli).

L’energia complessiva è ottenuta come somma dell’e-

nergia consumata mentre il dispositivo esegue il test

(in modalità attiva) e di quella assorbita mentre si trova

in ibernazione.

Secondo quanto indicato sul data sheet di ADuCM3029,

facendo girare codice per la generazione di numeri

primi il valore tipico di corrente in modalità attiva è di

980 µA. Questo codice risiede nella memoria cache,

traendo vantaggio dai suoi bassi consumi. Per quanto

riguarda il codice dell’ULPMark-CoreProfile, essendo

sostanzialmente lineare, non vi sono grandi vantag-

gi nell’abilitare la cache memory, per cui l’assorbi-

mento reale è simile a quello mostrato sul data sheet

per il funzionamento con la cache disabitata, ovvero

1,28 mA. Per quanto riguarda la corrente di iberna-

zione, l’ULPMark-CoreProfile richiede l’abilitazione di

LFXTAL e RTC, per cui la corrente assorbita in sleep

mode è pari a 830 nA (secondo il data sheet). Come

si è detto in precedenza la durata del periodo attivo è

di 420 µs.

Facendo riferimento ai valori e ai tempi di esecuzione

pubblicati sul data sheet, l’energia consumata nella

fase attiva è di 1,61 µJ, mentre quella relativa al periodo

di sleep è di 2,49 µJ. Questi risultati corrispondono a

quelli misurati con il software EEMBC EnergyMonitor.

Uno dei limiti della prima generazione di ULPMark è

che le regole di esecuzione impongono la tensione

operativa di 3 V (regola decisa dal gruppo di lavoro

per stabilire un livello comune a tutti i dispositivi).

Le più moderne MCU hanno migliori livelli di efficien-

za energetica utilizzando tensioni inferiori (anche se

questa caratteristica può essere influenzata dalla tem-

peratura e dalla frequenza di lavoro).

Ad esempio, il risultato ULPMark relativo a

STM32L476RG si STMicroelectronics migliora del 19%

utilizzando un convertitore dc-dc per ridurre la tensio-

ne da 3 V a 1,8 V.

STM32L476RG di STMicroelectronics non è l’unico

dispositivo i cui risultati siano stati influenzati dall’u-

tilizzo di un convertitore dc-dc, sebbene in alcuni di-

spositivi il convertitore sia integrato, come nel caso

dell’ADuCM302x e dell’ADuCM4050 (di cui è visibile

lo schema a blocchi in figura 3), per i quali non si ren-

de necessario alcun IC esterno per migliorare le ca-

ratteristiche energetiche del dispositivo. In ogni caso,

l’utilizzo di un convertitore dc-dc aiuta a livellare il

confronto, permettendo al dispositivo di funzionare in

condizioni di efficienza energetica ottimale. Per esem-

pio, un dispositivo funzionante solo a 3 V non trarreb-

be vantaggi da un convertitore dc-dc, dato che si trova

già ad un livello ottimale (o forse sub-ottimale) di effi-

cienza. D’altra parte, un dispositivo in grado di operare

fino a 1,8 V ma che non si avvantaggia della presenza

del convertitore dc-dc, in pratica spreca oltre il 64%

dell’energia assorbita. Inoltre, per un progettista la cui

priorità è l’efficienza energetica, il costo aggiuntivo di

un convertitore dc-dc esterno può non essere rilevan-

te, se il sistema utilizza una batteria a 3 V. Utilizzando

un convertitore dc-dc, si deve prestare attenzione per

evitare di misurare l’efficienza energetica del conver-

titore stesso, al posto di quella della MCU. In ogni caso,

Fig. 4 – Predisposizione della scheda

per la misurazione del punteggio