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POWER

ULTRACAPACITOR

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- ELETTRONICA OGGI 468 - MARZO 2018

La topologia dell’oggetto si basa su una struttura “Buck

OR MOS Boost” combinata, applicata per la prima volta

in questo contesto. Essa prevede una gestione dell’ener-

gia completamente digitale e i relativi controllori, men-

tre i parametri sono configurabili via software. In questo

modo, il sistema a batteria ad alta impedenza mantiene

quindi performance tipiche di un sistema a bassa impe-

denza. Quindi è possibile conseguire i seguenti vantaggi:

vita utile della batteria più lunga;

limitazione della corrente regolabile ;

eccellenti caratteristiche in termini di potenza;

possibilità di stimare la vita utile e stato (SOH – State of

Health) della batteria.

Oltre agli ultracondensatori e alla batteria agli ioni di litio,

collegata a un’alimentazione primaria, il nucleo centrale

di questa innovativa topologia comprende l’innovativo

regolatore switching di potenza. Esso à completato da

una logica per la gestione direzionale della corrente

ad alta velocità, che interviene quando viene attivato il

flusso di energia dell’ultracondensatore. A ciò si deve

aggiungere un monitoraggio dei segnali analogici di cor-

rente e tensione della batteria agli ioni di litio e dell’ul-

tracondensatore, in modo tale da poterli condizionare

per ottenere un’efficienza energetica ottimale. Tramite il

microcontrollore vengono definiti i valori di default dei

segnali, quindi vengono generati i segnali PWM per i

MOSFET di potenza (prodotti da Infineon) e quindi per

l’alimentazione switching. Uno speciale commutatore

conduce la corrente direttamente dalla batteria a ioni di

litio al motore nei casi in cui non sono richieste correnti

di picco. Adeguatamente dimensionato, l’ultracondensa-

tore può essere caricato in qualsiasi momento dalla bat-

teria, nelle pause di funzionamento. Una rappresentazio-

ne schematica di questa topologia è riportata in figura 2.

Tecnologia di controllo

Gli appositi algoritmi di regolazione sono stati sviluppa-

ti dal Prof. Dr. Ing. Lutz Zacharias insieme all’Ing. Rin-

go Lehmann e all’Ing. Sven Slawinski, tutti e tre dell’u-

niversità Westsächsische Hochschule Zwickau WHZ).

Dopo un’analisi completa del sistema e una sintesi del

regolatore, accompagnate da studi preliminari di simu-

lazione, sono stati implementati i necessari algoritmi

discreti adatti a soddisfare i vincoli delll’hardware di

destinazione. Per la realizzazione del software di con-

trollo sono stati applicate le più recenti metodologie di

progettazione basata su modelli. La gestione dell’ener-

gia è stata modellata in VHDL-AMS. Con questo linguag-

gio di descrizione dei modelli standardizzato, i sistemi

di regolazione possono essere sia modellati e simulati a

basso livello sia trasferiti automaticamente nell’hardwa-

re di destinazione tramite Auto-Coding. Per assicurare

un funzionamento sicuro è necessario un circuito logico

supplementare operante a velocità molto elevata. Anche

microprocessori veloci e ad alte prestazioni possono

non essere in grado di soddisfare i requisiti in termini

di sicurezza e di prestazioni real-time indispensabili per

l’implementazione di una soluzione affidabile e fattibile.

Per questo motivo è stato deciso di fare investimenti sui

componenti hardware, per esempio sull’utilizzo di com-

paratori ultrarapidi. La sfida in fase di modellazione e si-

mulazione consisteva nel descrivere e mappare con le

reali caratteristiche del controllore, della batteria, dell’ul-

tracondensatore e dei livelli di potenza.

Una soluzione “intelligente” e conveniente

Un’ulteriore simulazione ha dimostrato che un bilancia-

mento degli ultracondensatori in questa applicazione

sarebbe stato utilizzato in rare situazioni, pertanto non

avrebbe senso. Ciò comporta una sensibile riduzione

della complessità del circuito, con tutti i vantaggi che

ciò comporta. Dopo la modellazione, il sistema è stato

interamente simulato e giustificato sulla base di calcoli

matematici, prima di essere acquisito e implementato.

Una volta realizzato, il dimostratore è stato sottoposto a

un’analisi termica (Fig. 3). Il risultato: anche senza dis-

sipatori di calore, la temperatura non ha mai superato

i 50 °C. Ciò dimostra che sia i parametri hardware sia i

parametri di regolazione erano definiti in modo ottimale,

minimizzando così le perdite di commutazione. Il funzio-

namento nel solo range di temperatura sicuro, senza al-

cuno stress termico, influisce inoltre positivamente sulla

vita utile del sistema. Ciò è stato possibile solo utilizzan-

do la topologia Buck OR MOS Boost sviluppata.

Il funzionamento affidabile dell’avvitatore a batteria, il

cui assetto sperimentale è riportato in figura 4 , ha dimo-

strato il funzionamento anche nella pratica del sistema di

accumulo dell’energia ibrido: una conferma che l’obietti-

vo del progetto di ricerca è stato raggiunto.

Fig. 4 – Assetto sperimentale

con il dimostratore