EDA/SW/T&M
SPECTRUM ANALYSIS
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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018
Localizzazione delle
possibili fonti di interferenza
nei sistemi mobili
Cyril Noger
Anritsu Europe
T
utte le applicazioni wireless sono potenzialmente
sensibili alle interferenze, da svariate fonti. Per iden-
tificare i potenziali interferenti in una particolare
banda di frequenze i proprietari della portante di frequen-
za o banda (generalmente gli operatori di telefonia mobile
cellulare) solitamente utilizzano un analizzatore di spettro
per visualizzare le ampiezze del segnale al variare del-
la frequenza. Questa rappresentazione grafica è il primo
passo da compiere per osservare il comportamento di fre-
quenze note e per evidenziare se un qualsiasi segnale non
desiderato possa occupare una parte delle bande di fre-
quenze, sia in maniera intermittente che continua. Questo
metodo potrebbe non risultare completamente efficace se,
per esempio, le interferenze provenissero da fonti di distur-
bi che potrebbe spostarsi nella banda di frequenza o non
essere presenti nel momento in cui si cerca di individuare
la sorgente dell’interferenza sul campo.
Un secondo passo potrebbe essere quello di osservare la
stessa banda di frequenze sul tracciato di uno spettrogram-
ma che rappresenta le varie ampiezze in un formato codifica-
to di colori nella banda di frequenze.
Lo spettrogramma in figura 1 mostra l’attività della portante
di frequenza in funzione del tempo e consente agli operato-
ri di evidenziare e riconoscere facilmente le interferenze in-
termittenti. Questa visualizzazione di semplice e immediata
comprensione è di aiuto nel mostrare come l’ampiezza varia
nel tempo (scala verticale). I fenomeni interferenti possono
apparire nella banda di frequenze come una portante modu-
lata o non modulata, pulsata o non pulsata, o come un incre-
mentato dell’ampiezza di banda del livello di rumore.
Possono essere presenti molti tipi di sorgenti di interferenze,
tra cui l’intermodulazione passiva (PIM – Passive Intermodu-
lation) che, generalmente, si verifica nei sistemi di trasmissio-
ne quando più di due portanti condividono la stessa infra-
struttura (jumper, feeder,
duplexer,
amplificatori,
antenne e così via). Il PIM
è caratterizzato da un
incremento del livello di
rumore in una data ban-
da di frequenze (Fig.2).
Le applicazioni wireless sono soggette a interferenze che
possono avere un impatto molto negativo sulle performance
della rete: per garantire la corretta funzionalità e assicurare
una qualità del servizio in linea con le aspettative del cliente
finale è necessario effettuare il monitoraggio dello spettro
per identificare e localizzare i segnali irregolari
Fig. 1 – Grafico di uno spet-
trogramma che mostra l’oc-
cupazione dei canali nelle
bande di downlink UMTS