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EDA/SW/T&M

SPECTRUM ANALYSIS

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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018

Nei casi in cui non vengano usate le tecniche POA o TDOA,

è ancora possibile effettuare un test focalizzato sul segnale

interferente utilizzando uno strumento di misura denomina-

to “Mobile Interference Hunter” che automatizza il processo

di ricerca dell’interferenza.

In uno scenario di questo tipo, la zona interessata alla ricer-

ca può essere anche molto estesa: per esempio, un settore

di celle in una rete cellulare dove gli indicatori delle perfor-

mance chiave possono aver evidenziato una riduzione di

queste ultime nel corso del tempo. Questo punto è neces-

sario fare esplorazioni attorno a quest’area per misurare la

frequenza dell’interferente se si vuole localizzarlo.

Il Mobile Interference Hunter di Anritsu è costituito da un

analizzatore di spettro palmare posizionato in un veicolo

e controllato da un computer remoto attraverso un colle-

gamento Ethernet, insieme a una antenna omnidirezionale

di tipo commerciale standard montata su un magnete che

integra anche una antenna GPS. Il software installato su un

tablet darà istruzioni all’autista sulla direzione da prende-

re in base alle informazioni misurate del probabile segna-

le interferente centrato sull’analizzatore di spettro. Mentre

il veicolo gira attorno all’area, l’algoritmo

software raccoglierà tutte le informazioni

sull’ampiezza del segnale e determinerà il

percorso da seguire per avvicinarsi il più

possibile alla sorgente dell’interferenza. Più

strada viene fatta percorrere al veicolo, più

accurata diventa la geolocalizzazione grazie

al software (Fig. 6).

Dato che tutte le attuali bande di frequen-

ze sono utilizzate in modo massiccio e lo

spettro diviene progressivamente sempre

più affollato, le applicazioni wireless sono soggette a in-

terferenze che possono avere un impatto molto negativo

sulle performance della rete. Per garantire la corretta fun-

zionalità e assicurare una qualità del servizio in linea con

le aspettative del cliente finale è necessario effettuare il

monitoraggio dello spettro per identificare e localizzare i

segnali irregolari. Come è stato dimostrato in questo ar-

ticolo, il monitoraggio dello spettro da remoto è una pra-

tica generalmente adottata quando un utente di sistema

riscontra interferenze da una fonte sconosciuta. Le regi-

strazioni possono essere correlate con resoconti su tempo

e posizione stimati dagli utenti per determinare la proba-

bile fonte e facilitare l’analisi dell’”impronta dello spettro”.

Il monitoraggio dello spettro è anche utile per garantire la

conformità con le normative vigenti.

Polizia, Vigili del Fuoco, controllori del traffico aereo, mili-

tari e servizi di emergenza devono avere tutti accesso alle

comunicazioni liberamente e in assenza di distorsioni. Og-

gigiorno, tutte queste tecniche di “caccia” alle interferenze

sono state impiegate sul campo al fine di assicurare una

qualità della comunicazione sempre migliore.

Fig. 5 – Il software Vision Locate determina la posizione dell’interferente su una mappa mediante (a) tecniche POA e (b) tecniche TDOA e mostra

l’intersezione di curve iperboliche

Fig. 6 – La “Mappa Termografica” mostra la

posizione stimata, la posizione istantanea del

veicolo, e le varie strade percorse con i relativi dati

registrati di ampiezza sullo schermo collegati a

ognuno dei punti dati sulla mappa