Table of Contents Table of Contents
Previous Page  51 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 51 / 86 Next Page
Page Background

EDA/SW/T&M

SPECTRUM ANALYSIS

basato sulle acquisizione dei dati sul campo: varie sonde

sono posizionate sul terreno attorno all’area in cui è nota

la presenza di disturbi, con ognuna delle sonde associata

a un’antenna direttiva che copre un angolo di circa 120°.

Queste sonde sono controllate da remoto e monitorate via

modem 4G o 3G o Ethernet utilizzando il software di con-

trollo per acquisire e immagazzinare grandi quantitativi di

dati nel tempo. Ogni dato misurato viene marcato temporal-

mente e salvato in un data base in un computer remoto e il

software quindi abbina tutti i dati provenienti da ogni son-

da e determina (sulla base di limiti definiti, noti come ma-

schere di frequenza) quando si verifica l’interferenza prima

di analizzarne l’ampiezza e di localizzarla su una mappa.

Tutti i dati misurati da ognuno dei sensori presenti sul cam-

po sono registrati nel medesimo data base su un server

o su un computer remoto. L’attività di monitoraggio viene

semplificata grazie alla disponibilità di software come Vi-

sion Monitor (Fig. 4), che ordina tutti i dati, aiutando a isola-

re gli eventi interferenti. Sulla base dei limiti definiti dall’u-

tilizzatore, il software è anche in grado di inviare avvisi di

allarme via email a un particolare utilizzatore.

Una volta evidenziata la frequenza dall’interferenza, sono

disponibili due tecniche per la localizzazione geografica

della sorgente di interferenza (Fig. 5):

Tecnica POA (Power Of Arrival) – Un algoritmo di geoloca-

lizzazione che utilizza registrazioni sincrone nel dominio

della frequenza per determinare e confrontare la potenza

istantanea relativa di un dato segnale in diverse posizio-

ni del ricevitore (Fig. 5). Il metodo di calcolo condurrà alla

potenziale posizione dell’elemento di interferenza sulla

mappa. Questa tecnica è facile da applicare e può essere

utilizzata ogni qual volta un segnale venga “visto”, sia che

si tratti di banda larga che stretta. Il suo uso è comunque

limitato all’interno del triangolo formato dalle sonde sul

campo e influenzato dagli ostacoli presenti

sul campo. Tecnica TDOA (Time Difference

Of Arrival) – Un algoritmo che usa registra-

zioni sincrone nel dominio del tempo per

determinare il tempo relativo di arrivo di un

segnale alle differenti locazioni delle sonde.

Si tratta di una tecnica ottimale per la geo-

localizzazione su aree molto vaste. Tutte le

sonde sono sincronizzate dal punto di vista

temporale, con un tempo di riferimento di 8

ns. Diversamente dalla misura di distanze

assolute o angoli, la misura della differenza

di distanza tra diverse sonde darà come ri-

sultato un infinito numero di posizioni che

soddisfano quella misura. Una volta tracciate tutte queste

possibili posizioni danno origine a una curva iperbolica.

Utilizzando tre o più sonde sul campo, il risultato di que-

sta tecnica sarà una geolocalizzazione della fonte limitata a

un’area chiusa o a un punto. La tecnica TDOA è utile soltanto

quando si stanno trattando segnali modulati (in banda larga

o stretta). Questa tecnica è solo minimamente influenzata

dagli ostacoli; funziona fuori dal triangolo delle sonde, ed è

molto più precisa del POA, con una risoluzione di 20m.

Fig. 4 – Vision Monitor mostra la posizione sul

campo di 3 sonde e il momento esatto in cui l’inter-

ferenza supera un limite di ampiezza stabilito