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COMPONENTS

CONNECTORS

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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018

Into the Box

La transizione “da micro a nano” dei cablaggi può risol-

vere molte problematiche agli ingressi degli strumen-

ti. In effetti, i connettori e i cavi che collegano i servi-

zi esterni sui pannelli frontali degli strumenti devono

soddisfare requisiti piuttosto impegnativi. Le sonde e i

dispositivi connessi ai cablaggi sono spesso personaliz-

zati per adattarsi ad applicazioni sempre nuove che tal-

volta implicano anche tecnologie attive a livello dei chip

che si trovano alle terminazioni dei cavi. Generalmente,

i cavi devono essere robusti, flessibili e schermati men-

tre i connettori devono essere in grado di sopravvivere

ai colpi e alle sollecitazioni che subiscono al momento

dell’aggancio senza evidenziare problemi di connettività.

Inoltre, entrambi devono potersi adattare all’ampia varie-

tà di cablaggi oggi esistenti e mantenere integre tutte le

loro funzionalità. Spesso la qualità di un buon sistema di

cavi viene testata proprio all’interfaccia cavo/connetto-

re. Questo punto d’interfaccia è fondamentale per ottene-

re la massima tenuta meccanica e la miglior protezione

EMI per l’intero sistema. La qualità della progettazione

del connettore incide sulle sue prestazioni e soprattutto

nel garantire il miglior segnale possibile

all’ingresso degli strumenti. Le aziende

esperte come Lemo Corp., garantiscono

un’ampia varietà di condizioni di servi-

zio in condizioni di affidabilità e presta-

zioni crescenti. Gli ingegneri Lemo esa-

minano tutte le richieste sui prodotti per

poter soddisfare le diverse esigenze ap-

plicative e fornire connettori adatti alle

condizioni di servizio degli strumenti, fra cui ad esempio

i connettori montati sui pannelli frontali degli strumen-

ti che vengono dedicati all’instradamento dei segnali

dall’esterno verso i moduli interni.

Inside the Box

All’interno degli strumenti cambia tutto. Le condizioni

di temperatura, l’utilizzo da parte degli operatori e tut-

te le sollecitazioni meccaniche come urti e vibrazioni

sono problematiche che devono essere adeguatamen-

te affrontate. Qui però le difficoltà cambiano rispetto al

pannello frontale degli strumenti perché all’interno il

rumore elettrico è più concentrato mentre aumenta la

densità dei chip e di conseguenza crescono gli effetti

che velocità dei segnali, interferenze e accoppiamen-

ti EMI possono avere sulla qualità dell’elaborazione.

Inoltre, a questo livello si aggiungono le problematiche

legate all’instradamento dei segnali su percorsi multi-

pli in più direzioni e con diverse lunghezze e, a tal pro-

posito, ricordiamo che quanto più brevi sono i tragitti e

tanto minore è l’impedenza legata ai cablaggi.

All’aumentare delle funzionalità negli strumenti gli

utilizzatori tendono a considerarli più scomodi. Mi-

gliorando la tecnologia dei chip, tuttavia, i livelli di

tensione e corrente diminuiscono e ciò consente l’uso

di connettori micro e nano con cablaggi più piccoli e

versatili fra i sistemi. I nuovi nano-connettori superano

tutti i più severi test di qualità e affidabilità e possono

soddisfare tutti i requisiti richiesti negli strumenti. Il

vantaggio è il maggior spazio che si ottiene dentro il

contenitore degli strumenti. La maggior parte dei na-

no-connettori è in formato a montaggio superficiale a

elevata densità di contatti che si adatta alle più piccole

schede circuitali utilizzate dentro gli strumenti. Inoltre,

sono sempre disponibili on-line i modelli solidi con cui

si può iniziare a progettare le interfacce custom insie-

me ai progettisti Omnetics.

Problematiche progettuali

La miniaturizzazione elettronica ci spinge verso nuove

metodologie che migliorano le nostre conoscenze pro-

gettuali e la nostra base di esperienza. I cablaggi forte-

mente inclinati rispetto al pannello di montaggio e do-

tati di elevata protezione rispetto

alle interferenze EMI rappresen-

tano una sfida progettuale che

va oltre le attuali metodologie

standard. La preparazione e il

montaggio di questi cablaggi

pongono dei limiti da superare

nella conoscenza dei materiali

specialmente quando si tratta di

cavi e connettori con forti curvature e numerosi con-

tatti. Per soddisfare questi requisiti occorrono nuovi

livelli ingegneristici sull’assemblaggio dei materiali.

La transizione dei cavi da micro a nano

I progettisti di sistemi possono trarre dei vantaggi dal-

la conoscenza avanzata dei requisiti di progettazione e

dalla base di esperienza progettuale sviluppate da due

aziende che si sono focalizzate nelle problematiche re-

lative alla transizione dalle interconnessioni da micro a

nano. Lemo Corp. è una delle società leader nei sistemi

di cavi e connettori mentre Omnetics Connector Corp.

ha una grande esperienza nel supportare la transizione

Micro-to-Nano delle dimensioni dei cablaggi e nell’inge-

gnerizzarne l’installazione a livello di sistema. Sia Lemo

sia Omnetics offrono numerosi prodotti standardizzati

già pronti per la maggior parte di queste nuove applica-

zioni. Essendo, tuttavia, in corso una continua evoluzione

dei sistemi verso dimensioni sempre più piccole entram-

be le società dispongono di team di esperti nell’intercon-

nessione pronti ad affrontare qualsiasi problematica.

Fig. 1 – La transizione “da micro a nano” dei

cablaggi può risolvere molte problematiche

agli ingressi degli strumenti