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COMPONENTS

IMAGE SENSORS

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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018

C

hronocam

è stata fondata nel 2014 a Parigi da

Ryad Benosman e Christoph Posch attirando i

finanziamenti di Robert Bosch Venture Capital e

CEA Investissement sull’innovativa tecnologia di visio-

ne, sviluppata grazie alle loro ricerche sull’elaborazione

neuromorfica. È dopo aver approfondito il meccanismo

neuronale alla base della vista umana, infatti, che sono

riusciti a realizzare i sensori d’immagine Chronocam

con un motore di elaborazione che imita il funziona-

mento dell’occhio e perciò riesce a rilevare più rapi-

damente persone e ostacoli in movimento rispetto agli

attuali sensori d’immagine per la visione artificiale, pur

potendo essere ingegnerizzato a basso consumo e con

costi indubbiamente competitivi. Renault se ne è già in-

teressata stringendo una partnership con Chronocam

finalizzata allo sviluppo dei sensori di visione per gli

autoveicoli a guida autonoma di prossima generazione.

L’intelligenza nei pixel

Con gli attuali sensori d’immagine la visione artificia-

le si implementa con l’acquisizione di un gran numero

di immagini che poi un algoritmo sovrappone per in-

dividuare le zone dove appaiono oggetti in movimento.

Quanto maggiore è il numero delle immagini acquisite

in ogni ciclo e tanto migliore sarà la rappresentazione

delle componenti dinamiche della scena catturata ov-

vero di ciò che si muove in quel campo visivo. In questo

modo, tuttavia, si acquisiscono continuamente anche le

parti statiche della scena dove le immagini non cam-

biano e ciò appesantisce parecchio il processo di visio-

ne rallentando l’elaborazione e, alla fine, aumentando

Visione neuromorfica per

autoveicoli a guida autonoma

e per occhiali bionici

Lucio Pellizzari

Una start-up francese ha realizzato un chip

neuromorfico di visione con un’eccezionale

efficienza nella cattura dei movimenti, ottimo non

solo per i sistemi di visione automotive o a bordo

dei droni o dei robot, ma anche per realizzare

occhiali bionici

Fig. 1 – Una camera neuromorfica cattura un flusso continuo nel tempo

di cambiamenti di luminosità a livello dei pixel evidenziando in tal

modo solo le parti delle immagini dove ci sono oggetti in movimento

Fig. 2 – La velocità di acquisizione viene aumentata nei pixel che registrano i movimenti e diminuita dove l’immagine è statica