COVERSTORY
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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018
I requisiti necessari per un AC/DC destinato ad
applicazioni IoT alimentato dalla rete sono molteplici:
bassa potenza, dimensioni compatte, capacità di
gestire ampie variazioni della corrente di carico,
consumo elettrico molto basso in assenza di carico,
certificazione su scala mondiale per uso in ambiente
domestico, commerciale e industriale
e, ovviamente, costo minimo
Steve Roberts
Technical Director
RECOM Power
AC/DC A BASSA POTENZA
T
utti hanno sentito parlare del successo
dell’Internet of Things (IoT): una pro-
messa di cambiamento del modello con
cui tutti noi interagiamo con gli altri e con il
nostro ambiente. Le necessità di comunicazio-
ne di Industria 4.0, smart home, smart office
e smart city richiederà una drastica riduzione
del costo della larghezza di banda, che in que-
sto momento sta diminuendo del 25% all’an-
no, e una crescita massiccia nella capacità di
trattamento dati (che si sviluppa a una velocità
tale che l’intelligenza della macchina supe-
rerà tra non molto l’intelligenza umana). Una
costante in tutti questi rapidi cambiamenti è la
necessità di un numero sempre maggiore di
sensori (l’aumento attuale è del 33% su base
annua). La macchina più avanzata, il nodo più
interconnesso, la casa più smart non sono nul-
la senza le informazioni provenienti dai sensori
in tempo reale, poiché l’IoT riguarda il mondo
reale e non una sua simulazione; come dice il
robot senziente nel film del 1986 Corto circui-
to: “Ho bisogno di input!”
“Input” non vuol dire solo dati. Tutti questi sen-
sori sempre attivi 24 ore su 24 consumeranno
potenza. La fonte d’energia migliore è stretta-
mente correlata alla particolare applicazione
IoT può essere un’alimentazione a batteria, a
recupero di energia, da bus DC o dalla rete –
ma, nel momento in cui il numero di sensori
presenti in una postazione aumenta in modo
esponenziale – non è possibile ignorare il
fabbisogno energetico. Anche se una batte-
ria dura un anno o più, sostituire centinaia di
batterie all’anno diventa un compito partico-
larmente oneroso. L’energy harvesting sembra
un’alternativa promettente, ma la tecnologia è
ancora agli albori. Quindi la domanda da porsi
è la seguente: IoT può attendere che sia dispo-
nibile una soluzione di energy harvesting pra-
tica, affidabile e soprattutto a basso costo? Le
alimentazioni elettriche da 24 VDC con attacco