Chip: come andrà il 2018
EDITORIAL
Il più recente Iss (Industry Strategy Symposium) che si è tenuto in California, il 41mo
della storia, è stata una buona occasione per discutere di geopolitica, macroecono-
mia, tecnologie e nuove applicazioni. Temi ricorrenti sono stati le applicazioni più
“hot” quali veicoli autonomi, salute digitale, elaborazione quantica e mining (ovvero
il metodo utilizzato dalle cripto valute per emettere moneta). Tutte applicazioni che,
come hanno sottolineato molti degli executive presenti, richiedono collaborazioni su
scala sempre più ampia per restare competitivi in questa “Era dei Dati”. Uno scenario
che presente molteplici sfide, ma anche buone opportunità.
Il dato positivo è che l’economia digitale che ne consegue sarà sempre più “affamata”
di chip. Lo scorso anno, la crescente richiesta di semiconduttori abbinata al prezzo
sostenuto delle memorie ha creato un mix che ha permesso all’industria del silicio
di superare quota 400 miliardi di dollari. Per il 2018 le previsione sono ottimistiche,
anche se la crescita sarà a una sola cifra. Le previsioni delle principali società di
ricerca (IC Insights, Vlsi Research, Gartner, Ihs Markit, Semico Research e Wsts sono
abbastanza allineate con aumenti compresi stimati tra il 7 e l’8%: uniche voci fuori dal
coro sono Future Horizons (+16%) e Cowan Lra (+5,9%). Da una media tra le varie
previsioni si ottiene un dato comunque abbastanza buono: + 8,3%.
Per il 2018 è previsto un record per l’industria dei semiconduttori: il numero di unità
spedite (circuiti integrati e O-S-D ovvero opto, sensori e discreti) secondo IC Insights
crescerà del 9% quest’anno, superano per la prima volta il traguardo del biliardo di
unità, più precisamente 1.075 miliardi. Tenuto conto che nel 1978 il numero di unità
spedite era di 32,6 miliardi, nel corso di 40 anni la crescita annuale è stata del 9,1%
che si può considerare un risultato di tutto rispetto. Solo in due anni, 2008 e 2009, si
è assistito a un calo consecutivo delle unità spedite, complice la recessione, mentre
il declino più vistoso, -19%, si è avuto nel 2001, a seguito della bolla delle “dot com”.
Per il rialzo più cospicuo bisogna andare molto in là nel tempo, nel 1984, che ha fatto
registrare un +34%.
Filippo Fossati
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- ELETTRONICA OGGI 467 - GENNAIO/FEBBRAIO 2018
Lo scorso 6 gennaio è improvvisamente scomparso
Giuseppe Nardella
, fondatore e Presidente di
Tecniche Nuove, casa editrice di molteplici riviste specializzate, talora concorrenti delle nostre pubblicazioni.
Nardella, che ha lanciato la sua prima rivista più di 50 anni fa, è stato uno dei precursori dell’editoria
tecnico-specializzata nel nostro Paese ed ha rappresentato per tutti noi il prototipo dell’editore concreto e
coraggioso, ma anche dell’imprenditore curioso e aperto ad ogni tipo di innovazione.
Ed è così che ci piace ricordarlo.
L’Editore