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WEARABLE
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- ELETTRONICA OGGI 463 - GIUGNO/LUGLIO 2017
ranno più difficoltà nell’au-
mentare la propria quota di
mercato, trovandosi in con-
correnza diretta con marchi
più blasonati. Al contrario,
essi dovrebbero accettare
margini più bassi e fornire
un’alternativa a un prezzo
significativamente inferio-
re rispetto a quello delle
marche più note, sempre
garantendo un buon livello
di qualità per i consumato-
ri sensibili al prezzo. Come
accade per ogni nuova tec-
nologia, i prezzi raramente
rimangono elevati a lungo,
in particolare nei settori in
cui la concorrenza è così alta come nel caso delle
tecnologie indossabili. Dal punto di vista progettuale
e produttivo, i costi diminuiscono, in quanto distribu-
tori globali come Farnell element14 offrono servizi di
progettazione e ampie line card per supportare i pro-
gettisti e seguirli nell’intero ciclo di sviluppo, dall’ot-
timizzazione del progetto fino alla produzione. Come
suggerito dallo studio Gartner, alcuni consumatori
sono ancora lontani dal sentire il bisogno di investire
in un prodotto indossabile. Per offrire una proposta
convincente, i dispositivi indossabili devono essere
usati per scopi diversi da quelli che generalmente
sono abbinati agli smartphone. I produttori di indos-
sabili devono coinvolgere gli utenti con
incentivi e ludicizzazione. Il maggior
ostacolo che i fornitori di apparecchia-
ture come quelli utilizzati per la veri-
fica della forma fisica (fitness tracker)
e smartwatch devono superare è la
percezione dei consumatori, secondo i
quali i dispositivi non offrono finora un
rapporto abbastanza interessante tra
prezzo e funzionalità. In effetti, quello
dei fitness tracker è stato un segmento
del mercato degli indossabili che ave-
va avuto un andamento relativamente
positivo. Negli ultimi tempi, tuttavia, è
apparsa una serie di articoli su vari media, relativi
agli alti tassi di abbandono proprio di questi disposi-
tivi, tra cui FitBit, JawboneUP e FuelBand di Nike. Que-
sti marchi hanno risposto con l’introduzione di nuovi
prodotti e, in alcuni casi, con fusioni e acquisizioni
tattiche finalizzate a uno spostamento del target. In
genere, questi marchi si
stanno orientando verso
il settore della salute, una
mossa potenzialmente
valida in quanto i consu-
matori percepiscono la
loro salute come impor-
tante: un dispositivo per
il monitoraggio della sa-
lute e della forma fisica è
senza dubbio considera-
to come uno strumento
più utile dalla maggior
parte degli utilizzatori.
Sembrerebbe, dunque,
che offrire caratteristi-
che uniche sia la solu-
zione per differenziare e
superare la percezione comune dei consumatori nei
riguardi degli indossabili: prodotti il cui valore non è
adeguato al prezzo. Secondo
Connected Intelligence
(gruppo NPD), la focalizzazione su caratteristiche di
nicchia “preziose” e uniche, come la salute o la cura
personale e la sicurezza, potrebbe essere la strada
da seguire per i progettisti di tecnologia indossabile.
Interoperabilità, al di là degli standard
Un dispositivo indossabile è considerato poco utile
se non è in grado di connettersi per eseguire l’analisi
dei dati raccolti. Nel panorama tipico dell’IoT, è facile
capire come i progettisti possano sentirsi bloccati a
livello decisionale quando si tratta di
scegliere il protocollo o il sistema ope-
rativo da utilizzare, visto il gran nume-
ro di opzioni a disposizione. Per quan-
to riguarda in particolare le tecnologie
indossabili, la maggior parte dei pro-
gettisti opta per la connessione con un
telefono cellulare, in genere utilizzan-
do ANT, un protocollo proprietario ma
open source per tecnologia wireless a
corto raggio e bassi consumi per reti
di sensori che utilizzano la banda ISM
a 2,4 GHz. ANT è l’ideale per le tecno-
logie indossabili in quanto può essere
configurato per rimanere per lunghi periodi in moda-
lità a basso consumo o sleep e riaccendersi breve-
mente per comunicare i dati. Con i protocolli ANT e si-
mili, in grado di offrire le funzionalità chiave richieste
dai dispositivi indossabili, non dovrebbero più sus-
sistere problemi. Ma la situazione è in realtà diversa.
Fig. 1 – Molti progettisti optano per un collegamento
con uno smartphone mediante il protocollo ANT
“Il tasso di
abbandono [degli
indossabili] è
piuttosto elevato
rispetto al tasso di
utilizzo”
Angela McIntyre,
direttore di ricerca Gartner