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TECH-FOCUS

WEARABLE ELECTRONICS

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- ELETTRONICA OGGI 462 - MAGGIO 2017

Paolo De Vittor

La“wearable electronics”sta per entrare progressivamente

nella nostra vita quotidiana, a volte senza farsi accorgere.

La tecnologia è pronta. E noi?

DISPOSITIVI ELETTRONICI

“INDOSSABILI”

ello scorso autunno, al Lingotto

di Torino, si è tenuta la fiera WTT,

Wearable Tech Torino; e non è la prima volta.

Si tratta della prima e unica fiera in Europa

dedicata alle “tecnologie indossabili”, ideata,

gestita e organizzata da studenti che fanno

parte dell’associazione JEToP, ovvero Junior

Entreprise Torino Politecnico.

Il concetto di “elettronica indossabile” non è

nuovo, e infatti è da alcuni anni che se ne parla

(è “esploso” a partire dal 2011) a proposito di

dispositivi quali ad esempio gli smart-glasses,

i dispositivi per il monitoraggio biomedico, i

fitness-tracker, gli smart-watch e così via, ma

oggi, con la progressiva miniaturizzazione dei

sensori e l’evoluzione delle tecnologie e dei

dispositivi di interconnessione si stanno pro-

gettando apparati “wearable” sino a ieri impen-

sabili. Si prevede infatti – dati della società

di analisi IHS – che si passerà dagli attuali

90 milioni di sensori venduti per i dispositivi

indossabili al raddoppio nel prossimo anno,

per arrivare ad oltre 450 milioni nel 2019.

Una tendenza ineludibile

Sebbene oggi siamo letteralmente circondati

di elettronica, gli articoli che possono rien-

trare nel novero di quelli “indossabili” sono

in realtà quelli che vengono portati a stretto

contatto con il nostro corpo, vale a dire ad

esempio smart-watch, i wrist-band o smart-

band (ovvero i braccialetti intelligenti per il fit-

ness-tracking o disponibili anche in versione

da braccio come i cardiofrequenzimetri), gli

auricolari Bluetooth, i computer e data-logger

da polso, i caschi smart (con display, sensori

e visori), i sensori per il monitoraggio di tipo

biomedico e così via.

Decisamente più specialistici, ma che rien-

trano ancora più a diritto nella categoria dei

“wearable”, sono i dispositivi impiantabili per

impieghi specifici: pacemaker, sottocutanei,

intraoculari e acustici.

Un discorso a parte meritano poi gli indossa-

bili in senso letterale, ovvero l’elettronica inte-

grata nei capi di abbigliamento. Oggi, infatti,

vi sono produttori che stanno sperimentando

gins, polo, t-shirt, giacche e giubbotti che

recano all’interno del tessuto e della struttura

(pieghe, cuciture) circuiti e sensori elettronici

di vario tipo. Per i dettagli su questa tendenza

si veda l’apposito box.

Smartwatch, smart-band e bio-ring

Gli smartwatch sono partiti con ampio battage

alcuni anni orsono ma sembra stiano rallen-

tando, forse sotto la spinta di dispositivi più

completi quali i braccialetti multiuso, più fles-

sibili e soprattutto in grado di soddisfare una

più ampia gamma di esigenze.

I vari modelli di smartwatch sono in grado

di connettersi con il proprio smartphone per

visualizzare l’ora, le chiamate e le notifiche.

Vi sono altresì modelli che possono fare tutto

ciò autonomamente, anche se si dimentica lo

smartphone, come è il caso ad esempio degli

Android Wear (Fig. 1).

Gli stessi

Android Wear

possono integrare la

funzione Google Fit per monitorare l’attività

fisica e nel contempo ascoltare la musica pre-

ferita. Al pari degli smartphone, gli Android

Wear posso inoltre fornire indicazioni sul

N