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DIGITAL

SYSTEM ON CHIP

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- ELETTRONICA OGGI 461 - APRILE 2017

D

i SoC si parla da molti anni, ma

solo recentemente gli sviluppi

delle tecnologie microelettro-

niche hanno portato alla ribalta questi

componenti (o sistemi) nel ruolo di pri-

mi attori, in grado di sostituirsi ai mi-

croprocessori.

Un breve cenno storico

Di System-on-Chip si cominciò a parlare alla fine del secolo

scorso. Quando, nel 1999, Intel decise di progettare un mi-

croprocessore per i sistemi a basso costo, puntò su un’idea

nuova, affiancando al processore (che era basato sull’ar-

chitettura P6, quella del Pentium III), il controllore della me-

moria RAM e il controllore grafico. Il team di progettisti che

nel centro R&D di Haifa (Israele) lavorava sul nuovo compo-

nente, denominato Timna, era ormai in vista del lancio sul

mercato quando da Santa Clara giunse lo stop al progetto,

dovuto a un ripensamento di natura strategica. In ogni caso

questo lavoro pionieristico generò qualche valido frutto se,

dopo meno di un decennio, la stessa Intel poté presentare

sul mercato un nuovo SoC, il Tolapai (2007), indirizzato al

settore embedded, per poi annunciare all’IDF (Intel Deve-

loper Forum) 2008 di essere impegnata su quindici proget-

ti SoC per diverse aree di mercato. Fra questi componenti

rientravano Canmore (elettronica di consumo) e Atom Lin-

croft (per i sistemi ultraportatili UMPC), che sarebbero sta-

ti la base delle successive piattaforme Intel Moorestown e

Pineview.

Fotografia di un SoC

Il SoC nasce da un’idea, tutto sommato, abbastanza ovvia:

integrare in un solo chip tutte le funzioni di un sistema. Ma

è stato necessario attendere gli sviluppi delle tecnologie

submicrometriche per poter passare dal sogno alla realtà.

Il sopra citato Timna (sebbene rimasto allo stadio di sogno,

ma non certo per motivi tecnologici) utilizzava un processo

a 0,18 µm, era dotato di un bus a 133 MHz e integrava una

cache L2 di 128 kB.

Presente e futuro dei SoC

Andrea Cattania

La travolgente crescita dei sistemi mobili sta provocando

una vera e propria rivoluzione nella microelettronica, il cui

protagonista è il System-on-Chip

Come è ovvio, l’integrazione in un solo

chip di un processore centrale, del

controllore grafico, dei blocchi di me-

moria e delle interfacce in ingresso/

uscita (USB, Ethernet, wireless, Firewi-

re…) si traduce in una riduzione molto

spinta delle dimensioni e del consu-

mo energetico del sistema finale. Questa caratteristica de-

termina la graduale migrazione dei sistemi di elaborazione

e di comunicazione dai processori tradizionali ai SoC.

Con ogni probabilità, i processori general purpose non

sono destinati a scomparire, ma saranno confinati a par-

ticolari settori, come quello dei supercomputer. Da parte

loro, i SoC faranno la parte del leone nel mercato dei di-

spositivi portatili, dagli smartphone ai tablet, e di quelli in-

dossabili.

Lo scenario attuale

Oggi all’interno di ogni smartphone e di ogni tablet c’è un

SoC. Anche se Intel rimane il maggior produttore di chip

al mondo, il settore dei sistemi mobili è dominato da altre

società, come Qualcomm e Samsung, che utilizzano l’archi-

tettura ARM, sviluppata soprattutto in vista della riduzione

dei consumi energetici.

Qualcomm

è nota soprattutto per la suite di SoC Snapdra-

gon. Ogni membro di questa famiglia comprende più core

di CPU ARM, una GPU (unità di elaborazione grafica), un

modem wireless e tutte le risorse hardware e software ne-

cessarie per supportare i più diffusi prodotti mobili. I di-

spositivi a semiconduttori Snapdragon, a loro volta, sono

integrati nei chip che vengono utilizzati in numerosi siste-

mi, dai prodotti mobili Google Android ai dispositivi Win-

dows Phone.

Ma lo Snapdragon è un protagonista di questo mercato fin

dal novembre 2007, quando fu presentato il primo membro

della serie, il QSD8250, cui fece seguito quattro anni dopo

una seconda generazione di SoC Snapdragon con archi-

tettura Krait, in cui ogni core di processore può operare

alla velocità richiesta dalle specifiche esigenze di funzio-