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IV

Power

POWER 12 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

I progettisti coinvolti nello sviluppo di sistemi di elabora-

zione avanzati non possono più concedersi il lusso di con-

siderare l’alimentatore come la classica “scatola nera” da

integrare alla fine del progetto. Dedicare la dovuta atten-

zione al progetto della sezione di potenza nelle fasi ini-

ziali è essenziale per due motivi: la crescente complessità

delle schede per server, che richiedono livelli di potenza

ed efficienza sempre maggiore e la necessità di realizza-

re soluzioni in grado di supportare diverse generazioni di

prodotti. D’altro canto, i progettisti devono poter disporre

di soluzioni di potenza flessibili in grado di adeguarsi a

eventuali variazioni del progetto del sistema e adottare un

approccio basato su piattaforme per il design della sezione

di potenza, al fine di semplificare i futuri sviluppi. La possi-

bilità di configurare, controllare e monitorare le funziona-

lità di erogazione della potenza è una caratteristica distin-

tiva dei moduli di potenza configurabili per via digitale.

Il ruolo dell’alimentazione

Le schede di elaborazione ad alte prestazioni come quelle

presenti nei server utilizzati nei data center pongono pro-

blematiche sempre più complesse in termini di routing

(istradamento) e posizionamento, nel momento in cui i

progettisti cercano di ottimizzare sia le risorse di elabo-

razione dati e di memorizzazione sia l’occupa-

zione di spazio, in modo da consentirne l’inte-

grazione in rack di dimensioni standard. Una

scheda PCB, popolata da processori avanzati,

oltre che da circuiti ASIC e FPGA con un gran

numero di I/O e che richiedono più domini

di potenza, può prevedere più di 20 strati per

ospitare le piste per i segnali ad alta velocità cri-

tici dal punto di vista delle temporizzazioni e la

distribuzione della potenza. Possono essere ne-

cessari fino a 40 o 50 power rail (in pratica i ter-

minali che forniscono l’alimentazione), che ri-

chiedono un gran numero di convertitori PoL

(Point-of-Load) alimentati da convertitori IBC

(Intermediate Bus Converter): questi ultimi ri-

chiedono la presenza di un alimentatore AC/

DC front-end (lo schema è riportato in Fig. 1).

Steve Pimpis

AMP Group

Progetto dell’alimentatore:

un fattore sempre più critico

Il progetto degli alimentatori ha un impatto sempre più rilevante sulle apparecchiature

di elaborazione ad alte prestazioni e pertanto dovrebbe essere preso

in considerazione nelle fasi iniziali dello sviluppo. I moduli di potenza configurabili

in modo digitale garantiscono la flessibilità necessaria per supportare le variazioni

del progetto di un sistema e realizzare una piattaforma di potenza, da utilizzare

per varie generazioni di prodotto

Fig. 1 – Il gran numero di terminali di alimentazione sulla sche-

da ha portato all’adozione dell’architettura IBA (Intermediate

Bus Architecture) che richiede la presenza di numerosi con-

vertitori PoL