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- ELETTRONICA OGGI 458 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2016
DIGITAL
FRAME BUFFER
la visualizzazione di scene ad elevato range dinamico
(la profondità dell’HDR è 64 bit invece di 24). Molte di
queste GPU di fascia alta supportano più display ad
alta definizione, il che implica la presenza di un buffer
interno dedicato per ciascuno di questi display.
Tutte le caratteristiche appena sopra delineate non
sono richieste nella maggior parte dei dispositivi in-
dossabili e portatili a causa delle ridotte dimensioni
dei loro display. L’approccio ideale sarebbe quello
di utilizzare le risorse della memoria integrata della
MCU come frame buffer. Ciò garantisce il più eleva-
to throughput a fronte della massima semplicità di
implementazione. Molte CPU non dispongono di una
memoria di dimensioni sufficiente per supportare i di-
splay di ultima generazione dei dispositivi indossabili.
Senza dimenticare che la crescente complessità dei
programmi richiede che uno spazio sempre maggiore
della memoria integrata sia utilizzata come cache di
primo livello (L1) della MCU.
La maggior parte dei dispositivi indossabili dell’at-
tuale generazione è dotata di display con risoluzione
QVGA (Quarter Video Graphic Array). Per display di
questo tipo le specifiche più comuni sono: 24 bit, riso-
luzione 480 x 360 e velocità di 30 fps. Ciò si traduce
in una densità di pixel (PPI – Pixel Per Inch) pari a 300
per i display dei dispositivi indossabili. I requisiti per
questo tipo di display prevedono una memoria di 4 Mb
con un throughput pari a 120 Mbps. I futuri dispositi-
vi saranno dotati di display con risoluzione molto più
elevata, con densità di pixel di 400 ppi, come molti te-
lefoni cellulari delle ultime generazioni. L’amento della
densità di pixel a parità di dimensioni del display im-
plica un corrispondente incremento delle dimensioni
del frame buffer.
Come già spiegato in precedenza, esistono due mo-
dalità per implementare un frame buffer di queste
dimensioni: un buffer da 4 Mb con un throughput di
120 Mbps o un buffer di 16 Mb con un throughput di
30 Mbps. Tra le due alternative, quella che prevede
un buffer di dimensioni inferiori può vantare molte-
plici benefici: ingombro più ridotto (nel caso
di implementazioni sotto forma di die o Csp),
minor consumo di potenza, costo inferiore e
disponibilità di un maggior numero di opzioni
(a un aumento della densità corrisponde una
diminuzione del numero di costruttori e di
versioni). Nel caso dei dispositivi indossabili,
ingombri, consumi e costo sono i criteri che
determinano la scelta dei componenti di un di-
spositivo.
DRAM vs SRAM
Per le operazioni di frame buffering il tipo di
memoria più usato è la DRAM (Dynamic RAM),
nonostante il fatto che la memoria ad alte pre-
stazioni disponibile su più larga scala attualmente è la
SRAM (Static RAM). Rispetto alle RAM statiche, quelle
dinamiche sono caratterizzate da consumi più elevati
e throughput inferiore. Anche se contraddistinte da
migliori prestazioni, quindi ideali per i dispositivi por-
tatili delle più recenti generazioni, le RAM statiche non
sono usate in un gran numero di prodotti con batteria
di backup. Ciò è dovuta al fatto che l’offerta per questo
tipo di memorie è abbastanza limitata: le SRAM stati-
che sono infatti disponibili in modelli a bassa densità,
fino a 128 MB. La struttura di una cella di memoria di
una RAM statica, che prevede 6 transistor, è più com-
plessa rispetto a quella di una RAM dinamica, formata
da 1 transistor e 1 condensatore. Questo è il motivo
per cui l’implementazione di RAM statiche con densità
più elevate risulta difficile. Nonostante tale limitazione
abbia precluso l’utilizzo di RAM statiche nei dispositi-
vi consumer “legacy” (personal computer, apparecchi
televisivi e telefoni cellulari), esse possono trovare
spazio nei dispositivi indossabili, in considerazione
del fatto che l’operazione di frame buffering richiede
memorie di ridotte dimensioni. Nel caso delle SRAM,
le maggiori prestazioni (un throughput più elevato
corrisponde a minori consumi) rappresentano un in-
dubbio vantaggio.
Considerate quasi estinte, le SRAM sembrano desti-
nate a una seconda giovinezza grazie alla richiesta di
alte prestazioni e, soprattutto, di diminuzione dei con-
sumi da parte dei dispositivi indossabili.
Molti dei principali produttori di memorie RAM sta-
tiche hanno sviluppato una serie di innovazioni per
soddisfare in particola modo le richieste provenienti
dal mercato dei sistemi indossabili – dalla maggiore
affidabilità all’implementazione di nuovi tipi di packa-
ge. Azienda di riferimento nel settore delle SRAM,
Cypress è una protagonista nel mercato dell’Internet
of Things, proponendo una gamma di memorie che
spazia dai modelli che garantiscono la più elevata af-
fidabilità a quelli offerti in package Cps (Chip Scale
Package) di dimensioni miniaturizzate.
Fig. 2 – In un display a colori a n bit, ciascuno di questi n bit e un piano di bit
separato (Fonte: National Programme on Technology Enhanced Learning, India)
The majority of visually
significant data is
on this plane
As we go down the planes
more subtle details are
added to the image
(MSB) BIT PLANE 7
BIT PLANE 6
BIT PLANE 5
BIT PLANE 4
BIT PLANE 3
BIT PLANE 2
BIT PLANE 1
(LSB) BIT PLANE 0