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VII

LIGHTING 12 - OTTOBRE 2016

COLOR RENDERING

A distanza di alcuni anni dal rifacimento dell’impianto di

illuminazione, però, Cozzi non era completamente soddi-

sfatto dell’illuminazione disponibile. La sua attenzione ai

dettagli, infatti, lo aveva indotto a cercare sul mercato una

sorgente priva di sfarfallii, che inevitabilmente affaticano

la vista degli operatori, e che non subisse il processo di

progressivo deterioramento tipico dei tubi fluorescenti.

Allo stesso tempo serviva una soluzione in grado di ga-

rantire un’adeguata resa cromatica e una bassa manuten-

zione, per non interferire con l’attività produttiva. “Senza

dimenticare”, ricorda lo stesso Cozzi, “la necessità di ri-

durre i consumi, sia per contenere i costi, sia per limitare

il nostro impatto ambientale”.

Una soluzione “su misura”

La svolta è arrivata nel corso del 2015, quando Cozzi ha

conosciuto

Rold Lighting

, la divisione specializzata nell’il-

luminazione del

gruppo Rold

, una realtà capace di co-

niugare cinquant’anni di esperienza nella produzione di

componentistica elettromeccanica con un design italiano

estremamente raffina-

to. Si è così creato un

rapporto di reciproca

collaborazione,

con

il fornitore attento a

comprendere le esi-

genze di un settore

particolare come quel-

lo del confezionamen-

to. “Ancor prima di

parlare di prezzi e for-

niture”, spiega lo stes-

so Cozzi, “i tecnici di

Rold Lighting hanno

effettuato una serie di

sopralluoghi e di misu-

razioni per identificare

il corretto posiziona-

mento di ogni singola

lampada, per soddisfa-

re le esigenze di illumi-

nazione e, contempo-

raneamente, di ridurre

i costi”.

Da qui la scelta di non

limitarsi a una sem-

plice sostituzione 1:1

delle 80 lampade esi-

stenti, ognuna delle quali contenente due tubi al neon

da 58W. Una simile modalità sarebbe stata la più semplice

ma, dal punto di vista economico, avrebbe comportato un

esborso significativo, non giustificato dalle potenzialità

messe a disposizione dai prodotti più innovativi.

Da qui la scelta, sviluppata al termine del progetto illu-

minotecnico guidato da Mirko Del Giudice, Product Ma-

nager di Rold Lighting, di posizionare solo

55 lampade

Adhi

, nella versione 154, alimentate con Led da 54 Watt.

Queste plafoniere stagne, pur essendo nate per sostitui-

re le tradizionali lampade a fluorescenza degli ambienti

industriali, sono caratterizzate da un corpo realizzato in

estruso di alluminio, che conferisce all’involucro un’e-

levata solidità meccanica. Allo stesso tempo, però, i pro-

gettisti hanno prestato un’elevata attenzione agli aspetti

estetici e funzionali, coniugando una linea gradevole, ca-

ratterizzata dall’assenza di aree di accumulo per sporco e

polvere, con un grado di protezione IP 65, che previene

l’ingresso della polvere generata dal taglio dei tessuti.

Accanto all’involucro, in una lampada destinata a un

ambiente produttivo particolare come quello di Confe-

zioni Cozzi, l’attenzione si è focalizzata soprattutto sulla

sorgente luminosa e sulla sua modalità di diffusione. Il

modello Adhi, disponibile in cinque variabili, può infatti

essere equipaggiato con schermo opalino o trasparente.

Questa soluzione garantisce una maggiore efficienza, ma

non è apparsa ideale per un ambiente in cui è necessa-

rio individuare, visivamente, anche il più piccolo difetto

nella trama del tessuto. Per questa ragione Del Giudice

ha suggerito l’utilizzo di uno schermo diffusore opale in

policarbonato, che diffonde la luce senza lasciare nessuna

ombreggiatura, garantendo l’uniformità nell’intero im-

pianto produttivo. Grazie a questo accorgimento, il perso-

nale non ha più la necessità di movimentare i tessuti per

poterli valutare correttamente. Allo stesso tempo, doven-

do valutare la temperatura di colore della luce emessa, si è

optato per una soluzione capace di operare a 5000K, una

temperatura di colore leggermente calda, che trasmette

una sensazione di benessere fisico al personale.

L’aspetto più importante, operando nell’ambito dei tessu-

ti e, quindi, dei colori, è stato quello di disporre di un’a-

deguata resa cromatica (CRI - Color Rendering Index). I

nostri occhi, infatti, percepiscono la luce riflessa e, quin-

di, la sorgente luminosa deve emettere tutte le frequenze

necessarie a riconoscere i colori di ogni singolo tessuto,

individuando qualunque variazione. Una caratteristica

difficile da ottenere con la luce artificiale, con il rischio

di immettere sul mercato prodotti diversi rispetto a quelli

attesi dalla clientela o che, per alcuni marchi, rappresen-

tano un autentico fattore di distinzione. “I Led utilizzati”,

spiega Del Giudice, “garantiscono invece una resa croma-

tica, costante nel tempo, pari a 85. Un valore che è addi-

rittura superiore a quello necessario in questo particola-

re settore produttivo”. Il tutto arricchito dal fatto che, al

contrario di quanto accade con le lampade fluorescenti,

un simile valore non subisce deterioramenti nel tempo e,

quindi, limita la necessità di interventi di manutenzione,

con tutti i costi ed i disagi connessi.