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DIGITAL

FPGA BOARD

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- ELETTRONICA OGGI 457 - OTTOBRE 2016

A

ll’inizio di questa panoramica si proveranno

a confrontare tre semplici schede di svilup-

po FPGA reperibili sul mercato e destinate ai

principianti o ai progettisti con una limitata esperienza

in questo settore. Per chi inizia a programmare i dispo-

sitivi FPGA, in rete sono disponibili numerosi tutorial

per l’apprendimento delle nozioni base sulle tecniche

di programmazione.

Tre schede per cominciare

Nandland GO Board

La più economica è la Go Board di Nandland, un’ini-

ziativa di Russell Merrick espressamente creata per

facilitare l’uso degli FPGA (Fig. 1). La Go Board dispo-

ne di numerose periferiche che consentono di realiz-

zare diversi progetti, oltre a quattro LED e altrettanti

pulsanti a rilascio, due display a sette segmenti, un

connettore VGA, un connettore esterno e un clock a

25 MHz. Basata su un dispositivo Lattice ICE40 HK1K

FPGA, la scheda non richiede un alimentatore ester-

no, grazie alla presenza di una connessione USB che

può essere utilizzata anche per la programmazione e

per la comunicazione. Per effettuare il boot dell’FPGA

target la Go Board ha a bordo 1 Mb di Flash.

Un punto a favore di questa scheda è la disponibilità

di una serie di tutorial e di esempi di progetti già rea-

lizzati in VHDL o in Verilog, fra cui un timer azionato a

pulsante, un contatore avanti/indietro, un UART per

la comunicazione della tastiera di un computer, un

videogioco (PONG), un sensore di temperatura I2C,

un controllore del mouse, una sirena della polizia e

molti altri.

L’utente che inizia a lavorare sulla Go Board viene

indirizzato direttamente al software ICEcube2, forni-

to gratuitamente da Lattice Semiconductor. Vengo-

no in tal modo eliminate molte delle complicazioni

che incontra spesso chi è alle prime armi nella pro-

grammazione FPGA. A ciò si deve aggiungere che le

funzionalità di playground di cui è dotata la scheda

consentono al programmatore di iniziare subito a

scrivere il codice applicativo in VHDL o in Verilog e

di vedere il proprio progetto all’opera, senza dover

ricorrere a un programmatore separato.

Embedded Micro Mojo Board

Questa scheda (Fig. 2) è stata lanciata con una mas-

siccia campagna promozionale, che le ha consentito

di raggiungere una forte penetrazione in poco tem-

po. Basata su un FPGA Xilinx Spartan-6, si collega al

mondo esterno mediante una serie di ben 84 linee di

I/O e richiede un alimentatore separato e un collega-

mento USB che la interfaccia a un microcontrollore

Atmel ATmega32U4. La scheda dispone anche di otto

ingressi analogici. C’è peraltro un inconveniente: la

Schede FPGA: una panoramica

Andrea Cattania

Nella scelta della scheda di sviluppo FPGA più

adatta alle proprie esigenze il progettista di lungo

corso si pone la domanda avendo già chiari in

mente i parametri di scelta, quello alle prime armi

troverà maggiori difficoltà. In questo articolo alcuni

suggerimenti utili

Fig. 1 – Go Board di Nandland è stata espressamente creata per faci-

litare l’uso degli FPGA