LIGHTING 10 - GENNAIO - FEBBRAIO 2016
IV
Lighting
Le tradizionali lampade a incandescenza a filamento di
tungsteno, un tempo onnipresente, si avviano verso la “rot-
tamazione”. La fabbricazione, o l’importazione, delle lam-
pade a incandescenza da 40W e 60W utilizzate ad esempio
nella maggior parte delle abitazioni americane è vietata dal-
la fine del 2013 (anche se è ancora possibile acquistarle). Va
anche tenuto presente che nel 2012 è iniziata l’eliminazio-
ne graduale delle lampade da 75W e 100W. Alla base della
loro scomparsa, la necessità di una maggiore efficienza del-
la conversione dell’energia elettrica in uscita ottica richiesta
dall’EPA (Environmental Protection Agency, l’ente federa-
le per la protezione dell’ambiente). Queste decisioni sono
state dettate principalmente dall’intenzione di ridurre il
consumo (e quindi la generazione) di energia elettrica poi-
ché gli impianti di illuminazione nelle strutture residenziali
rappresentavano circa il 14% di tale consumo (Fonte: US
Energy Information Administration). E così ha fatto il suo
ingresso nel mondomoderno l’equivalente a stato solido, la
lampada a LED, che richiede solo circa un ottavo della po-
tenza assorbita dalla lampada a incandescenza per generare
un’uscita avente lo stesso valore di lumen.
Questo processo evolutivo nell’illuminazione, dalla lampa-
da a incandescenza a quella equivalente elettronica, a stato
solido, è analogo alla migrazione della corrente in corso nel
settore automotive per quanto riguarda l’impianto di illu-
minazione dei veicoli. Mentre i LED rossi sono in uso nelle
luci posteriori delle auto da oltre un decennio, solo recen-
temente la velocità di adozione dei LED è aumentata note-
volmente per le luci interne e i fari anteriori. Per esempio,
sono presenti LED in oltre il 70% delle spie interne e in ol-
tre il 40% dei cruscotti retroilluminati; si confrontino que-
ste percentuali con quelle delle luci diurne, oltre il 55%, e
dei fari anteriori, pari a circa il 5%. Per quanto mi riguarda,
mi sembra sorprendente che sebbene i fari anteriori (anab-
baglianti, abbaglianti, antinebbia) offrano l’opportunità
più significativa, rappresentino anche quella meno sfrutta-
ta! Uno dei motivi principali di questo apparente paradosso
è il costo che le case automobilistiche dovrebbero sostenere
per attuare queste modifiche a un prezzo accettabile per i
consumatori.
Fari anteriori delle auto
Prima di esaminare il perché del ridotto tasso di adozione
nei fari anteriori, è utile capire i motivi che inducono molti
guidatori, e anche i produttori di apparecchiature originali
(OEM), a preferire le soluzioni a LED per l’illuminazione. I
motivi sono (l’elenco che segue non è esaustivo):
•
Flessibilità nel design e nelle prestazioni. I LED permet-
Tony Armstrong
Director of Product Marketing, Power Products
Linear Technology
tarsmtrong@linear.comFari anteriori a LED:
l’evoluzione continua
Negli ultimi 10 anni i fanali posteriori sono stati dotati da LED rossi, ma solo
recentemente i LED sono stati impiegati sia all’interno del veicolo che per le luci
anteriori. È di sicuro un problema di costi per le case automobilistiche, che però stanno
correndo ai ripari considerando le funzionalità e le prestazioni che offrono i fari LED
Un esempio che mostra come una lampada a
matrice di LED diffonde la luce