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DIGITAL

ETHERCAT

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- ELETTRONICA OGGI 451 - GENNAIO/FEBBRAIO 2016

un quinquennio, trascorso il quale la sua produzione risulta

anti-economica. Da qui l’obsolescenza del componente. Tutto

ciò non è compatibile con i cicli di vita dei sistemi industria-

li, espressamente ideati per garantire cicli di vita uguali o

superiori a 15 anni. Anche i programmi “Fit, Form, Function”

(Funzionalità, Forma e Dimensioni), in base ai quali i moduli

di memoria realizzati con le più recenti tecnologie di produ-

zione sono basati su forme e funzionalità dei dispositivi delle

precedenti generazioni, non garantiscono la totale assenza

di modifiche ai datasheet: da qui la necessità di procedere

a una riqualificazione. L’adozione di XMC4800, così come di

tutti i microcontrollori della linea XMC4000, permette di risol-

vere questo problema grazie alla disponibilità garantita fino

ad almeno il 2027 (Fig. 1).

Sensori e azionamenti oltre a EtherCAT

Oltre al controllore slave EtherCAT, XMC4800 è corredato da

numerose periferiche integrate (visibili nello schema a bloc-

chi di Fig. 2) per soddisfare le esigenze di una pluralità di

applicazioni.

In aggiunta al già menzionato processore ARM Cortex M4,

alla memoria flash di 2 MB (max.) e alla memoria RAM di 352

KB (max.), XMC4800 dispose di numerose risorse di comuni-

cazione, oltre che di controllo di sensori e azionamenti. Nes-

sun altro dispositivo basato su un core Cortex M mette a di-

sposizione 6 nodi CAN grazie ai quali è possibile organizzare

256 MO (message objects) in FIFO di invio/ricezione così da

consentire la comunicazione con un’interazione minima con

la CPU. Anche lo scambio di informazioni con differenti reti

CAN caratterizzate da diverse velocità di trasmissione ha

luogo in modalità gateway, quindi senza coinvolgimento del

core di elaborazione. XMC4800 si propone come un’elegante

soluzione per l’implementazione in reti miste CAN ed Ether-

CAT, consentendo di stabilire in modo efficace un gateway

tra CAN ed EtherCAT attraverso trasferimenti DMA (Fig. 3).

Vi sono pure sei interfacce seriali (UART, SPI, SPI doppia

e quadrupla, I2C, e I2S) che possono essere implementate

attraverso l’interfaccia USIC programmabile. Sono altresì

previste interfacce parallele (EBU) e USB oltre a un’inter-

faccia SDIO/SD/MMC per la connessione con dispositivi di

memorizzazione di massa. Per eseguire compiti di diagno-

stica remota o locale è disponibile un’interfaccia Ethernet

TCP/IP. Oltre a queste interfacce di comunicazione, l’integra-

zione dell’IP analogica e a segnali misti è il tratto distintivo

di XMC4800. Essa integra quattro convertitori A/D a 12 bit,

quattro demodulatori delta-sigma e due interfacce per en-

coder sul lato sensore. Per gli azionamenti sono disponibili

due timer per il controllo di due ponti interi, quattro timer

per i semi-ponti e due convertitori A/D a 12 bit. Ciò permette

il controllo di un massimo di due motori, compreso il rileva-

mento della posizione, attraverso resolver o encoder, mentre

la comunicazioni EtherCAT è attiva simultaneamente (Fig. 4).

Fig. 3 – EtherCAT e CAN possono girare simultaneamente su XMC4800 – anche come gateway – senza richiedere un circuito ASIC per EtherCAT

dedicato, memoria esterna o generatori di impulsi di clock al quarzo