tinua, utilizzabile come sorgente di potenza di ali-
mentazione. I suoi esperti hanno valutato in qualche
mW la potenza delle radiazioni attorno al GHz conti-
nuamente presenti nei moderni uffici delle metropo-
li e pensano sia sufficiente per ricaricare poco alla
volta tutti quei dispositivi che devono funzionare
solo per pochi attimi al giorno e hanno perciò molto
tempo a disposizione per rialimentarsi. Si pensi, per
esempio, ai sensori per l’automazione industriale e
la logistica oppure ai sensori di monitoraggio am-
bientale sull’inquinamento, sul clima, sulle frane e
le esondazioni.
Con questa premessa hanno perciò realizzato il Po-
werharvester P2110, recentemente proposto nella
nuova versione P2110B, che ha una sensibilità di
-12 dBm, sufficiente per catturare una decina di µW
anche a distanza di una decina di metri da un tipico
trasmettitore cellulare con potenza di 3W. Trattan-
dosi di energia inutilmente dispersa, ne consegue
che è disponibile gratuitamente e nelle condizioni
attuali della banda intermedia di 915 MHz è anche
abbondantemente disponibile. P2110B ha una po-
tenza d’uscita di 275 mW con possibilità di selezio-
nare la tensione fra 2 e 5,5V e di erogare fino a 50
mA di corrente. Il package misura 13,97x13,46 mm
e ha tolleranza termica che va da -40 a +85 °C.
Potenza versatile
Linear Technologypro-
getta e produce una va-
rietà di integrati ultra-low
power (ULP), pensati per
le applicazioni di energy
harvesting con elemento
attivo di tipo piezoelettrico,
fotovoltaico o termoelettri-
co. Nuovo è il caricatore
LTC4079 con regolatore a
basso dropout (LDO) con-
figurabile in modalità buck
o boost, ideale per trasfor-
mare l’energia catturata
dagli Energy Harvester
con tensione che può va-
riare da -0,3 fino a +62V in
potenza utile per rigenera-
re le batterie ricaricabili di
ogni genere con corrente
che va da 10 a 250 mA e
tensione regolabile da 2,7
fino a 60V. Il package è Dfn
a 10 pin da 3x3 mm con tolleranza termica che va
da -40 a +125 °C.
Innovativo è l’Electric Field Energy Harvester
LTC3331 realizzato con un’architettura versatile che
può adattarsi a una varietà di tecnologie per la cat-
tura e il riutilizzo dell’energia con un’escursione del
voltaggio che va da 3 a 19V, grazie al convertitore
e regolatore dc/dc di tipo buck/boost nello stadio
d’ingresso, che ha anche una funzione di protezione
in grado di filtrare i segnali potenzialmente perico-
losi. A questo chip si possono connettere piezoelet-
trici, pannelli fotovoltaici o sorgenti magnetiche e
convertirne l’energia erogata in valori di tensione e
corrente stabili e adatti all’alimentazione dei piccoli
sistemi e anche alla ricarica delle batterie agli ioni
di litio. Infatti, al chip si può connettere una batteria
con corrente e tensione di carica di 10 mA e 3,45,
4,0, 4,1 oppure 4,2V affinché riceva l’energia della
sorgente di energy harvesting per immagazzinarla
in assenza di carico, in modo tale da poterla utilizza-
re quando l’energy harvesting non è attivo oppure
quando non offre sufficiente potenza per l’applica-
zione sul carico. La corrente massima d’uscita è di
50 mA con un consumo a riposo di soli 950 nA men-
tre il package è Qfn-32 da 5x5 mm con tolleranza
termica estesa da -40 a +125 °C.
n
tech-focus
ENERGY HARVESTING
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- ELETTRONICA OGGI 448 - SETTEMBRE 2015
Fig. 4 – L’Electric Field Energy Harvester Linear Technology LTC3331 converte e regola l’energia
prodotta dalle sorgenti di energy harvesting per fornirla in uscita alle applicazioni oppure a una o
più batterie