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FPGA
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- ELETTRONICA OGGI 446 - GIUGNO 2015
questo modo è possibile eliminare il ricorso a una PROM di
configurazione esterna. I contenuti della flash dei dispositivi
XO2 possono essere caricati nella SRAM attraverso un bus
interno di ampie dimensioni che garantisce l’accensione
entro 1 ms. Un’ulteriore area della flash on-chip permette ai
progettisti di utilizzare la memoria per l’immagazzinamento
dei dati in modo non volatile, riducendo la necessità di me-
morie esterne.
Sebbene i primi FPGA erano praticamente composti da
blocchi logici “soft”, l’ampliamento del campo di applicazio-
ne di questi dispositivi ha spinto i produttori ad aggiunge-
re blocchi logici dedicati ad alte prestazioni per ottimizzare
l’uso dell’area del die. Uno degli elementi più comuni è l’in-
terfaccia SerDes (Serialiser/Deserialiser). Il blocco SerDes
(Fig. 4) è ora integrato in molte architetture FPGA.
Il consumo di energia degli I/O è diventato un elemento cri-
tico nella progettazione del sistema. Anche se l’invio di dati
in parallelo può assicurare un’elevata larghezza di banda,
l’uso di molteplici linee di dati che trasferiscono i bit in con-
temporanea può richiedere molta energia e dare origine a
problemi di l’integrità del segnale, in special modo quando
aumentano le velocità di clock. Gli I/O di tipo seriale posso-
no garantire una migliore integrità di segnale in presenza di
velocità di trasferimento dati superiori grazie all’adozione
dell’equalizzazione adattativa e di altre tecniche di condi-
zionamento del segnale. Adottando in genere livelli logici
con ridotta oscillazione della tensione, le interfacce seriali
possono contribuire a migliorare il rendimento energetico.
Ad esempio, il dispositivo ECP3 di Lattice consuma solo
110 mW a una velocità di trasferimento dati di 3,2 Gbps. Di
conseguenza, i canali seriali sono ora ampiamente usati per
le interfacce di memoria ad alta velocità, ol-
tre che per le comunicazioni da chip a chip e
da scheda a scheda.
Gli I/O seriali
Gli I/O seriali richiedono il supporto di bloc-
chi logici relativamente complessi che sa-
rebbero costosi da implementare sfruttando
esclusivamente la logica programmabile.
Blocchi logici SerDes I dedicati basati su
gate ASIC di tipo “hard” consentono una tra-
smissione del segnale più rapida e lo svilup-
po di circuiti operanti a velocità più elevate.
Questa logica è necessaria per convertire i
segnali che provengono da un bus paralle-
lo interno in una rappresentazione seriale
temporizzata e recuperano i dati da un col-
legamento seriale in ingresso. Integrando la
funzione SerDes in un hardware dedicato,
gli odierni FPGA mettono a disposizione una
quantità maggiore di logica programmabile da utilizzare per
l’applicazione finale.
I blocchi SerDes sono comuni a molte delle famiglie di FPGA
di fascia media e alta. Tra i prodotti che integrano blocchi
SerDes di possono annoverare i dispositivi Stratix di Altera,
ECP3 di Lattice e Virtex di Xilinx. Alcuni di questi FPGA sup-
portano velocità di trasferimento dati seriali fino a 28 Gbit/s
utilizzando una combinazione di tecniche di condiziona-
mento del segnale. Gli FPGA ottimizzati in termini di costi,
come quelli delle linee Cyclone di Altera, Mach XO2 di Latti-
ce, le famiglie di SoC Igloo di Microsemi e Spartan di Xilinx
spesso supportano interfacce di segnalazione a bassa ten-
sione come LVDS, ma nella maggior parte dei casi delega-
no l’implementazione delle funzionalità SerDes ai blocchi di
logica programmabile.
I dispositivi della serie Cyclone V di Altera forniscono il sup-
porto per la comunicazione seriale a velocità fino a 5 Gbps
per porta, per un massimo di 12 porte, in funzione del mo-
dello. Per facilitare l’implementazione delle funzioni SerDes,
i componenti integrano funzioni di codifica e decodifica
8B/10B a livello hardware per assicurare il supporto del più
diffuso formato di serializzazione dati e della protezione da-
gli errori nella logica ASIC cablata. Il supporto on-chip per
PCIe, Gen1 e Gen2, semplifica l’implementazione nel caso in
cui i sistemi devono interfacciarsi con PC e server.
Core di comunicazioni dedicati
Le comunicazioni dedicate e i core di utilità sono disponi-
bili negli FPGA ottimizzati in termini di costi per consentir-
ne l’utilizzo in applicazioni industriali e di consumo dove
sono previsti elevati volumi. La famiglia Mach XO2 di Lattice,
Fig. 3 – I dispositivi della serie MachX02 di Lattice prevedono una memoria flash on-chip