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COMM

BLUETOOTH

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- ELETTRONICA OGGI 442 - GENNAIO/FEBBRAIO 2015

Bluetooth a bassa energia per

applicazioni non solo consumer

S

i può eliminare una gran quantità di cavi nelle appli-

cazioni tipiche dell’automazione industriale adottando

le nuove interfacce senza fili Bluetooth Low Energy

(BLE), che offrono buone prestazioni purché le connessioni

siano brevi e riguardino modeste quantità di dati, ma con in

più il vantaggio di funzionare bene per anni accontentandosi

di una piccola pila. Precisamente, le applicazioni cui si rivol-

gono le BLE sono soprattutto le Automatic Identification &

Data Capture, o AIDC, che servono a organizzare le risorse

industriali nonché a instradare e proteggere i documenti che

circolano nei sistemi informatici, sia all’interno degli impianti

produttivi, sia a livello delle infrastrutture gestionali. Questo

segmento di mercato è stimato in crescita con CAGR del

12,29%, almeno fino al 2016, da

ABI Research

che reputa

i lettori di codici a barre la tecnologia più importante per

l’evoluzione dei sistemi automatici per l’acquisizione e l’indi-

rizzamento dei dati fra le risorse industriali ed è per lo stesso

motivo che prevede buone prospettive per l’inserimento dei

mini sistemi Bluetooth Low Energy nella gestione delle eti-

chette di identificazione basate sui codici a barre.

I front-end Bluetooth sono già una tecnologia dai riferimen-

to per moltissimi collegamenti wireless a corto raggio, ma

possono diventarlo ancor di più con l’introduzione della re-

lease v4.0 Bluetooth Low Energy, che promette una gestio-

ne ancor più accorta dei consumi, grazie alla quale i mini

sistemi BLE saranno in grado di funzionare autonomamente

per molto tempo, adattandosi sia alle condizioni ambientali

sia alle applicazioni. A ben vedere, i collegamenti Bluetooth

per le applicazioni AIDC sono esageratamente tempovarianti,

perché consistono in trasferimenti di gruppi di dati compres-

si in frazioni di secondi in mezzo a pause d’attesa di minu-

ti, se non ore. In pratica, per questo tipo di trasferimenti, le

attuali connessioni Bluetooth standard impiegano circa 100

ms, mentre basteranno 3 ms per i nuovi dispositivi BLE, che

nascono con gli obiettivi strategici dell’efficienza energetica

e dell’ottimizzazione delle risorse. Si pensi che con un mes-

saggio di 3 ms ogni 5 minuti un dispositivo BLE rimane attivo

per meno di 1 secondo al giorno e perciò rimane spento per

il 99,999% del tempo. In effetti, è proprio questa la modalità

di funzionamento alla quale sono destinati i sistemi BLE, non

solo per l’automazione industriale, ma anche per i trasporti,

la logistica, la sicurezza, il medicale e la domotica.

Prestazioni e consumi

Le specifiche Bluetooth v4.0 prescrivono ancora la banda

ISM fra 2,400 e 2,4835 GHz già in uso negli attuali prodotti

Bluetooth ma invece di 79 canali con 1 MHz di banda ora ce

ne sono 40 con banda di 2 MHz, mentre la velocità massi-

ma per i dati scende da 3 Mbit/s a 1 Mbit/s. La modulazio-

ne è sempre la Gaussian Frequency Shift Keying (GFSK) con

i caratteristici salti di frequenza (Frequency Hopping), che

proteggono i segnali dalle interferenze e l’eventuale codifica

AES con chiave di 128 bit, per la protezione delle informazio-

ni contenute nei dati. Il tempo di latenza necessario ai dispo-

sitivi BLE per risvegliarsi e inviare un messaggio scende a

circa 6 ms rispetto ai 100 ms degli attuali Bluetooth, mentre

con una potenza di trasmissione massima di 10 mW la tratta

teorica di 100 m è in realtà per lo meno da dimezzare, ma

nel contempo scendono i consumi di almeno un ordine di

grandezza.

Ci sono due tipi di dispositivi denominati dual-mode e single-

mode. I terminali dual-mode supportano sia l’attuale Blueto-

oth, sia il nuovo BLE, mentre i single-mode supportano sola-

mente Bluetooth Low Energy. La rete BLE è composta da un

terminale centrale che fa da hub e da una o più periferiche

che fanno da terminali locali gestiti da quello centrale che

può accenderli, configurarne lo stato di attività, acquisire i

dati da essi rilevati e valutare il livello di carica delle loro

batterie, ma nel contempo anche i terminali locali possono

autonomamente decidere di inviare dati o segnali all’unità

Lucio Pellizzari

Il nuovo standard v4.0 consentirà a Bluetooth di

offrire le sue eccellenti connessioni a corto raggio

non più solo alle applicazioni prevalentemente

consumer ma anche nei settori dell’industria, dei

trasporti e del medicale con importanti prospettive

di mercato