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COMPONENTS

CAPACITOR

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- ELETTRONICA OGGI 442 - GENNAIO/FEBBRAIO 2015

organici che possono essere lavati via dagli anodi a basse tem-

perature. La quantità di carbonio viene misurata in ogni lotto

dopo la pulizia del lubrificante e il processo viene ripetuto se

necessario, finché il livello di carbonio è lo stesso che nella pol-

vere originale. Questi anodi vengono anche disossidati e uno

speciale processo di passivazione viene applicato per mini-

mizzare l’ossidazione della superficie dopo la sinterizzazione.

In aggiunta, F-Tech prevede anche una saldatura ad argon per

assicurare un collegamento solido ed affidabile tra i reofori e

l’anodo sinterizzato.

Analisi non distruttiva

I condensatori al tantalio vengono tradizionalmente controllati

alla ricerca di difetti nel dielettrico, misurando la corrente di

perdita in continua (DCL) a una tensione stabilita. Sebbene una

elevata DCL possa indicare la presenza di impurità nel dielet-

trico, una bassa DCL non rappresenta un’indicazione affidabile

della purezza del dielettrico. Il modo migliore per rilevare la

presenza di difetti nascosti nel dielettrico consiste nelle prove

a tensioni molto elevate, prossime alla tensione di breakdown

(BDV). Una bassa tensione di breakdown indica la presenza di

difetti nel dielettrico, mentre una BVD elevata, prossima alla ten-

sione di formazione, indica una purezza eccellente. Tuttavia, le

misure di tensione di breakdown sono distruttive e quindi non

possono essere impiegate per un’analisi sistematica. Inoltre, test

a tensioni così elevate possono introdurre dei siti di rottura che

possono portare a guasti latenti nelle applicazioni finali.

KEMET ha sviluppato il sistema SBDS per identificare i conden-

satori al tantalio con basse BDV senza causare dei danni nei

dispositivi funzionanti. Questa tecnica consiste nell’analisi della

curva di caricamento (tensione in funzione del tempo) del con-

densatore in serie a una resistenza. Prima dell’analisi la tensio-

ne di breakdown media viene determinata campionando alcuni

pezzi da ogni lotto di produzione. Generalmente la BVD può ar-

rivare anche al doppio di quanto dichiarato. Una tensione pari a

1,3 – 1,5 volte la tensione media di breakdown viene applicata

alla rete RC serie e viene scollegata o quando la caduta di ten-

sione ai capi del condensatore raggiunte la BVD media, o dopo

circa un minuto di carica. La tensione finale è legata alla BDV

effettiva del dispositivo. Di conseguenza, la purezza del dielettri-

co può essere estratta senza esporre il condensatore al rischio

di danneggiamento. Questo permette di applicare la SBDS a tutti

i pezzi di ogni lotto.

In aggiunta alle tecniche F-Tech e SBDS, un test di sovratensio-

ne a scalino (SSST) viene eseguito per assicurare che la coper-

tura superiore del catodo sia adeguata per proteggere il dielet-

trico da stress termici e meccanici che possono produrre guasti

all’accensione.

Un campione di condensatori viene sottoposto a cicli di riscal-

damento (da uno a molteplici) e poi un treno di impulsi brevi di

ampiezza crescente viene applicato finché tutti i condensatori

del campione vengono cortocircuitati. La probabilità di guasto

in funzione dell’ampiezza dell’impulso permette di prevedere il

tasso di guasto ad una data tensione.

Carichi fortemente impulsivi

Altre applicazioni che richiedono elevata affidabilità, come i si-

stemi radar avionici, possono sottoporre i condensatori a cari-

chi fortemente impulsivi che impongono stress estremi sebbene

di breve durata.

Un sistema radar montato su un velivolo, contenente un banco

di condensatori al tantalio MnO2 da 330 μF/25V con rivestimen-

to protettivo (conformal coating), ha sperimentato il guasto dei

componenti quando gli impulsi radar ad alta potenza venivano

applicati ai condensatori. Oltre a ridurre le prestazioni del siste-

ma, i guasti causarono l’aumento di temperatura, producendo

scintille e fumo indesiderati nella cabina del velivolo.

Si scoprì che nei condensatori a ossido di magnesio inizialmen-

te utilizzati in questa applicazione, l’impulso smascherava i difet-

ti nei condensatori, dovuti a imperfezioni nel dielettrico, che por-

tavano al guasto. Il catodo costituiva combustibile per l’incendio.

Per evitare ulteriori guasti, questi condensatori furono sostitu-

iti con dispositivi alternativi a montaggio superficiale, caratte-

rizzati da uno schema multi-anodo e da un catodo polimerico.

Questi nuovi dispositivi furono utilizzati in combinazione con un

robusto protocollo di test chiamato PCRAT (Polymer Capacitor

Reliability Assessment Test) e con un’analisi SBDS.

Il PCRAT si applica solo a condensatori polimerici. Un campio-

ne di dispositivi viene provato in condizioni molto accelerate di

tensioni e temperature per determinare l’affidabilità a lungo ter-

mine del componente.

Questo consente di assegnare un tasso di guasto accurato a

tutto il lotto di produzione.

Nell’applicazione dei radar militari il passaggio a condensatori

alternativi, caratterizzati con test PCRAT e SBDS, ha ridotto si-

gnificativamente il tasso di guasto. Ulteriori vantaggi offerti da

questo cambio hanno incluso il miglioramento delle prestazioni

del sistema, passando da 4200 a 3100 condensatori, la moda-

lità dolce di guasto del materiale organico, l’alta affidabilità di

componenti commerciali che sono anche ignifughi, in modo da

evitare la generazione di fumo nella cabina di pilotaggio.

Vari tipi di apparati elettronici, che devono garantire un’altissi-

ma affidabilità, possono dover sopportare schemi di utilizzo che

vanno da un lungo periodo di impiego continuo a lunghi periodi

di inattività, seguiti da carichi elevati improvvisi o di emergenza.

Questi modi di utilizzo possono far risaltare i difetti dovuti all’in-

vecchiamento o ai difetti latenti, che esistono fin dalla fabbrica-

zione del dispositivo. Fortunatamente, le caratteristiche di pro-

getto e i metodi di analisi applicati ai condensatori elettrolitici al

tantalio impiegati tipicamente in applicazioni critiche o a elevata

affidabilità sono altamente efficaci nell’evitare il deterioramento

di lungo termie o guasti improvvisi.

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