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- ELETTRONICA OGGI 441 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

TECH INSIGHT

4G

è evidente, così come i vantaggi che possono offrire per le

applicazioni. Inoltre, gli operatori stanno investendo nella

ricerca legata a servizi IP nativi.

Per ora in Italia gli operatori sono impegnati nel passaggio

dalle reti categoria 3 a quelle categoria 4, mentre per il pas-

saggio alla categoria 6 gli utenti finali dovranno aspettare

verosimilmente almeno fino al 2015. Successivamente si do-

vrebbe arrivare alla Category 9, a 450 Mbps.

Il successivo passaggio evolutivo previsto per le reti mobili

è quello verso il 5G, a 10 Gbps, le cui tempistiche indicano

il 2020 per la disponibilità commerciale. Questo passaggio

però sarà significativo e molti ritengono che più che una

evoluzione si tratterà di una vera e propria rivoluzione per

i settori coinvolti.

Le implicazioni dello sviluppo

La corsa verso lo sviluppo delle nuove tecnologie sta spin-

gendo i produttori di silicio a realizzare nuovi componenti in

grado di fornire le performance richieste. L’industria si sta

muovendo in diverse direzioni, che vanno dalla possibilità

di operare con infrastrutture di rete ad alta velocità, all’au-

mento delle frequenze di clock dei chipset per architettura

multicore, al supporto del software a 64 bit e di nuove tec-

nologie come per esempio quelle per la visualizzazione con

risoluzione 4K.

L’evoluzione dell’LTE è un forte driver di crescita per i chip

e questo si sta notando soprattutto sullo sviluppo di alcuni

elementi chiave come le CPU, le GPU, le sezioni modem e il

supporto per nuove piattaforme operative.

Alcuni esempi di questo rapido sviluppo sono il modem

Gobi 9×35 e il transceiver RF WTR3925 di

Qualcomm

. Il

Gobi 9x35 è realizzato con un processo produttivo a 20 nm e

supporta la carrier aggregation per l’LTE TDD e FDD Catego-

ry 6 con download fino a 300 Mbit/s. Il chip supporta anche

le principali tecnologie già esistenti come quelle DC-HSPA,

EVDO Rev. B, CDMA 1x, GSM e TD-SCDMA. WTR3925, inve-

ce, è costruito con u processo produttivo a 28 nm e sfrutta

ugualmente la carrier aggregation.

Un altro esempio di componenti progettati per l’LTE è co-

stituito dal chip di

Intel

XMM 7260, ottimizzato per i proces-

sori Atom a 64 bit noti con il nome in codice di Moorefield,

dotati di core a 2,3 GHz e una GPU. XMM 7260 di Intel offre

funzionalità come la carrier aggregation, le prestazioni della

Categoria 6 e il supporto per TDD LTE e TD-SCDMA. Intel, fra

l’altro, ha siglato un accordo con

Alcatel Lucent

e

Cisco

per

lo sviluppo dell’NFV e dell’SDN, con l’intento di aumentare

la flessibilità delle reti grazie a una migliore distribuzione

delle risorse.

Le capacità offerte dai chipset di nuova generazione comun-

que non saranno appannaggio esclusivo dei device mobili.

Alcuni chipset, per esempio, possono essere utilizzati a bor-

do delle automobili per permettere di implementare anche

funzionalità molto complesse come la gestione dei sistemi

necessari alla guida automatica del veicolo oppure le comu-

nicazioni machine to machine.

Molti degli effetti derivanti dalla disponibilità di nuove tec-

nologie e relativi componenti saranno infatti legati a settori

diversi dalle normali comunicazioni voce o multimediali e si

prevede che entro il 2020 ci sarà una crescita molto rilevan-

te nel numero di device connessi.

Gli step successivi

La prossima generazione di sistemi di comunicazione pro-

babilmente rappresenterà il primo caso di reale convergen-

za fra reti, dove i sistemi wired e wireless useranno le stes-

se infrastrutture. Queste infrastrutture a banda ultra-larga,

note anche come 5G, costituiranno un elemento fondamen-

tale per le future applicazioni con molte implicazioni sulla

vita quotidiana.

La notizia forse più interessante è che, in questo scenario,

l’industria europea delle telecomunicazioni avrà un ruolo

cruciale per lo sviluppo delle tecnologie 5G.

Gli investimenti per il 5G in Europa sono infatti particolar-

mente rilevanti, come per esempio i 700 milioni di euro in

fondi pubblici stanziati per lo sviluppo delle comunicazio-

ni 5G, e alcuni sforzi sono già evidenti in settori come per

esempio le comunicazioni machine to machine (M2M) e l’In-

ternet of Things (IoT).

In termini di applicazioni, l’evoluzione delle tecnologie di

comunicazione permetterà di implementare nuove soluzio-

ni di trasmissioni ad alta qualità, come per esempio l’LTE

Broadcast che è già testato con successo in alcune aree ge-

ografiche.

Di fatto sono già numerose le iniziative per il 5G e vanno, per

esempio, dal

consorzio METIS

(Mobile and wireless com-

munications Enablers for the Twenty-twenty Information

Society) focalizzato su reti ultra-dense e comunicazioni ma-

chine-massive, al

5GNOW

(5th Generation Non-Orthogonal

Waveforms for Asynchronous Signalling), al

progetto MCN

(Mobile Cloud Networking) fondato dalla Commissione Eu-

ropea.

Q

Fig. 2 – L’evoluzione delle tecnologie 4G coinvolge diversi attori, fra cui

i produttori di chip, come per esempio Qualcomm