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- ELETTRONICA OGGI 441 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

TECH INSIGHT

MICROROBOT

Microrobot,

rivoluzione a tutto campo

P

ossono essere sistemi miniaturizzati di pochi centimetri,

oggetti con dimensioni nell’ordine dei micrometri, o dei

nanometri, ma in tutti i casi oggi i microrobot rappresentano

un’evoluzione decisamente importante per il più ampio mon-

do della robotica e dei sistemi embedded. Le tecniche, i pro-

cessi per la loro ingegnerizzazione – ad esempio le tecniche

di microfabbricazione – stanno facendo notevoli progressi, e

promettono lo sviluppo di sistemi con la potenzialità di tra-

sformare radicalmente i tradizionali sistemi di produzione di

materiali e prodotti, o le classiche metodologie chirurgiche e

farmacologiche. Ma i vantaggi che sono in grado di portare

si estendono in una molteplicità di altri settori.

Le sfide, scientifiche e ingegneristiche, certo non mancano.

Nel caso della realizzazione di microrobot con dimensioni

micrometriche, o addirittura nanometriche (ad esempio i

‘bacteriobot’ basati sulla realizzazione di batteri ‘artificiali’,

geneticamente modificati), in grado di ‘nuotare’ e spostarsi

nei fluidi biologici, occorre anche fare i conti con le leggi del-

la microfluidica (basso numero di Reynolds, con effetti iner-

ziali irrilevanti; forze di van der Waals, forze elettrostatiche,

interazioni chimiche e così via). I microrobot di questi ordini

di grandezza hanno infatti la particolarità di muoversi in am-

bienti fluidi sostanzialmente privi di inerzia, dove a predo-

minare è l’attrito viscoso, a differenza dei classici comporta-

menti fisici dei robot convenzionali, costruiti su macroscala.

Un’altra ardua sfida tecnologica deriva dall’opportunità di

configurare e coordinare i microrobot per farli operare in-

sieme, in parallelo, sotto forma di ‘sciami’ o gruppi: l’obietti-

vo è arrivare a fornire funzionalità più evolute, ed eseguire

operazioni fino a poco tempo fa considerate impraticabili,

per raggiungere ritmi di lavoro e velocità che puntano a ri-

voluzionare gli odierni standard di produttività nel mondo

del manufacturing. I compiti che uno sciame di microrobot

può svolgere sono davvero svariati: non solo assemblaggio

di materiali e costruzione di oggetti, ma anche applicazioni

che possono spaziare dal monitoraggio ambientale, alle ope-

razioni di ricerca e recupero; alle terapie medicali in vivo,

come la somministrazione di farmaci nel corpo del paziente

o le tecniche di micromanipolazione.

Le attività di ricerca e sviluppo sugli sciami di microrobot

sono in corso da anni. Un esempio è il

progetto I-SWARM

(Intelligent Small World Autonomous Robots for Micro-mani-

pulation), finanziato dalla Commissione europea e concluso

nel 2007, con la partecipazione di importanti università del

Vecchio continente, fra cui, per il nostro Paese, la Scuola Su-

periore Sant’Anna. Tale progetto ha avuto l’obiettivo di stu-

diare il comportamento degli sciami di formiche, per poi arri-

vare a simularne l’operatività, tramite la creazione di piccoli

gruppi di microrobot in grado di eseguire alcune funzioni

a livello di percezione, manipolazione e capacità di coope-

razione. Un progetto che ha richiesto il lavoro congiunto di

esperti di diverse discipline: dallo studio dell’intelligenza ar-

Giorgio Fusari

Dagli sciami di automi che trasformano la

produzione di materiali e prodotti, ai dispositivi

in grado di navigare nei vasi sanguigni, per

applicazioni in medicina e chirurgia

Fig. 1 – Un fotogramma video di SRI International mostra il funziona-

mento di uno sciame di microrobot