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EMBEDDED

54 • NOVEMBRE • 2014

79

SOFTWARE

RTOS

Non meno importante è poi la connettività. Con l’avven-

to e lo sviluppo della IoT, un numero sempre maggiore

di dispositivi embedded non risulta più isolato e relegato

ad attività tipiche dell’ambito industriale e di fabbrica. Le

reti di sensori, spesso formate da dispositivi in grado di

comunicare fra loro e con il Web in mo-

dalità wireless, sono presenti negli am-

biti applicativi più disparati: dai sistemi

di monitoraggio e controllo delle colture

agricole, ai sistemi di controllo industria-

li, ai dispositivi medicali per la cura in

remoto dei pazienti, in grado di spedire

dati diagnostici alle strutture ospedaliere.

Di conseguenza, gli attuali RTOS devono

soddisfare anche il requisito di supporta-

re tutti i principali standard e protocolli di

comunicazione – da Ethernet, a Wi-Fi, a

Bluetooth, e quant’altro – integrando na-

tivamente tutte le necessarie funzionalità

di networking.

Altro ‘must’,

differenziare i prodotti

Vi sono poi ulteriori caratteristiche che vanno a completa-

re il profilo di un RTOS di nuova generazione. Fra queste

c’è ad esempio la flessibilità dell’interfaccia grafica, che

assieme alla modularità del sistema, è molto importante

per riuscire a differenziare le funzionalità dei diversi pro-

dotti, specie in un mercato in cui si spazia da dispositivi

che possono andare dagli smartphone e tablet, ai device

medicali, ai sistemi di controllo industriale. Qui la qualità

dell’interfaccia uomo-macchina non si basa solo su moto-

ri grafici 2De 3D, ma anche sulla capacità di abilitare le

più moderne modalità d’interazione con l’utente, come gli

schermi a sfioramento (touchscreen).

Ancora, sempre più, nel quadro di evoluzione degli RTOS,

diventa critico per i fornitori di sistemi operativi mette-

re a disposizione dei costruttori di dispositivi un sistema

che, oltre a tutte le caratteristiche precedentemente sot-

tolineate, integra già in modo nativo, ‘out-of-the-box’, le

funzionalità software specifiche indispensabili per opera-

re nel particolare mercato verticale a cui

viene indirizzato. In altre parole, un RTOS

progettato per il mondo delle applicazioni

industriali dovrebbe già fornire agli OEM

driver, protocolli, e tutto il necessario sof-

tware middleware specifico per l’ambiente

di fabbrica, in modo da velocizzare le im-

plementazioni sui rispettivi device e ridur-

re il time-to-market necessario per il rila-

scio dei prodotti sul mercato. Allo stesso

modo, un RTOS personalizzato per il setto-

re medicale dovrebbe disporre già di fun-

zionalità e caratteristiche che lo rendano

adatto al funzionamento in conformità con

gli specifici requisiti e normative di safety

vigenti in un determinato paese.

Richiamando i trend di evoluzione tecno-

logica citati al principio, non si può nem-

meno dimenticare la capacità richiesta ai moderni RTOS

di fornire il supporto software per un funzionamento effi-

ciente del sistema operativo e delle applicazioni anche su

architetture hardware di tipo multicore, e su processori

a 64 bit, che stanno emergendo in modo crescente come

piattaforme di riferimento. Altra caratteristica sempre più

rilevante, nel quadro di progressiva espansione dell’uso

delle piattaforme hardware multicore, è la tecnologia di

virtualizzazione. Quest’ultima, grazie ai software hyper-

visor, permette di consolidare molteplici piattaforme har-

dware su un singolo sistema multicore in grado di far fun-

zionare diversi sistemi operativi e applicazioni, anche con

requisiti real-time.

Fig. 3 – Il supporto multicore in Enea OSE permette la coesistenza del RTOS con Linux

Gli RTOS

stanno

evolvendosi per

sopravvivere

in un panorama

tecnologico

che si è

velocemente

allargato,

divenendo

molto più

complesso