Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  78 / 86 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 78 / 86 Next Page
Page Background

EMBEDDED

54 • NOVEMBRE • 2014

78

SOFTWARE

RTOS

architetturali e funzionalità che gli RTOS moderni devono

saper integrare sono numerose e sofisticate, e pongono

nuove sfide di sviluppo.

Requisiti da soddisfare,

non solo determinismo

L’evoluzione degli RTOS verso nuovi, moderni sistemi

operativi real-time passa attraverso alcune ‘capability’

chiave, senza le quali sarebbe oggi impossibile immagi-

narli. Nel mondo IoT e M2M (machine-to-machine), i di-

spositivi ‘edge’ connessi alla periferia della rete possono

essere i più vari e, pertanto, caratterizzarsi per capacità e

funzionalità anche molto differenti. Tuttavia questi device

sono anche accomunati dalla necessità di soddisfare alcu-

ni requisiti indispensabili: primo fra tutti, un funzionamen-

to deterministico, che richiede l’adozione di un RTOS:

solo i sistemi operativi di questa categoria sono infatti in

grado di assicurare un’operatività capace di rispettare i

più o meno rigidi vincoli di timing di queste applicazioni,

nonché, quando si rivela necessario, anche severe speci-

fiche di safety.

Un altro requisito il cui ruolo è certamente in crescita

negli RTOS moderni è la sicurezza. Proprio perché tutti

questi nuovi oggetti e sistemi embedded intelligenti si tro-

vano connessi in maniera sempre più capillare nella rete,

essi di fatto moltiplicano i potenziali punti di vulnerabilità

e le possibilità di attacco informatico a cui è esposta l’in-

frastruttura. Ma qui non si tratta semplicemente di proteg-

gere il sistema embedded dalle insidie di malware o appli-

cazioni pericolose: il problema è anche dispiegare in rete

oggetti e dispositivi edge con a bordo un RTOS che, una

volta connessi all’IoT, sia in grado di memorizzare e tra-

smettere i dati senza subire violazioni di sorta. Un caso ti-

pico, ad esempio, può essere quello di un ‘sensor hub’ che

raccoglie e concentra al proprio interno i dati provenienti

da numerosi sensori. A questo livello è essenziale che l’R-

TOS del dispositivo possieda l’intelligenza necessaria per

analizzare tali pacchetti di dati, e verificarne l’integrità,

quindi l’assenza di manomissioni. Per eseguire tali ope-

razioni in modo affidabile nel tempo, l’RTOS deve anche

essere mantenuto aggiornato tramite periodici upgrade

delle funzionalità di security, e utilizzare i meccanismi di

autenticazione per la connessione alle varie applicazioni.

I requisiti di safety, cioè di sicurezza fisica, sono richiesti

invece soprattutto nelle applicazioni dove un

malfunzionamento del sistema operativo che

comanda una macchina embedded ha il po-

tenziale di causare il ferimento o addirittura la

morte dell’utente. L’RTOS deve quindi essere

certificato secondo le specifiche normative di

safety dei singoli ambiti operativi.

Imperativo modulare

Nell’era IoT, la modularità del sistema diventa

un’altra caratteristica importante. In passato

gli RTOS sono stati essenzialmente sistemi

monolitici, integrabili di volta in volta nell’har-

dware target con l’ausilio di un corredo di

strumenti di sviluppo, di BSP (board support

package) o di altro software middleware. E

quando era necessario aggiornarli, ciò avveni-

va soprattutto per correggere bug di funziona-

mento o tappare falle di sicurezza. Tutto que-

sto oggi nel mondo cloud risulta impensabile:

i dispositivi embedded e i sistemi operativi

moderni devono potersi aggiornare di continuo con nuovi

componenti, per stare al passo con l’evoluzione della rete.

Devono dunque fondarsi su un’architettura modulare, in

grado di consentire l’aggiunta di nuove funzionalità, ap-

plicazioni, protocolli, middleware o pacchetti, senza dover

modificare il kernel, ossia il nucleo centrale dell’RTOS. In

questo modo diventa possibile anche allungare il ciclo di

vita del sistema operativo, spalmandolo su più generazioni

di dispositivi.

Altra caratteristica chiave è la scalabilità. La presenza

nell’IoT di una miriade di dispositivi differenti, in termini

di dimensioni, potenza e capacità di elaborazione, rende

indispensabile per un RTOS odierno l’abilità di scalare

l’occupazione di memoria (memor y footprint), le funziona-

lità e le prestazioni di processing in funzione delle singole

tipologie di device intelligenti.

Fig. 2 – Integrity, un RTOS con prestazioni hard real-time