EMBEDDED
54 • NOVEMBRE • 2014
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SOFTWARE
C++
ome anticipato nella prima parte
di questa mini-guida dedicata a chi
intende sviluppare codice di qualità
per il mondo embedded, in questo
secondo articolo ci si concentrerà
sull’uso del linguaggio di programmazione C++.
In particolare, si analizzeranno le principali ti-
pologie di standard di codifica, fornendo alcuni
consigli e principi base per evitare gli errori clas-
sici, e andare verso la produzione di codice il più
possibile limpido, comprensibile, corretto, por-
tabile e manutenibile. Caratteristiche, queste,
che certamente vanno nella direzione di favorire
il lavoro collaborativo negli ambienti e nelle co-
munità di sviluppatori.
Già nella prima parte di questo articolo si ac-
cennava come il linguaggio C++, nel tempo, sia
diventato uno strumento di sviluppo sempre più
diffuso e utilizzato dai progettisti di sistemi em-
bedded, anche di tipo safety-critical, e per appli-
cazioni caratterizzate dalla necessità di soddisfa-
re requisiti di funzionamento ‘hard real-time’. Una delle
ragioni di tale diffusione è legata alla ricchezza semantica
di C++, all’elevato livello di astrazione e alla flessibilità che
fornisce allo sviluppatore impegnato nella creazione di ap-
plicazioni complesse.
Tra i vari benefici, C++ supporta direttamente la pro-
grammazione ad oggetti (object oriented), principio pro-
gettuale ormai largamente adottato, per i suoi vantaggi
nel mondo del software. In aggiunta, la disponibilità sul
mercato di strumenti di calcolo tecnico come MATLAB,
ampiamente adottati da ingegneri e ricercatori nel mondo
industriale e universitario, consente ai diversi sviluppatori
di generare in automatico codice C/C++. Ancora, i compi-
latori C++ sono reperibili per la stragrande maggioranza
delle piattaforme hardware, e ciò agevola la portabilità
delle applicazioni scritte in questo codice su diverse cate-
gorie di processori.
C
C++: la ‘grammatica’
per un codice
senza errori
La complessità di questo linguaggio esige una conoscenza profonda delle regole sintattiche e della
semantica, specie quando si sta sviluppando codice per sistemi embedded safety-critical
Giorgio Fusari
II parte*
Le variazioni delle regole nello standard di codifica HIC++
V3.3 e V4.0