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EMBEDDED
51 • FEBBRAIO • 2014
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SPEC I ALE
AdvancedTCA eXtension for Instrumentation and
Test, ma i più diffusi oggi sono PXI ed LXI con
una recente sensibile crescita dei moduli AXIe che
hanno il pregio di semplificare l’implementazione
delle sessioni di test personalizzate e automatizzate
grazie all’immediata intercambiabilità dei moduli.
Un altro vantaggio che hanno gli AXIe è di essere
più grandi grazie al formato su rack orizzontale con
potenza fino a 200 W dov’è perciò consentito allog-
giare un maggior numero di sottosistemi a elevate
prestazioni oltre che entrambi i moduli verticali
LXI e PXI con opportuni adattatori. Cambia anche
la velocità dei singoli collegamenti che arriva fino
a 4 GByte/s nei PXI e a 40 GByte/s negli AXIe. È
possibile confrontarli rispetto al formato 4U nel
quale si possono alloggiare cinque AXIe per una
potenza totale di 1000 W e una velocità massima
complessiva di 200 GByte/s oppure diciassette
PXIe con 510 W e 68 GByte/s.
Invero, parlando di strumenti di test modulari si
fa sovente un uso improprio dei termini ‘compa-
tibilità’ e ‘interoperabilità’ perché non esprimono
con assoluta certezza la possibilità di sostituire i
moduli mentre molto più chiari sono i termini ‘coe-
sistenza’ e ‘intercambiabilità’ al posto del primo
e ‘trasparenza operativa’ al posto del secondo.
Innanzi tutto i sottosistemi devono poter coesistere
elettricamente e questa, oltre a essere una condi-
zione fondamentale, è anche un’espressione molto
più esplicita rispetto alla semplice compatibilità. In
secondo luogo, dev’essere chiaro se, quando e a
quali condizioni i moduli possano esse-
re sostituiti l’uno con l’altro, anche se
fabbricati da diversi costruttori e impo-
stati su diverse architetture: l’inter-
cambiabilità deve consentire di capire
se le funzionalità operative rimangono
le stesse o se ci sia bisogno di modifi-
care la configurazione degli strumenti
oppure cambiare connettori, cablaggi,
trigger e/o sonde di precisione. Solo
quando tutte le funzionalità operative
di due moduli sono eseguibili nelle
stesse modalità e senza rischi allora
si può parlare di piena trasparenza da
tutti i punti di vista: funzionale, softwa-
re ed elettrico.
Le associazioni che promuovono questi standard
sono il più antico VXIbus Consortium del 1995 che
promosse la modularità sulle schede embedded
VME, la PXI Systems Alliance che è attiva dal
1998 quando fu sviluppato il formato PCI, l’LXI
Consortium creato nel 2005 per favorire la realizza-
zione di reti Ethernet di strumenti raggiungibili dal
Web e, infine, l’AXIe Consortium che si è formato
nel 2009 dopo la nascita di AdvancedTCA.
Un mercato in continua evoluzione
Le schede e gli strumenti di test in formato modu-
lare proliferano sul mercato e, oltre che per le
piattaforme di misura e collaudo, queste soluzioni
sono ovviamente preferite anche negli impianti di
acquisizione dati di ogni tipo.
Agilent Technologies ha introdotto la nuova MIMO
PXI Test Solution M9381A nelle due versioni con
ampiezza di banda da 1 MHz fino a 3 GHz oppure
a 6 GHz e nelle opzioni con banda passante per
l’analisi spettrale di 40, 100 o 160 MHz, tutte con
risoluzione di 0,01 Hz. Il software dedicato 89600
VSA consente l’analisi di 75 differenti forme d’onda
di segnale con accuratezza in ampiezza di ±0,4 dB,
Fig. 2 – La Mimo PXI Test Solution Agilent
M9381A per i test sulle Wlan è scalabile in
gruppi di quattro slot ed è disponibile con
banda fino a 3 o a 6 GHz
Fig. 3 – La scheda Bustec ProDAC 3518
genera fino a 64 tensioni di precisione per slot
VXI e fino a 64 per slot LXI negli otto range
operativi +2, +5, +10, +20, ±2, ±5, ±10 e ±20
1...,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48 50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,...100
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