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EMBEDDED
51 • FEBBRAIO • 2014
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un’interfaccia ‘amichevole’ e intuitiva, permette di
accedere a innumerevoli app, scaricabili dal pro-
prio portale, e per gli sviluppatori rappresenta una
buona fondazione, su cui poter costruire ulteriori
innovazioni e funzionalità in grado di differenzia-
re fra loro i singoli prodotti. Oggi sul ruolo di
Android nell’automotive la domanda è, essenzial-
mente, a quale livello sia adatto da implementare
nei sistemi IVI: se cioè possa costituire un’alterna-
tiva a Linux o se, invece, vada integrato assieme
al Pinguino nelle varie applicazioni. Di sicuro
esistono pro e contro, di cui gli sviluppatori devo-
no tener conto. Alcuni dei vantaggi dell’utilizzo di
Android nei sistemi IVI includono, ad esempio, la
possibilità di migliorare la cadenza di rinnovamen-
to del firmware, integrando il suo modello di rapi-
do rilascio delle nuove release del software; ma
anche la capacità di capitalizzare su un’esperienza
utente già comprovata e validata dagli utilizzatori
del mercato consumer. Il sistema è portabile con
facilità su svariati dispositivi, e può contare su un
robusto ecosistema di applicazioni, store virtuali e
sviluppatori. Ma ci sono anche gli svantaggi, quin-
di nuove sfide tecniche da affrontare e risolvere:
prima di tutto, Android è carente in termini di dota-
zione di interfacce dedicate al settore automotive,
come possono essere quelle richieste per i bus di
comunicazione esistenti nel sistema telematico
della vettura. Il mondo automobilistico richiede
poi specifiche prestazioni, tempi di avvio e capacità
di risposta del sistema, diversi rispetto alle appli-
cazioni di elettronica di consumo. La gestione dei
sistemi audio e video in auto, con Android, deve
rispettare le priorità richieste dai requisiti e dalle
specifiche di safety del settore. Inoltre l’estrazione
‘consumer’ di Android espone questo sistema ope-
rativo a vulnerabilità di sicurezza che nelle appli-
cazioni automotive non possono essere tollerate.
In tale quadro, la soluzione che va delineandosi
sembra quella di far coesistere Android con Linux.
In tal modo, quest’ultimo potrebbe occuparsi della
gestione delle funzionalità più prettamente safety-
oriented, così da mantenere il cuore del sistema di
infotainment ben isolato e controllato. Per il resto,
tutta la componente di gestione dell’interattività
dell’utente con i contenuti e le applicazioni multi-
mediali verrebbe demandata ad Android.
Automotive Grade Linux
Il consorzio non-profit The Linux Foundation, che
ha l’obiettivo di accelerare la crescita della diffu-
sione di Linux nel mercato, nel settembre del 2012
ha annunciato l’istituzione del gruppo di lavoro
Automotive Grade Linux (AGL). Quest’ultimo ha
il compito di agire come facilitatore di un’ampia
collaborazione dell’industria, finalizzata a innovare
lo sviluppo dei dispositivi automotive, attraverso la
fornitura di una piattaforma di riferimento svilup-
pata dalla comunità, che le aziende del comparto
possono utilizzare per creare prodotti.
Tra i primi car maker a partecipare al gruppo
di lavoro AGL le società Jaguar Land Rover,
Nissan e Toyota, seguite da altri membri, fra
cui Aisin AW, DENSO Corporation, Feuerlabs,
Fujitsu, HARMAN, Intel, NEC, NVIDIA, Reaktor,
Renesas, Samsung, Symbio, Texas Instruments
Incorporated (TI), e Tieto.
AGL lavora in collaborazione con il progetto Tizen,
usando la sua piattaforma come distribuzione open
source di riferimento, ottimizzata per un’ampia
gamma di applicazioni, e non limitata ai soli utilizzi
nei sistemi IVI per l’automotive. Tale piattaforma
si propone di supportare lunghi cicli di vita per i
modelli di auto, consentendo un’assistenza duratu-
ra per i prodotti costruiti con AGL, anche nel caso
di sviluppo di funzionalità critiche, come l’avvio
rapido del sistema (fast boot). In sostanza, AGL fa
leva sulla comunità Tizen per creare un progetto
simile a quelli delle comunità Debian e Fedora nel
mondo IT, ma dedicato all’industria automotive,
per fornire tecnologie innovative, integrabili dai
costruttori di auto e dai loro partner nelle vetture
di nuova generazione. Avere una distribuzione
della comunità, nel settore automotive, significa
infatti poter soddisfare in maniera più rapida ed
efficiente quell’insieme di requisiti core specifici
del settore.
GENIVI Baseline
Basata su meta-ivi – il layer del progetto Yocto
per le applicazioni IVI, la GENIVI Baseline è un
Fig. 3
Il logo di
Automotive
Grade
Linux
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