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POWER 10 - MARZO 2016

XI

TRANSITORI

i componenti modulari per adattare diverse tecno-

logie di amplificazione di potenza, livelli di poten-

za, o caratteristiche delle sorgenti di alimentazione.

Questo metodo risulta particolarmente efficace nel

momento in cui l’offerta di componenti modulari è

in grado di coprire l’intera gamma di sorgenti e ca-

richi utilizzando un numero minimo di componenti

esterni (Fig.2).

Un moderno sistema RF trasmette in modalità

“burst” (ripetizioni di treni d’impulsi). Sebbene il

segnale trasmesso possa essere una codifica di dati

digitali, il segnale codificato è intrinsecamente ana-

logico. Rapide perturbazioni d’ampiezza nella lar-

ghezza di banda dell’inviluppo del segnale possono

manifestarsi come prodotti da distorsione del segna-

le e degradare la qualità del canale di trasmissione.

Questo peggioramento può manifestarsi sotto forma

di perdita di pacchetti dati, fatto questo che riduce

di fatto il throughput dei dati stessi e, in casi estre-

mi, dando luogo a una velocità di trasmissione dati

insufficiente a supportare certe applicazioni quali ad

esempio lo streaming video.

I sistemi di trasmissione operanti in modalità “burst”

richiedono quindi un’elevata fedeltà delle forma

d’onda nel momento in cui assorbono elevate cor-

renti transitorie da parte del sottosistema di poten-

za. Durante le rapide transizioni della forme d’onda

della corrente, il sottosistema di potenza dovrebbe

limitare il più possibile la perturbazione della tensio-

ne di uscita. Disturbi residui della tensione di uscita

possono presentarsi come variazioni nel segnale RF

di uscita con una piccola attenuazione.

Metodi “drastici” per mantenere costante la tensione

di uscita, come ad esempio l’aggiunta di condensato-

ri “bulk”, di solito risultano inefficienti nel momento

in cui sono presenti rapide variazioni (DI/dt) della

corrente di carico. Tuttavia, condensatori con ESR

ultra-basso che possono alimentare carichi carat-

terizzati da elevati valori di DI/dt evidenziano una

scarsa densità volumetrica. D’altro canto, elevati va-

lori della costante dielettrica K garantiscono elevate

capacità in piccoli volumi ma a scapito di un ESR più

elevato e di un tempo di risposta più lento a variazio-

ni a gradino della corrente di carico.

Un approccio più efficace è quello di utilizzare ar-

chitetture di conversione di potenza che intrinseca-

mente mostrino basse impedenze AC di uscita. Le ca-

tene dei dispositivi di potenza (power train) operanti

a elevate frequenze di commutazione e in grado di

assicurare una regolazione su base ciclica (cycle-by-

cycle) minimizza-

no la dipendenza

dei

convertitori

dai condensatori

di tipo “bulk” dalle

loro caratteristiche

AC.

Progetti che richie-

dono una potenza

di uscita ridotta, per esempio quelli relativi alle pi-

cocelle e simili, possono dimensionare l’uscita del

“power train” in modo da poter gestire in maniera

efficace i picchi di corrente di carico. Abbinati ai con

metodi di controllo intrinsecamente a basso rumore,

quali la commutazione a tensione nulla (zero-voltage

switching), gli stadi di potenza di uscita possono mi-

nimizzare la dipendenza dai condensatori “bulk” nei

confronti dei transitori della corrente di alimenta-

zione.

Le topologie di “power train”, come i convertitori

SAC (Sine Amplitude Converter) forniscono una tra-

sformazione della tensione. Tipici esempi di compo-

nenti del “power train” basati su SAC sono il moltipli-

catore di corrente VTM di Vicor, che può fornire fino

a 130 A di corrente con un’efficienza massima del

96%. Un approccio pionieristico al “mix and match”

di questi componenti è la Vicor Power Component

Design Methodology. Questa tecnica consente agli

sviluppatori di applicazioni di potenza di abbinare i

componenti i componenti di potenza per soddisfare

in modo flessibile le esigenze di un’ampia gamma di

applicazioni minimizzando il tempo richiesto per la

progettazione dei sottosistemi di potenza (Tab. 2).

Riferimenti

(1)

The zettabytes era — trends and analysis, Cisco Sys-

tems, Maggio 2013

(2)

Croteau, John: The Path to Mainstream GaN Com-

mercialization in RF and Microwave Applications, Macom,

Gennaio 2014

(3)

Aichele, David: Emerging Market Opportunities for

GaN, International Microwave Symposium, Giugno 2012

Gallium Nitride (GaN) Microwave Transistor Technology

Tab. 2 - Applicazioni RF ed esempi di componenti del power-train