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POWER 10 - MARZO 2016

VI

Power

esterna. Un approccio di questo tipo, che ha comportato

un risparmio energetico in misura compresa dal 3 al 5%,

risultava di difficile realizzazione nei dispositivi di natura

analogica, con riflessi negativi sulle implementazioni com-

merciali.

Con l’introduzione, nel 2010, del concetto di “digital po-

wer” e di PMBus, gli architetti di sistema hanno iniziato a

sperimentare nuove modalità per regolare la tensione del

bus alle condizioni di carico. La tecnologia messa a punto,

nota come Dynamic Bus Voltage (DBV), iniziò ad essere

utilizzata in applicazioni di media potenza, con un rispar-

mio energetico che poteva arrivare fino al 10%. DBV è

stata la prima tecnologia ad abbinare il vantaggio di una

sorgente di alimentazione a controllo digitale (AC / DC o

DC / DC) con il software di gestione dell’energia, ottimiz-

zando in tal modo la distribuzione della potenza durante

il funzionamento.

Processori e potenza

- Microprocessori, FPGA e circuiti

ASIC richiedono una tensione molto stabile e il core di

questi dispositivi spesso richiedono alimentazioni inferiori

a 1V. Per molti anni, i produttori di processori hanno fatto

ricorso a un sistema VID (Voltage Identification), basato su

una matrice di resistenze di pull-up e pull-down, per rego-

lare la tensione del core sulla base delle richieste. Questa

tecnologia, che richiedeva la presenza di

resistenze ester-

ne

ed è stata in auge per un decennio, ha

evidenziato i propri limiti quando è stata

utilizzata per nuove applicazioni e altre

tipologie di processori. Per questo moti-

vo i produttori di regolatori di tensione,

in collaborazione con quelli di processo-

ri, hanno sviluppato il concetto di AVS

(Adaptive Voltage Scaling). In pratica

il regolatore di tensione e il processore

operano in sinergia e quest’ultimo è in

grado di regolare la tensione di funzio-

namento più idonea tramite software.

Per garantire la conformità di questa tec-

nologia agli standard esistenti, nel marzo

2014, l’organizzazione che si occupa delle specifiche di

PMBus, ha aggiornato gli standard (versione 1.3) al fine

di includere i protocolli per il supporto di Adaptive Volta-

ge Scaling (aggiornamento standard marzo 2015 a 1.3.1).

AVS è una tecnologia estremamente promettente, soprat-

tutto si si prende in considerazione le potenzialità di nuo-

ve applicazioni come Internet of Things (IoT).

Gestione della potenza 2.0

– L’emergere di nuove applica-

zioni, quali appunto IoT, abbinata alla costante necessità

di ridurre i consumi di energia hanno convinto gli archi-

tetti di sistema che non sarebbe stato possibile sviluppare

uno strato software destinato espressamente alla gestione

della potenza in grado di espletare tale compito a tutti i

livelli – ovvero dal sito alla singola scheda. Quello che sem-

brava un’utopia è però recentemente divenuta una real-

tà grazie allo sviluppo di architetture di potenza definite

via software (SDPA - Software Defined Power Architectu-

re), un concetto che ha iniziato a diffondersi nell’ambito

dell’industria della potenza. L’abbinamento tra Adaptive

Voltage Scaling, Dynamic Bus Voltage, ottimizzazione della

commutazione di potenza, modalità di “sleep” intelligenti

e altre tecnologie abbinate alla potenza digitale, permette

di ridurre in modo significativo i consumi energetici. An-

che se è troppo presto per fornire numeri significativi, la

tecnologia SDPA può essere considerata come una nuova

pietra miliare destinata a cambiare non solo le modalità di

gestione della potenza, ma anche quelle di progettazione

delle soluzioni di potenza.

Potenza digitale & IoT

“Digital Power” è sicuramente un termine generico e co-

pre una vasta gamma di applicazioni. Dopo quasi 40 anni

dalla nascita del concetto di controllo digitale (PESC

1977) il controllo e la gestione della potenza digitale si è

diffuso ovunque e spazia dai telefoni cellulari ai data cen-

ter.

Tra le applicazioni più interessanti, come accennato in

precedenza, vi è senza dubbio IoT, che

richiede soluzioni di potenza estrema-

mente flessibili ed efficienti. Anche se

molti dispositivi per applicazioni IoT

devono ancora essere inventati, tali pro-

dotti dovranno essere alimentati e molto

probabilmente il sistema di potenza sarà

ospitato nel chip: questo è un campo

di applicazione dove l’abbinamento tra

“digital power” e software embedded po-

trebbe rappresentare la soluzione idea-

le. Lo sviluppo di dispositivi efficienti e

affidabili per alimentare le applicazioni

IoT è una priorità per tutti coloro che

operano nel campo della potenza e vogliono cogliere le

opportunità offerte da un mercato che prevede la realizza-

zione di svariati miliardi di prodotti connessi entro i pros-

simi cinque anni.

Per far fronte a tale richiesta nel mese di ottobre del 2015,

IEEE ha costituito due gruppi di lavoro: IEEE P2415 Uni-

fied Hardware Abstraction and Layer Working Group e

IEEE P2416 Power Modeling Meta-standard Working

Group. Entrambi stanno lavorando alla messa a punto di

standard che hanno lo scopo di sostenere lo sviluppo di di-

spositivi elettronici in grado di abbinare prestazioni spinti

a prezzi sempre più competitivi.

Per garantire

agli utenti

le migliori prestazio-

ni il più a lungo

possibile, è necessa-

ria una gestione

efficiente della

potenza disponibile