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POWER 10 - MARZO 2016

VIII

Power

POI sottosistemi di potenza per applicazioni RF im-

pulsive (pulsed RF) devono essere caratterizzati da

una risposta veloce ai transitori della corrente di ca-

rico. In particolare, è necessario assicurare la stabilità

della tensione di uscita durante le escursioni a elevata

velocità della forma d’onda della corrente al fine

di minimizzare la distorsione della forma d’onda

indotta dall’alimentazione: si tratta di un fattore

critico per ottimizzare le prestazioni dei canali RF.

Scopo del presente articolo è dimostrare come sia

possibile utilizzare un “mix and match” di com-

ponenti di potenza per creare unità personaliz-

zate in grado di adattarsi a un’ampia gamma di

esigenze di carico e di sorgenti di alimentazione,

ottimizzando i risultanti sottosistemi di potenza in

termini di dimensioni, peso e consumi (SWP).

Non sono molte le apparecchiature elettroniche

che hanno richieste cosi impegnative nei riguardi

dei sistemi di alimentazione come i trasmettitori

RF. Ciò è particolarmente vero nei sistemi odierni

dove, virtualmente, tutti i segnali della trasmissio-

ne trasportano informazioni codificate in digitale

sotto forma di burst (raffiche) di dati codificati

con complesse tecniche di modulazione – molto

diverse quindi dalle onde analogiche continue

dei segnali audio o video del passato.

I settori di applicazione di questi sistemi possono

essere suddivise in tre aree principali. All’estremo

superiore delle applicazioni più severe in termini di

consumo di potenza vi sono radar e sistemi militari

che producono interferenza RF utilizzati dalle Forze

Armate per stabilire zone sicure in scenari di guerra.

Questi possono variare dai sistemi installati in veicoli

terrestri, con uscite dell’ordine di 1 kW, agli “jamming

array” montati su aerei con potenze complessive di

uscita dell’ordine anche di centinaia di kilowatt.

Sebbene i sistemi di interferenza installati a bordo dei

Chester Firek

Vicor

Sottosistemi di potenza

per applicazioni RF impulsive:

il problema dei transitori

Grazie a un “mix and match” di componenti di potenza è possibile creare unità

personalizzate in grado di adattarsi a un’ampia gamma di esigenze di carico e di sorgenti

di alimentazione

Fig. 1 - Con una sovrapposizione significativa, cinque di-

verse tecnologie a semiconduttore competono per la rea-

lizzazione di socket per amplificatori di potenza RF in varie

applicazioni, a seconda delle esigenze di alimentazione e

di spettro (grafico: per gentile concessione di RFMD)